XXXX. UNA NUOVA VITA

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Scoprii presto che Joseph aveva comprato l'enorme casa dalla quale si poteva vedere la nostra. Era la casa che aveva guardato un tempo, quella che aveva sognato di acquistare.

-Deve essergli costata molto- commentò Beth, guardandola, affacciata insieme a me sul balcone.

Si vedeva in realtà, spuntare tra gli alti alberi del bosco, solo una torretta. Meglio di nulla, pensavo, facendogli cenno con una mano. Lui, dall'altra parte, rispondeva agitando la sua.

La cosa ovviamente portò l'ira di mio fratello. –Come può averla comprata?- urlò quando lo seppe –Costa troppo per lui... dove li ha fatti tutti quei soldi?-

Sembrava che nessuno sapesse rispondere a questa domanda. Iniziarono presto a girare le storie di come Joseph avesse fatto quella ricchezza. Erano voci davvero orribili. C'era chi diceva che aveva intrapreso delle azioni di pirateria, altri che sostenevano che fosse diventato il mantenuto di una ricca dama che abitava a Londra e che presto lei lo avrebbe raggiunto. Io non lo affrontai mai al riguardo. Non potevo affrontarlo. Una parte di me temeva che la risposta non mi sarebbe piaciuta. Mio fratello amava particolarmente quelle storie. Non perdeva neppure un'occasione per venirmele a riferire.

-Ha una vecchia amante, con i capelli bianchi e i denti cadenti- diceva spesso –presto verrà qua, probabilmente ha comprato la villa per venirci a vivere con lei-

Io lo ignoravo, sapevo di non poter fare altro. Bisognava mostrarsi indifferenti, solo così si potevano combattere quelle voci infamanti. Il pensiero però mi tormentava.

-Ha preso la maledizione del mare- disse Chris un'altra volta –basta guardarlo in faccia, è malato-

Un pomeriggio Chris arrivò furioso. –Ha comprato la nave che volevo io!- urlò, tremando dalla rabbia.

Io ero intenta a leggere. Compresi subito che doveva c'entrare Joseph, nessuno che non fosse lui poteva far arrabbiare mio fratello in quel modo. Mi si parò davanti. Era addirittura impallidito, gli occhi sgranati e arrossati. Mi chiesi, con orrore, se avesse bevuto. La verità, avrei scoperto in seguito, era molto peggio.

-Questa è anche colpa tua- continuò mio fratello, sbuffando e urlando -lo fa per te, fa tutto questo per te-

Avrei voluto credergli. La verità era che i miei incontri con Joseph erano diminuiti. Ci vedevamo sempre meno.

-Devo occuparmi delle navi- mi rassicurava lui, tra un bacio e l'altro -presto ci sposeremo-

Sì, prometteva il matrimonio, ma intanto le sue restavano solo parole. Sapevo che voleva mettere insieme altri soldi. Sembrava che il denaro non bastasse mai, che fosse la panacea per ogni male, che bisognava ammucchiarne altro. Io lo ascoltavo, lo assecondavo perché non potevo fare altro.

Beth spariva spesso in quel periodo. Era irosa, sempre arrabbiata con il genere maschile. Non appoggiò l'ostilità di Chris, ma neppure difese Joseph. -Sono tutti uguali, Pania, ti tradiscono-

Capivo la sua rabbia, certo, era stata ingannata da Lars, ma la sua ira era spropositata, feroce, crudele. Poco tempo dopo successe un fatto che mi lasciò sorpresa. Lars fu trovato morto, una pugnalata dritta al cuore. Era stata Beth? Nessuno la sospettò. Chi sospetta di una donna? Io non le chiesi nulla. Non volevo sapere. Io avevo altro da pensare e folli sentimenti che mi scuotevano. Avevano tutti un unico oggetto: Joseph.

E poi un giorno arrivò davvero una dama da Londra. Fu Beth a dirmelo, interrompendo la mia lettura di un romanzo gotico.

-Certamente è meglio se lo vieni a sapere da me- disse, pallida in volto, forse perfino dispiaciuta per me, temeva probabilmente che condividessimo lo stesso dolore –Chris non vede l'ora di dirtelo-

M'irrigidii. –Cosa c'è?-

-Un paio di ore fa una donna è scesa da una nave, dicono che sia arrivata per Joseph, che sia la sua amante, la sua ricca protettrice-

Scossi la testa. Non potevo crederci. Non era possibile. Avevo visto Joseph solo la sera prima e non mi aveva detto nulla.

-Mi dispiace, ma l'hanno vista andare fino a casa sua- mormorò, evitando di guardarmi negli occhi. I capelli biondi le coprivano il viso.

-Non è possibile- protestai.

-Pensaci, Pania, come avrebbe potuto mettere da parte tutti quei soldi se qualcuno non glieli avesse dati? E perché continua a rimandare il matrimonio?-

Era il dubbio che mi ossessionava da molto, troppo tempo. Come aveva fatto i soldi Joseph? Possibile che li avesse davvero ottenuti dal nonno? Inspirai a fondo. –Ci deve essere una spiegazione- mormorai –gli chiederò chi è-

-Perché non andiamo subito da lui?- propose mia sorella –Faremo finta che sia una visita casuale, così potremo vedere cosa sta succedendo-

La proposta mi sembrava molto sensata, ma una paura strisciante mi fece rabbrividire. Se lui fosse stato davvero con un'altra, io cos'avrei fatto?

-Devi saperlo, Pania, meglio ora che più avanti-

Quelle parole mi rimbombarono nella mente. Sì, avrei dovuto saperlo. Sentii gli occhi riempirsi di lacrime. Non ero sicura di riuscire a reggere un colpo simile, non dopo tutto quello che avevo passato, non dopo averlo atteso così tanto, averlo desiderato con quella furia cieca.

-Vuoi che vada io?- chiese Beth.

-Lo farai comunque- mormorai, cercando di mantenere calma la mia voce.

-Sei mia sorella, devo sapere la verità... Joseph non mi è mai piaciuto molto, ma se lui può farti felice, beh, sono la prima a ritirare le mie accuse nei suoi confronti... ora però le cose potrebbero essere diverse, potrebbe avere ragione Chris-

Mi sfuggì un debole sorriso. –Sì, potrebbe avere ragione, ma io non ci credo- non potevo crederci. Era inconcepibile che Joseph mi avesse sempre mentito. Se avesse avuto un'altra...

-Andiamo a vedere, Pania, ti prego-

E fu così che cedetti. Dovevo sapere la verità.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate di questo capitolo?

A presto

La sposa del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora