Ragazzino misterioso pt. 5

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Incontro con Bucky
Era una giornata normale per i Vendicatori. Si erano allenati, Tony si era presentato a pranzo e adesso erano in sala comune a chiacchierare tra di loro.

-ragazzi vado a prendere delle ciambelle

Disse Bucky alzandosi dal divano e andando verso l'ascensore. Voleva uscire da lì dentro, era tutto così diverso. Sei mesi fa si ricordava a malapena chi fosse e adesso il senso di colpa per tutte le morti era sulle sue spalle, doveva ancora chiedere scusa a Stark per i suoi genitori. Non sapeva come però. Uscendo però sentì un gemito da un vicolo, decise allora di avvicinarsi magari avrebbe trovato un gattino in difficoltà, forse poteva aiutare qualcuno o qualcosa.
Avvicinandosi vide che non era un gattino ma un'adolescente che veniva picchiato da tre ragazzini della sua età

-allora Pene stavi alla torre Stark pregando per uno stage così che la tua menzogna sia reale? Dopo che dirò che ti ho tolto di mezzo finalmente prenderò io il posto che tu dici di avere lì dentro e Stark mi ringrazierà per avergli tolto una seccatura

Disse sferrando un pugno al ragazzo magrolino. A questo punto decisi di intervenire, il ragazzino non era messo tanto bene.

- lo sapete che fare i prepotenti non vi farà di certo entrare in uno stage alla Stark?

Dissi duro, con i pugni serrati

- signore stavamo solo togliendo una seccatura

Mi disse il ragazzo alto e biondo*

- fareste meglio ad andarvene se non volete avere a che fare con me
- perché stai proteggendo pene Parker lui è solo un debole povero bugiardo. La sua famiglia sicuramente si è lasciata morire per non stare con lui
-il fatto che è debole o povero non vi da il diritto di prendervela con lui
- e te chi sei per dirmi questo?

A questo punto il mio sguardo si indurì ancora di più e uscii dal mio posto all'ombra. Loro sgranarono gli occhi

- mi scusi signor Winter Soldier magari ci voleva pensare lei
- o magari volevo salvarlo no?

Dissi a denti stretti, certo io ero cattivo. Cattivo per cattivo allora dissi

-fate meglio ad andarvene se volete vivere

I ragazzi scapparono. Mi avvicinai al ragazzo ora ricoperto di sangue e lo aiutai ad alzarsi

- mi dispiace per ciò che gli ha detto Flash signor Barnes e mi dispiace che lei sia dovuto intervenire

Rimango sorpreso stringendo la presa al bambino che ho capito essere innocente

-non è colpa tua, ci sono abituato. Ce la fai a camminare?

Annuì ma quando fece un passo sentii un suo gemito di dolore e vidi che stava per cadere. Allora lo presi

-tranquillo ti aiuto io, c'è un posto dove ti posso portare? Forse l'ospedale?
- può portarmi dal signor Stark per favore?

Lo fissai incredulo lui era il ragazzino di cui gli altri parlavano?

- mm certo

Allora tornai alla torre delicatamente con il ragazzo in spalla.

-mi dispiace davvero che lei abbia dovuto sentirsi dire quello. So che lei non è cattivo
-e come fai a sapere che non lo sono?
-una persona che aiuta un'altra persona non può essere cattiva, lei mi sta aiutando no?
-hai troppa fede nell'umanità, perché ti stavano picchiando?

Questo ragazzino mi ricordava tantissimo Steve presiero

-sanno che ho uno stage come tirocinante personale del signor Stark ma non mi credono, posso farle una domanda per favore?
- me l'hai già fatta ma puoi farmene un'altra se vuoi
-come funziona il suo braccio? So che è fatto di vibranio ma mi chiedevo come funziona è attaccato ai suoi nervi e può farlo funzionare come un vero braccio tramite la mente oppure usa un'altra modo? Logicamente è una domanda troppo personale e quindi se non vuole rispondere può semplicemente non farlo

Ero scioccato

-io credo sia attaccato ai nervi posso comandarlo con la mia mente quindi credo sia così

Li vidi pensare allora chiesi

-sei vuoi fare altre domande puoi
- oooo mi piacerebbe molto- disse illuminandosi - chi glielo ha fatto? Non penso sia una costruzione del signor Stark è molto diverso dalle sue creazioni, sarebbe stupendo poterla studiare da vicino

Disse avvicinandosi ed esaminando il braccio meglio. Volevo vedere dove sarebbe arrivato. Passarono diversi minuti dove il ragazzo lasciò scivolare la sua vista sul braccio e vidi il ragazzo avvicinare una sua mano poi l'abbasso e mi guardò al che annuii e lui prese a passare piano il dito sul braccio meccanico come se fosse la cosa più rara

-me lo ha costruito Shuri è molto intelligente ci andresti d'accordo

Entrammo nell'ascensore

-Ciao signorino ho avvisato il Boss delle sue condizioni. Ha diverse ferite: ha due costole rotte, il naso rotto, diverse contusioni e piccoli tagli per il corpo e una emorragia interna. Le consiglio di andare subito nell'ala medica

Rimasi sorpreso dal tono della voce misteriosa di Stark e guardai il ragazzino, non sembrava stare così male

- Friday potevi anche non dirlo al signor Stark mi sta aiutando il signor Barnes e chiamami Peter per favore
-mi dispiace Peter ma non posso fare altrimenti i miei sistemi sono programmati per dire al signor Stark anche le più piccole delle sue ferite
-forse hai bisogno di un aggiornamento

Borbotto sottovoce. L'ascensore iniziò a salire. Si chiamava Peter quindi. Era il ragazzino che gli amici di Steve avevano incontrato per la torre

-quindi mi stavi dicendo di Shuri, chi è?

Chiese curioso ma prima che potessi rispondere sentii una terza voce

-Bambi come stai? Chi ti ha fatto questo?- prese ad esaminare Peter da vicino vedendo tutte le sue ferite -Barnes se sei stato tu..
-no signor Stark il signor Barnes mi stava aiutando è stato molto gentile
-allora devo ringraziarti
-si grazie mille signor Barnes

Passai il ragazzo a Stark scioccato. Mi avevano detto che quest'uomo era senza emozioni e vedendolo gli sembrava davvero così come glielo avevano descritto ma adesso ha davanti un'altra persona, non lo Stark sprezzante che veniva a pranzo ma lo Stark preoccupato per qualcuno .

- è stato un piacere. Dove andrà adesso?
-adesso lo porto in infermeria
-no la prego signor Stark sto bene non mi serve l'ala medica

Disse il ragazzino cercando di divincolarsi. Stark allora se lo mise in spalla

-Friday non dice la stessa cosa bambi. Ancora mille grazie per avermelo riportato Barnes ci vediamo in giro.
-ciao signor Barnes grazie ed è stato un piacere

Disse Peter da lontano sulla spalla di Stark salutandomi con la mano e cercando ancora di scappare dall'uomo. Allora presi coraggio

-aspetta Stark- si fermò -io ti vorrei parlare quando hai tempo è importante
-credo che tu ti sei meritato il mio tempo Barnes, ma ora devo andare a portare una peste in infermeria e cercare di fargli uscire chi era che lo ha picchiato
-erano tre ragazzi se può esserti di aiuto uno mi pare ha detto che si chiamasse Flash

Stark mi sorrise e continuò a camminare. Riuscii a parlargli il giorno dopo e non mi ha perdonato ma ha detto che non era stata colpa mia che avevo il cervello in pappa e che la sua fiducia me la dovevo guadagnare. Ero passato diverse volte anche in infermeria da Peter, mi piaceva parlare con lui era naturale, era normale, una cosa che non mi capitava da tempo. Per il ragazzino non ero un assassino ma solo un uomo. Una cosa che sapevo? Avrei fatto di tutto ora per proteggere Peter, non sapevo il perché ma quando stavo vicino a lui mi saliva un istinto protettivo come se fosse mio fratello minore.







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Allora spero vi piaccia in primis, ma volevo spiegarmi anche perché ho descritto Flash come alto e biondo. Il Flash che intendo è quello dei film di Andrew Garfield mi sembra anche piu simile ai Flash dei fumetti. Mentre Peter è il nostro adorabile Tom Holland, non che gli altri non lo siano ma Tom è troppo cute 😍😍
Un bacio

Irondad & spidersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora