capitolo 6

2.5K 122 7
                                    

Sospiro e rileggo le mail minacciose di Robert.  Ho aperto  casella postale per scaricare dei file che mi ha mandato Kelly.  《Smettila di farti del male Annabelle, non capisco perché tu le stia rileggendoTania è seduta accanto a me.  Mi accarezza i capelli.
Non lo capisco nemmeno io, penso. 
Nell'ultima, Robert si  congratula con me, per essere scappata di nuovo, 《è entrato nell'appartamento di Boston, lo descrive minuziosamentedico fissandola spaventata. 《Quel bastardo lo fa per metterti pauracerca di confortarmi.
Tra università, lavoro e l'allegria dei miei coinquilini,  avevo quasi dimenticato di lui. Ma ci vuole un attimo per ripiombare in quello stato di ansia e angoscia che stavo per lasciarmi alle spalle.
Ad ogni modo ,non sa che sei quiBen mi porge un bicchiere d'acqua.
Appoggio le spalle allo schienale della sedia e chiudo il pc con forza.
Mi rintano nella mia stanza per tutto il giorno. È domenica pomeriggio e sarei dovuta andare in spiaggia con gli altri, ma dopo aver tranquillizzato mia cugina e  usato la scusa dello studio, provo a leggere il libro del Prof. Kennet  e invece non riesco a fare nulla, leggo senza capire una sola parola.
Avantidico quando sento bussare alla mia porta. Tania sarà rientrata prima .
Gucci. Ti aspettavo in spiaggia
Ehidico con poco entusiasmo.  Nell'ultimo periodo le cose fra me e Tom sono decisamente migliorate, la torta alle fragole ha avuto l' effetto desiderato, come una firma che sancisce un'accordo di  pace.
Cosa hai?chiede avvicinandosi
Niente, il libro che avete scelto tu e Kennet fa davvero schifo
Posso aiutarti se vuoi?
Non c'è bisogno, devo solo concentrarmi meglio.  Ma grazie
Tania mi ha raccontato tutto.
Sospiro 《lasciamo perdere questa storia. La verità è che non devo mai abbassare la guardia. Robert continuerà a tormentare la mia vita per sempredico  alzandomi.
Vieni qui, Gucciinaspettatamente mi attira a  sé e mi abbraccia , mentre io tengo le braccia   lungo i fianchi. Sento l'odore della salsedine misto a quello di crema solare  e i  suoi muscoli duri premere sotto la maglietta. 《Stai tranquilla piccolala sua voce si fa dolce ed è come un balsamo per me, le mie braccia si muovono da sole per circondare i suoi fianchi. Mi bacia la testa che appoggiata sulla sua spalla,che bella sensazione penso. Alzo il capo e nostri sguardi si incrociano, ha degli occhi magnifici, sembrano di  velluto e quelle chiazze marroni   mi fa venire i brividi.
Accarezza la mia guancia con il pollice, siamo decisamente troppo vicini, così mi scosto subito, dando ascolto alla voce dentro di me che dice di allontanarmi.
Sistemo i vestiti sul letto. 《Ti va di uscire? chiede
Sorrido《Ma tu non demordi mai?   E' da circa due settimane che mi pone sempre la stessa domanda  ed io rifiuto puntualmente, usando le scuse più strambe e assurde, è diventato una sorta di gioco.
Ci provo sempre, Gucci, prima o poi mi dirai di si! Strizza l'occhio e accede al bagno dalla mia stanza.
Guccitira fuori la testa dalla porta.  《si?dico girandomi
hai di nuovo usato il mio profumo! Non è servito a nulla comprarti quello femminile?
Ridacchio prima di rispondereAssolutamente no

Sicura di non voler venire? domanda prima di uscire.
Faccio cenno di no con la testa.  《Ok, ma se cambi idea, sono nell'appartamento sotto al nostro
Annuisco e continuo a scrivere. Lo saluto con la mano, ho finalmente preso il  giusto ritmo di studio. Ho anche rifiutato di andare con Tania e Ben in centro .
Ordino una pizza e ceno davanti alla tv. Do' un'ampia occhiata dalla finestra, alla strada di sotto in cerca di qualcosa di sospetto.  Basta poco per mettermi in allarme. 
Faccio una doccia e mi infilo gli shorts più corti che ho ed una semplice canotta, che non arriva a coprire tutta la pancia, forse un po' striminzita ma devo soltanto andare a dormire. che importa cosa indosso

