XXVI. LA LITE

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E venne il periodo natalizio. Non c'era momento dell'anno che mi piacesse di più. Le notti diventavano più lunghe e la neve scendeva agile come una ballerina sul paesaggio. In quei giorni tutta la casa fu quindi pervasa da quella magica atmosfera. L'unica che sembrava non esserne influenzata era Katlyn. Ultimamente passava sempre più tempo da sola, a truccarsi, a sistemarsi gli abiti e a cercare di apparire perfetta. Era diventata una vera ossessione, tanto che non riconoscevo più la mia amica di un tempo. E poi ci fu quel giorno. Ascoltai tutto per caso, mentre leggevo un vecchio romanzo, sdraiata nel vano della finestra, nascosta dall'ampio schienale del divano. La prima a entrare nel salottino fu Katlyn. La sentivo singhiozzare disperatamente, lei che non piangeva mai. Un istante dopo arrivò Chris. Avrei riconosciuto il suo passo spavaldo ovunque. Sbatté la porta con rabbia.

-Sei impazzita?- urlò e le sue parole rimbombarono nella stanza. Compresi in quell'istante che non sarebbe stata una buona idea palesarmi, così rimasi in silenzio, trattenendo quasi il fiato.

-No, sei tu che sei impazzito- replicò Katlyn -ma ti rendi conto che sei patetico? Corteggi tutte, non t'importa di niente e di nessuno-

-Non fare la bambina capricciosa, non ti ho mai nascosto la mia natura- la voce di mio fratello era tagliente come una lama.

Katlyn non lo ascoltò e batté furiosamente un piede. Potevo vederla nella mia mente, il bel viso deformato dalla rabbia, le mani puntate sui fianchi. La rabbia quasi vibrava nell'ambiente. Mi sarei aspettata una simile reazione da Beth, non da lei. Un attimo dopo sentii il rumore di passi e la porta prima cigolare, poi chiudersi con un tonfo.

Non accettai che Katlyn mi tradisse così. Non credetti all'ovvio. Non vidi che tra lei e mio fratello c'era qualcosa che andava ben oltre il semplice affetto. Cosa posso farci? Fui cieca di fronte all'evidenza per evitare al mio cuore di esplodere. Non potevo credere che Katlyn non mi dicesse la verità, che non mi confidasse quel segreto. Ingenua, ecco cos'ero... non sapevo che l'ingenuità si perde presto, fin troppo presto. Me lo avrebbe insegnato il tempo.

L'idea d'invitare Joseph alla festa di Natale fu di mio padre

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L'idea d'invitare Joseph alla festa di Natale fu di mio padre. Da giorni mi vedeva distratta,  così aveva deciso di andare in fondo alla faccenda e di conoscere quel ragazzo con cui già si sentiva in competizione. Non poteva ancora sapere che Joseph avrebbe fatto su di lui un'ottima impressione, provocando l'ira di mio fratello.

-Perché non vieni alla cena di Natale domani sera?- chiesi a Joseph la notte del 23 dicembre, mentre camminavamo con attenzione sul terreno gelato..

Joseph si voltò. La sua espressione, complice il buio della notte, era indecifrabile. Mi fissò per alcuni secondi senza dire nulla.

-Mi farebbe molto piacere- continuai, tirandomi indietro un ciuffo ribelle che mi cadeva davanti agli occhi –davvero molto piacere- mormorai.

-Allora verrò- la sua risposta mi sorprese. Una parte di me temeva che non avrebbe accettato.

-Ottimo, lo dirò a tutti, così prepareranno una buonissima cena-

Il giorno seguente tutta la casa era in agitazione. Avevo detto a mia madre che avrei avuto un ospite e lei mi era parsa sorpresa.

-Non credo sia il caso, tesoro- mi aveva detto.

Io ero corsa da mio padre e lui era intervenuto. –Le ho chiesto io d'invitarlo, penso che sia giusto che Pania porti degli amici, in fondo lo abbiamo sempre permesso a Beth e Chris-

E mia madre non aveva replicato, anche se nel suo sguardo avevo visto splendere qualcosa.

Verso il tardo pomeriggio iniziò a nevicare. Grossi fiocchi di neve danzavano nel cielo grigio.

-La neve a Natale, porta bene- disse mio fratello, le braccia conserte. Il suo tono era furioso.

-Speriamo- gli risposi io, il cuore in gola.

-Questo tuo amico... sono proprio curioso di vederlo- continuò. Come se non lo conoscesse!

-Ti piacerà- dichiarai, ma ero certa che non sarebbe stato così.

-Lo spero, sai, è strano, tu non porti mai nessuno alle feste di famiglia- commentò.

-Ogni tanto bisogna cambiare- replicai.

-Certo, certo... si vedrà- e si allontanò.

Joseph arrivò quando il buio era già calato. Era avvolto da un mantello scuro con il cappuccio sollevato per proteggerlo dalla neve che scendeva ormai copiosa. Per terra si era già deposto un bello strato. Indossava un completo nero molto bello, che sospettavo essere anche costoso. Voleva fare bella impressione? Tra le braccia aveva un enorme pacco. Non appena lo vidi corsi fuori, incurante dei fiocchi di neve che mi cadevano sul viso e sui capelli.

-Pania- urlò lui –rientra, prenderai freddo-

Lo raggiunsi, slittando sul ghiaccio, incurante di tutto. Non sentivo neanche il freddo. –Sei venuto- dichiarai.

-Credevi che ti avrei deluso?- chiese fermandosi, un'espressione divertita sul volto.

-Per nulla al mondo- risposi, indecisa se buttargli o meno le braccia la collo.

Fu lui ad agire, tenne la scatola stretta a sé con un braccio solo e con l'altro mi cinse la vita, attirandomi a sé. Affondai il mio viso sulla sua spalla, inspirando il suo profumo di salsedine.

-Suppongo che tu sia molto felice di vedermi- disse lui.

-Felicissima-

Restammo stretti sotto la neve che cadeva, fino a quando qualcuno non mi chiamò. Mi voltai, con il braccio di Joseph sempre intorno alla vita. Mio fratello era in piedi sulla soglia.

-Cosa fate voi due là fuori?- chiese, non cercando di nascondere il fastidio. Avrei dovuto capire che l'antipatia verso Joseph avrebbe portato solo guai? Forse una ragazza che conosceva maggiormente il mondo lo avrebbe compreso, ma io all'epoca ero ingenua, troppo ingenua, forse. Ero certa che conoscendolo meglio mio fratello avrebbe compreso che era buono. Sfortunatamente il fatto che fossi cresciuta quasi isolata in casa non aveva fatto altro che rendermi più esposta ai pericoli del mondo.

-Credo che sia meglio rientrare- dichiarò Joseph.

-Certo, andiamo- lo strinsi per un braccio e lo portai con me. Avrei dovuto sospettare che, beh, le cose non sarebbero state molto semplici.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao,

cosa pensate della storia? Del rapporto tra Katlyn e Chris?

A presto

La sposa del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora