Non Tutto Ciò Che Sembra è Vero

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Era da un po' di tempo che Peter non stava bene. Eppure doveva continuare a sorridere sempre e comunque gli altri non potevano sapere, soprattutto i vendicatori che erano diventati una famiglia per il piccolo. Lo avrebbero considerato debole, ma ormai sembrava tutto crollare. I castelli, le facciate che aveva costruito negli anni stavano pensando sulle sue spalle e pensare di apparire sempre felice e senza problemi era diventato difficile. Nessuno sa cosa sta succedendo nella sua vita. Nessuno. Non ne parla con nessuno, tiene tutto dentro fino a quando non esploderà  e il giorno sarà vicino.

-PETER stai bene?
-mhm

Rispose distratto continuando a guardare un punto fisso

-ti ho chiesto se stai bene
- sto bene
-parla con me Peter, qualunque cosa tu dirai rimarrà tra noi
-non ho nulla da dire signor Stark
-invece si ragazzo, perché sei così con noi?
-così come?

Disse guardando per la prima volta Tony da quando era lì, sembrava così rotto

-così freddo con noi ragazzo andava tutto bene ti fermavi, parlavi con noi, facevi parte della famiglia poi sei diventato una lastra di ghiaccio abbiamo fatto qualcosa di male?
-mi fa stare male
-stare male cosa?
-tutto questo mi fa stare male-

dice Peter iniziando a gesticolare per indicare tutto, gli Avengers, il complesso, tutto

-in che senso Peter
-CAZZO IO NON APPARTENGO A QUESTO POSTO SIGNOR STARK. SONO UN RAGAZZO DEL BRONX, MERDA! SONO CRESCIUTO TRA I PALAZZI, VEDEVO DA QUANDO AVEVO UN MINIMO DI COSCIENZA RAGAZZI CHE SCOPAVANO IN STRADA, PERSONE CHE SI FACEVA, SCAMBIO DI DROGA, GANG E ARMI ILLEGALI. VOI QUI NON AVETE FATTO NULLA PER NOI LÌ

Peter iniziò a piangere mentre rideva ma le sue parole erano forti e chiare per tutti i vendicatori, si mise le mani nei capelli ed esclamò

-CAZZO SIGNOR STARK LA MIA GIORNATA È UNA MERDA EPPURE DEVO SEMBRARE SEMPRE FELICE OGNI CAZZO DI GIORNO, LA MIA VITA VA A ROTOLI E VOI NON VE NE SIETE NEANCHE ACCORTI, PENSATE ALLE VOSTRE COSE E OGNI TANTO SALVATE IL CAZZO DI MONDO MA IO NON POSSO FARLO! NON POSSO PENSARE O FARE QUELLO CHE FATE VOI O STARE QUI TRANQUILLO A PARLARE CON VOI!
OGNI GIORNO MI FACCIO DUE ORE DI VIAGGIO DA CASA VERSO SCUOLA SOLO PER ESSERE PICCHIATO E INSULTATO DA DEI STRONZI RICCHI CON I SOLDI CHE GLI ESCONO DAL CULO,  QUANDO HO PIÙ DIRITTO IO DI STARE IN QUELLA CAZZO DI  SCUOLA CHE LORO PERCHÉ IO SONO STATO SCELTO E MI FACCIO UN CULO GIORNO E NOTTE SOLO PER TENERE UNA MEDIA INECCEPIBILE E LORO OTTENGONO PRIVILEGI E FAMA SOLO PERCHÉ IL PRESIDE HA TROPPA PAURA DI TOCCARLI VISTO CHE VENGONO DALLE FAMIGLIE CHE FINANZIANO LA STRUTTURA.
LASCIO SCUOLA E VENGO QUI, CHE MI TOGLIE I PENSIERI DAL MONDO CHE VIVO MA POI TORNO A CASA E  CAZZO- sbuffa una risata- DEVO ANDARE A CERCARE MAY CHE SARÀ FATTA DI EROINA O COCAINA O QUALSIASI SOSTANZA A BUON MERCATO IN QUALCHE VICOLO SPERANDO CHE NON MI PICCHI E SÌ - disse alla fine sempre ridendo ormai gli Avengers stanno zitti raccogliendo più informazioni possibili-  PER FINIRE OGNI NOTTE LA PASSO INSONNE A FARE SPIDERMAN A CAUSA DEGLI INCUBI CHE MI DIVORANO, ECCO COSA C'È SIGNOR STARK CHE LA MIA VITA NON È QUESTA NON È QUELLA CHE VOI VOLETE CHE IO ABBIA,  ANCHE SE LO VORREI COSÌ TANTO E QUESTO MI FA STARE MALE

disse Peter uscendo poi dalla finestra.
Gli Avengers erano rimasti basiti dalle informazioni della vita di Peter nessuno lo sapeva

-Incubi?- Bucky
-bullizzato?- Steve
-May si fa di eroina?- Tony

Dissero i tre Avengers che si erano in po' ripresi. Tony dalle notizie andò fuori di testa

-CAZZO quella PUTTANA si fa di eroina e lo picchia? Cazzo come ho fatto a non capirlo porca puttana!

Urlò arrabbiato con se stesso Tony.

-dobbiamo fare qualcosa per salvare il  маленький паук (piccolo ragno)

Anche se era scossa Natasha era quella più razionale

-potremmo partire togliendolo dalla tutela di May
-sto già inviando il video a Pepper, Steve, ci penserà lei. Voi occupatevi dei bulli a scuola non so come ma fatelo. Ci sono delle telecamere chiedete le registrazioni
-è tu Tony cosa farai?
-io, uccello viola, vado a trovare e parlare con mio figlio

Era la prima volta che Tony definiva Peter suo figlio ad alta voce, tutti gli Avengers sapevano che l'uomo già lo considerava tale dentro di sé solo non aveva la forza per dirlo a parole. Caratteristica dell'uomo non esprimere i propri sentimenti, l'unico a cui li esprimeva era suo marito Steve ma dubito che si sarebbero parlati o che avrebbe fatto calmare Tony fino a quando non sapeva che Peter fosse al sicuro nel complesso dove niente e nessuno poteva fargli male.  Non fu difficile trovare Peter che era sul tetto della torre con i piedi penzoloni e il viso rivolto alla strada. Tony si mise seduto accanto al bambino e lasciò iniziare a fare parlare lui. Era la cosa più giusta, non avrebbe dovuto convincerlo se voleva che il ragazzo ascoltasse le sue parole e neanche arrabbiarsi. Lo aveva capito solo dopo homecoming era meglio che c'era un confronto tra pari fra i due in modo che il più giovane capisse le intenzioni del più grande e le facesse sue. Peter iniziò a parlare pochi minuti dopo

-nessuno sa cosa sta succedendo, nessuno sa cosa penso tutto il giorno. Nessuno. Non ne parlo con nessuno, tengo tutto dentro fino a quando non esplodo. Lo odio, letteralmente lo odio perché poi la persona a cui capita il mio sfogo a una serie di informazioni che può utilizzare contro di me e io non posso permettere che accada. Mi dispiace per aver detto quelle cose, non dovevo
-stai costruendo un muro, prima lo hai tolto poi ne metti altri due, tre. Peter io non userò quelle cose contro di te e avrei voluto saperlo prima o almeno capire cosa stava succedendo. Ti chiedo scusa io per non averlo capito i segnali c'erano. Io ti voglio bene Peter e vorrei che tu ti trasferissi alla torre con noi, con le persone che ti vogliono bene davvero
-e la zia May?- disse peter preoccupato
-non sei tu che devi occuparti di lei ma il contrario, fa in modo che siamo io e Steve e anche gli altri vendicatori a occuparci di te e tu prenditi il tempo per essere un adolescente normale per quanto può esserlo un adolescente eroe- disse l'uomo sorridendo
-non le farete del male vero?
-non preoccuparti Pete, vuoi tornare dentro? Sta iniziando a fare freddo, ti ammalerai
- non ancora ma se lei vuole poi la raggiungo
-non me ne vado bambi, non ti lascio

Disse Tony abbracciando il figlio stretto. Rimasero lì per altri quindici minuti nei quali Peter si concesse anche qualche lacrima. Quando tornarono dentro, Tony ebbe una conversazione silenziosa col marito. Si capivano con gli sguardi. Era andato come Tony aveva detto e più tardi messo a letto Peter gli avrebbe spiegato tutto.

Le giornate per Peter stavano iniziando a migliorare complici i dolci gesti dei due mariti per il piccolo. Peter non doveva più cucinarsi ma Steve gli preparava ogni giorno abbastanza pasti e siccome avevano lo stesso metabolismo accelerato avevano il inventato il pratto ovvero un pranzo nel cuore della notte dove i due facevano un vero e proprio pranzo a mezzanotte alcune volte si univa anche Tony che però non mangiava. Tony invece era attento su tutti i più piccoli problemi del giorno, sulla scuola se si faceva male di pattuglia. Peter però non capiva il perché Flash avesse smesso di dargli fastidio ma non si lamentava. Di certo i vendicatori non erano andati a fargli una visita nel mezzo della sua giornata minacciandoli con le loro armi. Direi proprio che non è successo nulla di tutto questo.


Scusatemi angolo autrice
Volevo apprezzare con tutti voi la genialità di questo ragazz* mi sono ammazzata dalle risate e merita tutto


Io vi chiedo di scrivermi tutte le cose pazza che vi passano per la mente perché potrei anche morire dalle risate😂😂 e ne ho bisogno.
Un bacino a tutt* 😘 e grazie per il sostegno che mi date sempre 💕

Irondad & spidersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora