Omegaverse assolutamente non Starker. Universo in cui esistono alpha, beta e omega
Erano passati diversi anni da quando Tony aveva scoperto che non poteva avere cuccioli. All'inizio il genio, multimiliardario non ha neanche preso in considerazione i test fatti andando con gli omega che si dicessero più fecondi, ma nulla. Alla fine a distanza di quattro anni dalla notizia si era rassegnato di non poter provare quel senso di protezione verso un piccolo o piccola lui. Questo aveva inciso così profondamente l'uomo che aveva deciso di allontanare tutti intorno a lui, aveva litigato con Pepper, Rodhey e successivamente aveva litigato con i suoi compagni di squadra. La rabbia che provava verso se stesso lo portava a trattare le persone intorno a lui male. Voleva soltanto un cucciolo tutto suo da accudire e da proteggere.
Oggi era nostalgico, camminava per la città travestito con occhiali da sole e berretto per non farsi riconoscere. Vedere tutti quei genitori con i loro cuccioli gli faceva aumentare il suo desiderio di volerne uno tutto per sé, se solo il destino non ce l'avesse con lui. Si chiedeva se aveva fatto bene ad allontanare la sua famiglia e in cuore suo sapeva che loro conoscevano il motivo del suo allontanamento ma non sapeva se in futuro lo avrebbero perdonato o no doveva solo metabolizzare la cosa.
Camminando per vie affollate di New York il suo istinto protettivo si attivòCUCCIOLO, PERICOLO MIO. IL MIO CUCCIOLO È IN PERICOLO, BISOGNO AIUTO.
Tony cercò di ignorare il suo senso di alpha dopotutto lui non aveva un cucciolo suo ma inconsapevolmente la sua mente lo portò in un vicolo malfamato dove sentì dei singhiozzi. Il suo istinto ora stava gridando e non poteva più ignorarlo e quindi decise di seguire i suoni lamentosi. Trovò un piccolo bambino rannicchiato su se stesso che piangeva.
Cuccioli, mio
Decise allora di provare a parlare con il bimbo avendo dentro di lui questo forte istinto protettivo di certo non lo avrebbe lasciato qui nel pieno delle stagioni delle pioggie
-ei ciao, cucciolo chi sei?
Chiese delicatamente, il piccolo si rintanò nelle sue gambe ancora di più
-non voglio farti del male, voglio solo aiutarti
Il bambino alzò lo sguardo verso l'adulto. Poteva aiutarlo davvero? L'istinto di Peter gli diceva di fidarsi che ora era al sicuro.
-dove sono i tuoi genitori?
Peter indicò il cielo
-hai altri parenti? Zii?
Peter scosse la testa
-okay allora. Io sono Tony tu?
Il piccolo decise di seguire il suo istinto dopotutto non avrebbe mai dovuto sbagliare no?
-io Peter
-quanti anni hai?Il piccolo alzò quattro dita e fu in quell'esatto momento che Tony decise di tenerlo con se. Il bambino era ancora troppo piccolo per vivere da solo per strada e Tony non lo avrebbe di certo lasciato in un orfanotrofio. Cose di dice queste sono le benedizioni del destino.
-posso prenderti?
Peter annuì soltanto voleva fidarsi per una volta. Tony con la conferma del piccolo si avvicinò ancora di più e mise la sua giacca intorno al corpo del bambino prima di prenderlo i braccio e alzarsi. Uscito dal vicolo l'istinto di Tony gridava
CUCCIOLO. MIO, AL SICURO
mentre quello del più piccolo diceva
Protetto, al sicuro
Con quelle sensazioni e il caldo che la giacca gli procurava si addormentò. Tony decise di chiamare Happy per farsi venire a prendere, la torre era lontana e non voleva attirare l'attenzione su di lui. Il suo autista quando entrò con il piccolo in braccio non fece domande e Tony gliene fu grato.
Al sicura dagli occhi indiscreti il più grande si prese il tempo di osservare quello che sarebbe diventato il suo piccolo cucciolo: aveva una cascata di ricci ribelli marroni, una pelle bianchissima con alcune lentiggini marroncine sulle guance color pesca, i vestiti non lo coprivano il freddo che faceva e Tony si appuntò di fare shopping domani ma per fare ciò aveva bisogno dei suoi due migliori amici.
Raggiunta la torre, fatto un bagno caldo al piccolo e messo nel suo letto circondato di cuscini, senza svegliarlo, Tony chiamò i suoi amici in cerca di aiuto. Risposero subito
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Irondad & spiderson
Fanfiction*è facili sentirsi pieni di speranza in giorni come oggi, ma davanti a noi ci saranno anche dei giorni bui. Giorni in cui ci sentiremo soli, è allora che serve la speranza. Non importa quanto in fondo sarà seppellita o quanto perduti vi sentirete. D...