Tony pov's
Se il buongiorno si vede dal mattino oggi sarebbe stata una giornata di merda. Mi ero svegliato di malumore e non avevo trovato neanche Pepper affianco a me ma un misero bigliettino sul suo comodino.
"so quanto odi svegliarti da solo, ma c'è stata un'urgenza in azienda e non mi andava di svegliarti. Ieri hai fatto tardi in laboratorio e dovresti dormire di più. Ti amo Pepper"
odio svegliarmi così, sono le sette e già sono di pessimo umore pensa il resto del giorno come può andare. Mi alzai e decisi che rinchiudermi dentro al mio laboratorio sarebbe stata un'ottima cura per il mio malumore. Poche persone avevano accesso al laboratorio ed eravamo io, Pepper e Bruce poi c'era Peter che entrava solo se c'ero io, non per una cosa voluta mi fidavo del ragazzo ma perché non non era il tipo da entrare senza di me. Il bimbo ragno sicuramente tra poco sarebbe entrato a scuola. É un ragazzo in gamba è l'unico, oltre a Bruce, con il quale parlerei per ore di tutto inoltre anche se é solo un ragazzo riusciva a comparare il mio genio. Prima o poi gli avrei fatto fare il test del QI solo per informazione. Peter è molto sveglio intuitivo e riusciva a capire perfettamente i suoi paroloni da genio, il figlio che vorrei. In un anno era riuscito ad entrare nei cuori di tutti i vendicatori e di Pepper. Mi dicevano tutti che ero un pazzo per aver reclutato un quattordicenne ma dopo averlo conosciuto non solo per le sue abilità fisiche ma anche per la sua dolcezza, gentilezza e intelligenza lo avevano amato. Era diventato giorno dopo giorno un fratellino minore da proteggere e per me e Pepper un figlio. Ma per quanto riesce a relazionarsi egregiamente con gli adulti, con i suoi coetanei non riesce ad esprimersi
-Signore
mi interrompe JARVIS dai miei pensieri
-Dimmi
-c'è stato un incidente nel Queens signore
il mio cuore perse un battito, dovevo sapere se Peter sotto veste di Spiderman era in salvo
-cosa è successo JARVIS
- è crollato un palazzo sulla 24 strada, signore-
vicino la casa di Peter, un altro battito perso. Avevo un senso di angoscia dentro
-Dove si trova ora Peter adesso
-Non riesco a localizzare il suo cellulare signore
il senso cresceva
-Vittime dell'incidente JARVIS
-tre signore
- feriti?
-un ragazzo sui quattordici anni, signore
- Peter è segnato presente a scuola?
-no signore
provai a chiamare Peter ma mi rispose la segreteria telefonica, provai per tante altre volte fino a quando non lanciai il telefono sul bancone e andai nervosamente al piano di sopra
-voglio una descrizione dettagliata del ragazzo ferito JARVIS
avevo un brutto presentimento
-certo signore
arrivai in cucina e ignorai tutti i Vendicatori intenti a fare colazione. Mi versai una tazza di caffe che però feci cadere dal nervosismo
- CAZZO
esclamai lanciando la tazza nel lavandino. Dovevo calmarmi, quante probabilità ci fossero che era proprio il bimbo ragno? Presi dei bei respiri, mi stavano guardando tutti preoccupati
-Signore il ragazzo è moro e magro ancora non si sa il nome
era Peter, me lo sentivo dentro
-voglio sapere l'Ospedale dove l'hanno portato
dissi prendendo le chiavi di una delle mie macchine da corsa e ignorando il resto dei vendicatori, dovevo assicurami che non fosse il ragazzo
-JARVIS l'ospedale
dissi entrando in macchina
- è stato portato al Queens Hospital Center, signore
misi in moto la macchina ignorando le chiamate dei miei amici ci avrei pensato dopo forse e andai dritto in ospedale. Parcheggiai in malo modo la macchina e mi catapultai dentro la reception
- Il ragazzo dell'incidente come si chiama?
chiesi scorbutico alla ragazza davanti a me che mi guardava sbalordita
-Non possiamo dire nulla mi dispiace signore
fece gentile la ragazza
-voglio solo sapere il nome
-noi non possiamo mi spiace
continuò, stava mettendo alla prova la mia pazienza
-senta lei sa chi sono io vero
la vidi annuire
- e sa anche che posso fare vero
annuì ancora
- allora perchè non mi dice quello che cerco?