Spazzolo i  capelli neri, sistemo la lunga frangia  con le mani e osservo allo specchio i miei grandi occhi marroni, spenti e impauriti. Pagherei per poter rivedere la vecchia Annabelle,  fiera e sicura di sé.
All'improvviso, si spegne la luce, provo a riaccenderla ma niente, non funziona in tutta la casa.  Mi infilo di nuovo in bagno. Non c'è un solo spiraglio di luce e vado in panico. Non riesco a muovermi, ho lasciato il mio cellulare in soggiorno e non me la sento di andare a prenderlo. Chiudo entrambe le porte a chiave, sento le gambe rammolirsi e mi tremano le  mani, mi rannicchio a terra, vicino la doccia, il cuore batte all'impazzata.  Respiro e inspiro profondamente, i miei sensi sono in allerta, attenta ad ogni singolo rumore. 
Resto così per non so quanto tempo. Fino a quando non sento dei passi pesanti, provenire dalla mia stanza, il cuore mi balza in gola, chiudo gli occhi e metto la testa fra le mani.  《Annabelle sento chiamare .
Tiro ancora di più le gambe verso il petto, cercando di farmi piccola piccola.
è lui , è Robert. Tremo come una foglia
mi tappo le orecchie con le mani ma sento comunque bussare forte
Annabelle dove sei?
riconosco la voce
Tom, sono qui!asciugo le lacrime e apro la porta
Mi getto  fra le sue braccia《Annabelle ti ho chiamata, perché non hai risposto.  Mi sono preoccupato
Odio stare al buio sembro una bambina .  E lo ripeto di nuovo sottovoce
Lo so piccola. Sono qui per questo mi stringo ancora di più a lui.
Mi sposta i capelli appiccicati al volto e cerca di rassicurarmi.
È mancata la luce in tutto il palazzo.
Pensavo che fosse lui e che mi avesse trovata di nuovo.singhiozzo
L'ultima volta che ho visto Robert aveva fatto saltare la luce del mio appartamento in Texas e poi...continuo a piangere  senza riuscire a  raccontare il resto
Stai tranquilla tesoro. Non sei più solami tiene stretta
Restiamo abbracciati, fino a quando non riesco a calmarmi. Ho la faccia tra il suo collo e ispiro l'odore del suo profumo misto a quello della sua pelle, ormai  quell 'aroma di agrumi è così familiare per me.
Alzo il viso avvicinandolo al suo, a tal punto che i nostri nasi si toccano,《graziedico e sento il calore delle sue labbra che  sfiorano le mie. Mi preparo ad accoglierle ma il suo dannato Smartphone squilla 《si, arriviamo subitoafferma alzandosi dal letto su cui eravamo seduti
e con voce dolce diceAdesso, vieni con me, scendiamo giù. Resterai con le ragazze nell'appartamento di Frank , mentre io e i ragazzi andiamo a controllare il pannello nello scantinato
Annuisco, sono ancora un po'  intontita,  lui mi prende per mano, facendo luce con il cellulare.
Nel corridoio del palazzo, ci sono le luci di emergenza e mi sento già meglio. cammino davanti a lui, ho paura che qualcuno sbuchi all'improvviso alle mie spalle《Annabelle
mmm.. dico  scendendo le scale
Potevi metterti qualcosa in più addosso
mi osservo. in effetti sono poco presentabile
Stavo andando a letto e non è colpa mia se qui fa caldo tutto l'annometto le braccia conserte.
<<accompagnami a cambiarmi>>
Gucci, non è necessario. A dire la verità ,mi piace parecchio quello che vedomi squadra dalla testa ai piedi prima di entrare e prendermi di nuovo per mano.
L'appartamento è simile al nostro, ci sono una decina di ragazzi.
Candele ovunque, qualche torcia e un piccolo neon a batterie, un tavolo pieno di birre, carte e  vari giochi da tavolo.   Molto ben organizzati.
Ragazzi lei è Annabellemi presenta
Appena in tempo per unirsi a giocare con noi dice la rossa di cui non ricordo il nome ma sono sicura che sia  la ragazza che ho visto avvinghiata a Tom qualche giorno fa, nel nostro appartamento. 
In realtà io non sono in grado di giocare a cartedico cercando di essere convincente, mentre lei fissa il mio  abbigliamento, poco consono. non mi faccio intimorire, ho passato una vita a sentirmi dire di essere vestita in maniera  inopportuna  e ho imparato ad essere altezzosa. Potrei essere  sexy ed elegante anche indossando un pigiama extra large da uomo.
Resta qui, Gucci. Torno subito.Tom mi sussurra all'orecchio
No, io vengo con testringo di più la  mano che è rimasta saldamente attaccata alla mia
Lo guardo negli occhi, come se volessi supplicarlo.
<<per favore>>dico sottovoce
Andiamo! fa cenno a due ragazzi che gli passano una delle torcie
lei non resta qui? chiede la rossa
No, ho bisogno di un assistente personale e lei è migliore sorride e strizza un occhio,mi trascina per mano fuori dalla porta.
Amico, davvero niente male la tua assistentedice un tipo scuro da dietro le nostre spalle, poco prima di entrare nello scantinato
Si amico e non voglio che nessuno la fissi troppo  afferma serio voltandosi.
Resto  di stucco ma mi fa piacere sapere che è protettivo nei miei confronti.  Nessuno lo è mai stato con me.

Il mio posto al sicuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora