Irondad & spiderson

Incubi

L'idea del capitolo è di Eli_Stories05 spero che il capitolo rispetti le tue aspettative
Un bacione a tutt*😘

Peter vive con gli Avengers dopo che sua zia muore, una notte riesce ad addormentarsi ma sveglia tutti con delle grida di dolore dovute da un'incubo, i vendicatori scoprono che non è un incubo di una notte...

Tony pov's
Mi svegliai con delle urla di dolore. Non sapevo da chi provenivano ma molte volte specialmente da quando avevamo iniziato a vivere insieme succedeva. Da poco si era trasferito anche Peter qui con noi, quel ragazzo ne aveva passate troppe per un bambino della sua età. Ogni vendicatore aveva i suoi traumi e i suo incubi per questo avevamo iniziato a fare una cosa: ci alzavamo e ci trovavamo in sala comune per parlare e dimenticare l'incubo insieme come una squadra o una famiglia. Era un ottimo modo anche per legare e per fidarci tra di noi. Mi alzai e vidi tutti gli altri, che avevo iniziato a chiamare amici, qui, ci guardammo in cerca di capire chi era che aveva avuto l'incubo e poi sentimmo un altro grido da fare accapponare la pelle e capimmo subito chi stava avendo l'incubo. Cazzo Peter!!! Corsi subito nella camera di mio figlio con i vendicatori al seguito. Aprendo la porta però vidi uno spettacolo che non mi aspettavo proprio. Peter era abbracciato a se stesso e si stava consolando da solo in uno scenario abituale. Questo era anche peggio delle urla, non sapere che tuo figlio fa incubi che lo tengono sveglio e si consola da solo è brutto

-dai Peter, sei spiderman, sei un eroe non puoi stare così per un incubo. Sei alla torre sei al sicuro

Dopo questo decisi di avvicinarmi a mio figlio e consolarlo.

-eii Peter, bambi va tutto bene. Sono qui, papà è qui

Il suo sguardo era distrutto e mi abbracciò subito. Continuai a sussurrare una serie di lievi "sono qui, sei a casa al sicuro" e piano piano si tranquillizza. Domani mattina avremmo parlato del suo non dirci nulla. Si riaddormentò sussurrando una scusa per averci svegliato e che aveva scordati di insonorizzare la camera.
Gli altri ci guardavano con dolore. Steve si sedette accanto a me sul letto dicendo agli altri di tornare a dormire e lo fecero con riluttanza. Non avrei dormito, tirai più vicino a me Peter e feci un sospiro.

-lo risolveremo amore

Mi disse Steve, il mio compagno da pochi mesi. Nessuno sapeva di noi, lo avremmo detto presto. Mi prese la mano

-puoi andare a dormire se vuoi, rimango con Pete io
-non ti lascio solo

Mi appoggiai a lui e chiusi gli occhi. Dovevano parlare presto con Peter domani.

Il giorno dopo mi sveglio con Peter ancora accoccolato sopra di me ma di Steve nessuna traccia. Posai mio figlio sul suo letto e lo coprii, oggi non sarebbe andato a scuola meglio che si riposa. Scesi e trovai Steve che cucinava, mi avvicinai e lo abbracciai mettendo la testa fra le sue scapole.

-Peter?

Anche se ero solo io il suo tutore legale, Steve si comportava come un altro papà per Peter. Ero felice che il mio compagno e mio figlio andassero d'accordo.

-lo lascio riposare oggi

Neanche il tempo di dirlo che Peter entrò di corsa e mi staccai da Steve

-peter dove vai?
-a scuola papà sono in super ritardo perché non mi hai svegliato?
-oggi non vai Pete ho già chiamato
-oh, è per questa notte? Va tutto bene papà
-no Peter parliamone
-sto bene papà
-peter parla con me per favore va bene non stare okay dopo May..

Ci aveva raggiunto il resto della famiglia e ascoltarono la conversione in silenzio

-sto bene papà, io sto alla grande. Tutti muovono il culo per venire a vedere Spider-man. Io sono un eroe FORZA FORZA FORZA io sto alla grande- sbuffa una risata -Sto gestendo la morte di May bene

Mi disse

-non dovresti gestire tutto bene bimbo ragno, per la miseriaccia hai solo 15 anni - gli dissi avvicinandomi a lui per abbracciarlo -dovresti metabolizzare la cosa, il lutto, la perdita, il dolore è normale..

Gli dissi ero a pochi centimetri da lui

-non é normale

Mi interrompe staccandosi da me

-si invece é normale. Non è normale per te perché non lo hai mai fatto invece di sentirlo, di sentire il dolore salvi vite e ti fai del male. Cristo Peter gli incubi di ieri non è una cosa che ti capita raramente questa cosa può essere si peggiorata con la morte di May ma va avanti da tempo e non dormi da tempo ti si vede...
-e che ne sai da quanto va avanti. Va bene così non sono ancora morto quindi direi che posso anche continuare così cosa cambia?
-cambia che se continui a non dormire e a non sfogarti con noi ti tolgo la tuta, Spider-man non esisterà più se chi c'è dietro non sta bene.

È necessario so che mi sta odiando in questo momento ma lui capirà, è per il suo bene. Anche gli altri Avengers sono rimasti colpiti dalla mia decisione drastica. Lui mi guarda sbalordito e poi corre su per le scale. Sento la porta della sua camera sbattere ed emetto un sospiro triste
-lo capirà Tony ha bisogno di dormire e di parlare con noi, è una decisione drastica ma é per il suo bene. Per quanto possa valere noi ti supportiamo in questa scelta

Mi disse Steve abbracciandomi

-lo so. Tra poco rivado lui ha solo bisogno do metabolizzare ora

Gli risposi e andai in laboratorio, avrei lasciato Peter un po' solo in camera prima di andare da lui a chiarire e farlo ragionare. Ritornai sa Peter dopo un paio di ore e lo trovai a letto con gli occhi rossi

-peter...
-hai ragione papà io non sto bene è solo che ho perso così tanto e may è stata l'ultima goccia. Ho paura di vedere anche voi morti e io che non ho potuto fare nulla io...
-va bene Peter noi siamo qui, la tua paura è razionale e sono orgoglioso di te per avermelo detto. Devi ricordare che avere gli incubi non è da deboli, tutti dentro questa casa hanno incubi e ci stiamo lavorando tutti. Parlare con qualcuno dei tuoi problemi non fa di te una persona debole ma fa di te una persona estremamente coraggiosa. Ammettere i propri problemi comporta molto coraggio e io sono fiero da te. Sai dentro questa casa facciamo questa cosa ogni volta che uno di noi ha un incubo ci raduniamo in sala comune e stiamo tutti insieme. Oggi possiamo fare una giornata di unione. Che ne dici?
-mi porti in braccio

Mi disse con gli occhi da cucciolo. Lo presi e chiamai anche gli altri