-se proprio vuole posso farla parlare con il direttore signor Stark
- bene allora lo chiami e digli di sbrigarsi
-certo
passarono pochi minuti che sembrarono ore, ancora non sapevo chi era il ragazzo coinvolto e mi stava dando il matto
-signor Stark è un onore avere un uomo come lei qui
mi disse un signore sui cinquant'anni
-si risparmi le lodi per favore voglio solo sapere chi è il ragazzo dell'incidente
dissi fermandolo
-signore non possiamo dire nulla sui pazienti soprattutto se minorenni
provare a minacciarlo? sembra la scelta migliore
- senta io posso mettere fine a questo posto oppure se lui è così gentile da aiutarmi in tutto quello che voglio sapere potrà avere una generosa offerta, decida lei la strada
l'uomo sgranò gli occhi
- si chiama Peter Parker
disse arrendevole. CAZZO CAZZO CAZZO.
-come sta?
-signore non possiamo dire oltre se non è un parente
- è come se fosse mio figlio signore. Voglio solo sapere come sta o giuro su me stesso che la mia minaccia di prima verrà portata a termine molto presto
mi guardò incredulo
-è in sala operatoria purtroppo il ragazzo ha perso molto sangue mentre per la madre
- la zia- lo corressi
- la zia non hanno potuto fare nulla mi dispiace
-posso vederlo?
- si certo mi segua
Mi portò in una stanza piccolina
- il ragazzo dovrebbe arrivare tra un bel po' ma può aspettarlo qui se vuole, tra poco dovrebbero arrivare anche gli assistenti sociali
- perchè?
- il ragazzo ha perso il suo parente più vicino li farò venire da lei quando arrivano
-grazie
gli dissi mettendomi su una poltrona presente in stanza. Mi misi le mani tra i capelli , non manderò Peter in un orfanotrofio malfamato del Queens a meno che... dovevo parlare con Pepper. Mi arrivò una chiamata, il telefono non aveva mai smesso di vibrare nella mia tasca da quando ero uscito di casa, questa volta risposi
-O dio Tony finalmente hai risposto, dove sei? Ci stai facendo preoccupare mio dio dove sei?
per fortuna era Pepper
-sono al Queens Hospital Center
-o dio Tony perchè sei lì? Cosa è successo?
mi chiese
-Il ragazzo Pep, Peter lui...
non riuscivo neanche a parlare. Il solo fatto che accadesse qualcosa di brutto a lui o a Pepper mi faceva male
-Arrivo subito amore, sono già in macchina
ognuno aveva a propria anima gemella, la mia era lei mi capiva alla perfezione
-Vengono anche gli altri eri in vivavoce
-ok-
dissi e attaccai la chiamata. Mi misi seduto sulla poltrona, i gomiti sulle ginocchia e le mani incrociate davanti alla bocca. Guardavo fisso davanti a me, dovevo vedere Peter dovevo saper che stesse bene. Erano passati circa dieci minuti credo quando qualcuno entrò dentro la stanza, guardai di sfuggita la porta ma non era Peter allora ritornai nella mia posizione iniziale. Non mi importava
-Tony, amore
disse Pepper mettendosi accovacciata davanti a me prendendo le mie mani tra le sue
- Cosa è successo amore?
c'era anche il resto degli Avengers sentivo la loro presenza, non me ne importava, alzai gli occhi solo per vedere a donna che m i aveva cambiato
-C'è stato un'incidente nel Queens questa mattina, Peter e la zia stavano passando di lì. Lei non ce l'ha fatta mentre di Peter mi hanno solo detto che ha perso molto sangue ed ora è in sala operatoria. Ora è solo non ha altri parenti in vita e stanno già arrivando gli assistenti sociali io... Pep io non posso permettere che venga mandato in un orfanotrofio-
le dico mentre il resto dei Vendicatori erano andati fuori per permetterci l'intimità di cui avevamo bisogno
-Tony, tesoro neanche io vorrei lasciarlo andare in un orfanotrofio e sai anche che la cosa che voglio più al mondo è un figlio, ma tu credi che ora siamo pronti?
le baciai le mani, avevamo già parlato di avere un figlio ma purtroppo non potevamo
-potrebbe essere la nostra seconda opportunità Tony non dovremmo sprecarla, forse é un segno del destino amore. Per quanto le circostanze siano spiacevoli può darsi che Peter sia la nostra seconda possibilità
Mi disse baciando
-si può darsi
La guardai negli occhi e le sorrisi. Forse sarebbe stata davvero la nostra chance per essere una famiglia. Se vediamo é anche grazie a Peter se io e Pepper ci siamo sposati. Peter sarebbe stato nostro figlio a tutti gli effetti ora, cioè tra poco. C'é ancora la questione degli assistenti sociali da vedere. Le presi le mani e ci lasciai sopra un bacio.
-c'è ancora la questione degli assistenti sociali da vedere
-andrá tutto per il meglio Tony
-Pepper Tony ci sono delle persone che vorrebbero parlarvi
Ci interrompe Steve
-arriviamo
Gli dico di rimando. Usciamo fuori e ci viene in contro un signore sulla cinquantina
-Signori Stark é un onore fare la vostra conoscenza- ci stringiamo le mani -purtroppo il ragazzo non ha altri parenti in vita quindi verrà con noi provvederemo a farlo andare nella casa più adatta a lui
-noi siamo la famiglia più adatta a lui, vorremmo adottarlo
-ci fa piacere signori Stark ma vedete l'adozione non é una cosa facile e neanche da pensare così su due piedi. Ci sono parecchie regole da rispettare e prima di voi ci sono molte famiglie che vorrebbero un quindicenne come Peter con loro, ottimi voti una condotta eccellente...
-stronzate
Farfugliai
-come scusi?
-sono tutte stronzate. Nel Queens e a New York i ragazzi sopra i dieci anni anni poche possibilità di essere adottati, le persone preferiscono un bambino piccolo che uno grande é più facile da educare. Noi oltre a conoscere il ragazzo e a sapere come prenderlo lo conosciamo la sua storia sappiamo tutto di lui, quindi io e mia moglie lo vorremmo adottare
Dissi facendo un passo avanti con aria minacciosa
-vedi Signor Stark io non so se sia possibile una cosa del genere...
-mi dice per chi lavora scusi
Il Tizio davanti a me sbianca
-si chiama Oasi felice, purché?
Non gli risposi neanche che mi allontanai chiamando il segretario di stato, dopo aver parlato con lui e mandato diverse minacce al presidente mi diede ciò che volevo l'adozione immediata di Peter Parker. Non passarono neanche due minuti da quando avevo attaccato che al Tizio squillò il telefono, mi avvicinai di nuovo e ghignai
-cosa hai fatto Tony?
Mi chiese Natasha
-adesso li vedrai
-si certo capo allora preparo subito le carte- mise giù al telefono é si avvicinò a noi -allora signori Stark siete ufficialmente i tutori legali del ragazzo Peter Parker da oggi in Stark congratulazioni. Dovete solo firmare alcuni moduli
Ci disse il tizio porgendoci la penna, la presi subito e firmai, stessa cosa fece Pepper dopo di me
-dovete solo scegliere a chi affidare Peter se a voi succedesse qualcosa
Guardai Pepper poi Steve e Natasha e di nuovo Pepper lei annuì
-vorremmo che fossero il Signor Steve Rogers e la signorina Natasha Romanoff
-Tony Pepper davvero volete che fossimo noi?
Ci chiese Nat sbalordita insieme a Steve. É vero i rapporti con Steve dopo la civil war erano ancora in stallo, anche se alla fine si era sistemato tutto per il meglio, mi fido ciecamente di lui.
-sarete perfetti, sappiamo che se ci succedesse qualcosa voi gli sarete sempre vicino e poi Steve e Peter hanno una storia simile diciamo
-allora è perfetto ci serve una firma anche dei signori e poi le carte le verranno recapitate a casa dove dice che Peter è ufficialmente vostro figlio. Congratulazioni
Ero felice, baciai mia moglie
-amore adesso io vado a casa, preparo la stanza di Peter con tutte le cose che gli piacciono. Nat, Wanda venite con me? É ora di fare shopping
-sai che non ci tiriamo mai indietro al del sano shopping
Rispose Wanda
-va bene, ci vediamo dopo
Dissi entrando in stanza di Peter seguito da Steve e Bruce
-vedrai arriverà e dopo pochi giorni sarà il solito Peter combinaguai
Cerca di rassicurarmi Bruce. Gli sorrisi e mi misi seduto ad aspettare il mio bimbo ragno. Anche gli altri presero posto seduti e iniziammo a parlare del più e del meno. Passò circa mezz'ora che sentii la porta aprirsi e un lettino con sopra Peter entrareE poi il resto lo sapete già
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Irondad & spiderson
Fanfiction*è facili sentirsi pieni di speranza in giorni come oggi, ma davanti a noi ci saranno anche dei giorni bui. Giorni in cui ci sentiremo soli, è allora che serve la speranza. Non importa quanto in fondo sarà seppellita o quanto perduti vi sentirete. D...