Fu esattamente una settimana dopo che Joseph mi propose un matrimonio fatato. Non era esattamente quello che avevo pensato io, ma andava bene comunque. Infatti aveva valore solo tra i Reietti. La cosa comunque mi rese felice. Chi non ha mai partecipato a un matrimonio fatato non può sapere quanto sia suggestivo. Ricorderò per sempre il cuore che mi batteva forte nel petto e la sensazione di vertigine che mi avvolgeva. Si celebrò al villaggio dei Reietti, in quel luogo che profumava di mare e proibito.
Per terra era stato disegnato un cerchio fatto con i fiori e delimitato con delle candele accese, le cui fiamme tremolavano nel buio.
Anne mi sorrideva incoraggiante. Era bellissima. Stringeva la mano al suo Karl. Susy piangeva commossa. Ricordo tutto vagamente. Le promesse, gli anelli, il vento che faceva cantare gli alberi e muoveva i miei capelli sciolti. Petali di rose ci furono buttati addosso quando finì. L'abito rosa che indossavo era morbido, quasi una seconda pelle.
-Per l'eternità- mi sussurrò Joseph quando tutto finì. Gli occhi azzurri brillavano di emozione.
Sì, per l'eternità. Era una parola che mi riempiva di conforto. In eterno con Joseph. Era gioia pura.
Più tardi accadde un episodio a cui non diedi peso sul momento. Susy mi raggiunse, gli occhi gonfi di lacrime. -Siete così belli insieme- mi sussurrò -vorrei essere anch'io così felice-
-Nessuno te lo nega- risposi.
-Sì invece... - e mi raccontò del suo amore infelice. L'ascoltai distratta, forse un po' svogliata, ero, ahimé, troppo assorta dalla mia gioia.
-Digli di sposarti- affermai infine.
Susy mi guardò, esile come una bambina. -Credi che... -
-Insisti- la liquidai. Non potevo sapere quanto le mie parole avrebbero cambiato tutto. Quanto forse avrebbero causato la fine di ogni cosa.
Fu in una calda sera che vidi il fumo salire verso il cielo, coprendo le stelle. M'irrigidii, appoggiata al davanzale della finestra, sapendo esattamente da dove veniva. Il villaggio dei Reietti! Corsi subito sotto, dimenticando il mantello. Non c'era tempo per fare altro che correre verso quel luogo dei sogni, dove finalmente ero stata felice. Fu proprio mentre m'inoltravo nel bosco che lo vidi. Chris che avanzava, avvolto in un pesante mantello, il cappuccio alzato, come se volesse nascondersi. Deglutii, spaventata. Sapevo cos'era successo. Mi misi a correre ancora più forte, ignorando i rami che si spingevano nell'aria come artigli e che mi ferirono le braccia, il viso, il collo. Arrivai con le gambe doloranti e il cuore che mi galoppava nel petto. La prima cosa che vidi fu il danzare delle fiamme.
-No- sussurrai –no- andai avanti.
Le bellissime case erano distrutte, irriconoscibili. Non sembrava più il misterioso mondo sottomarino che sognavo. Erano solo un insieme di rovine. Sentii le lacrime spingere per uscire, non solo per il fumo, ma per il dolore che mi provocavano quelle visioni. E poi la vidi. Una chioma biondissima. Qualcuno che era chino su di essa. Anne! Corsi verso di lei e incontrai lo sguardo folle di Karl.
-No, non toccarla- gemette lui.
Indietreggiai. Non sapevo cosa fare.
-Lei sta solo dormendo- sussurrò Karl, cullandola tra le braccia. Una scena che mi strinse il cuore. –Si sveglierà presto- e in quel momento la testa della giovane cadde all'indietro. Ciò che vidi mi strinse la gola come una morsa. Il viso di Anne era completamente devastato dalle fiamme. La sua bellezza, quella di cui andava tanto fiera, era scomparsa.
Qualcuno mi afferrò da dietro e mi tirò via. –Lascialo solo- mi sussurrò Joseph, la voce rotta.
-Non può essere- mormorai, terrorizzata.
Joseph non parlò, si limitò a stringermi più forte a sé, come se volesse sostenermi, come se sapesse che avevo bisogno di lui in quel momento più che mai. Quando finalmente mi lasciò andare potei voltarmi e guardarlo in faccia. Sentii il cuore stringersi in una morsa. Il suo viso era una maschera di dolore e orrore.
-Resta qua- mi raccomandò.
Io attesi per quello che mi sembrò un tempo infinito. Osservai Joseph che cercava di gestire la situazione, di soffocare l'emozione che gli mordeva l'anima. Non lo avevo mai visto così. Andava avanti e indietro, urlava, dava ordini, ma non riusciva a nascondere quelle lacrime che gli solcavano silenziosamente le guance. Lo raggiunsi e gli posai una mano sulla spalla, nel vano tentativo di consolarlo, anche se sapevo che non potevo farlo. Il suo mondo era stato distrutto e nulla lo avrebbe riportato indietro. Lui si voltò verso di me. Era pallidissimo.
-Mi dispiace, Joseph- sussurrai piano.
-Lui... è stato lui- gemette e io compresi che sapeva che era stato mio fratello.
-Mi dispiace- ripetei. Non potevo dirgli altro.
-Questo era il mio mondo e lui me lo ha portato via per crudeltà-
Deglutii. Sentivo le ginocchia tremarmi. Mi girava la testa e avevo la nausea. Il mio mondo stava andando in pezzi e io non potevo fare nulla per impedirlo. Era tutta colpa di Chris. In quel momento mi ritrovai a odiare quel fratello che avevo sempre adorato. Mi ritrovai perfino, com'è crudele l'amore, a desiderare che scomparisse dalla mia vita, che mi lasciasse vivere la mia storia con Joseph senza problemi.
Fu in quel momento che vidi Susy, la dolce Susy, distesa in un angolo, a qualche metro da me. Feci per andare da lei, per provare a soccorrerla, ma Joseph mi trattenne, stringendomi per la vita.
-Non puoi più fare nulla per lei-
Il dolore mi assalì come un'onda. No, non potevo fare niente, ma non potevo neppure restare ferma lì, limitandomi a guardare.
-Vado a parlare con Chris- decisi, lo sguardo fermo su Susy. Notai con sorpresa che non era ustionata. Era forse morta per il fumo? E poi vidi dei segni rossi sul suo collo, dita... no, certamente vedevo male.
-No!- si affrettò a dire Joseph -non devi andare, è troppo pericoloso-
-Non mi farà del male- mormorai. Qualcosa non andava, qualcosa...
-Non puoi saperlo-
-Lo so- affermai. Un terribile sospetto nel frattempo si faceva strada in me, infiammando tutto ciò che trovava. Forse Susy non era morta né per il fuoco, né per il fumo. Forse c'era qualcosa che ancora non sapevo.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Cosa ne pensate?
A presto
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La sposa del mare
Ficción histórica❤️ Shortlist Wattys 2022 ❤️ (COMPLETA) "Si narra che la stia ancora cercando, che non si fermerà fino a quando non la stringerà tra le braccia. Quando il mare ruggisce significa che lui la chiama a sé. Vita dopo vita i due s'inseguono, s'incontrano...