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Sono la figlia delle due spie più celebri in Corea del Sud, mi chiamo Lalisa Manoban e mi arruolarono un mese fa per seguire i passi dei miei genitori.

Dopo così poco tempo passato ad apprendere corsi di prima difesa, il presidente mi chiamò. Attraversai i lunghi corridoi che mi separavano dal suo sontuoso ufficio. Mi accomodai sulla sedia e rimasi ad ascoltare.

"Sicuramente ti starai chiedendo il perché di questa convocazione", disse il mio boss, dandomi del tu.

Non risposi, ma lo guardai negli occhi.

"Penso che tu sia abbastanza pronta per intraprendere il tuo primo incarico ufficiale".

E io che volevo essere cacciata! Non ci potevo credere. Come aveva potuto pensare che fossi pronta dopo solamente quattro settimane di allenamento? Non mi ero mai impegnata veramente per ottenere un incarico, eppure...

Ah giusto, i miei dovevano averlo pagato bene... Nonostante la falsità nei complimenti del presidente gli strinsi la mano.

Dopo tutte quelle settimane, infatti, ci voleva un po' di movimento nella mia vita.

Firmai i documenti per accettare il ruolo di spia, ma mi venne in mente una cosa...

"Mi scusi, qual è la mia missione?", chiesi nel panico.

Il capo mi porse i contratti e io lessi. Come primo compito non sembrava affatto semplice, tutto era nelle mie mani in quel momento: le sorti dell' agenzia, l'onore dei miei genitori...

Nonostante ciò sorrisi, non avevo capito niente e stavo per aprire bocca per fare qualche domanda.

"Non ho tempo per rispondere ad altre tue domande, quello che cerchi è scritto nei contratti, puoi tenerli se vuoi", aggiunse il capo.

Perfetto, presi i fogli e me ne andai nello stesso modo in cui ero arrivata, in silenzio. Quella notte il mio unico pensiero fu veramente il lavoro.

Da domani non si scherza più, Lisa.

La mattina dopo mia madre bussò alla porta. Inutile dire che sobbalzai.

"potevi anche metterci più delicatezza!", le urlai, ancora nascosta dal lenzuolo.

"sai perché sono qui, sai meglio di me che non sei in grado di passare tutto questo da sola"

"certo che lo so" ribattei scocciata. Detesto la mia nuova vita, vorrei che tutto tornasse come prima...

Mia madre tacque. Né lei né papà avevano mai creduto nelle mie capacità.

Io sbuffai e lei sembrò leggere il mio sguardo.

"Non puoi macchiare l'onore della tua famiglia", mi rispose. Come se non avessi altra scelta. Puah, solo perché non voleva macchiare il suo onore!

"Ma non ti preoccupare, da domani andrai a scuola e ti farai dei nuovi amici", Aggiunse, anche se questo non fece che creare disapprovazione nel mio sguardo.

Feci una smorfia di rabbia e disappunto.

"Avevi detto che non sarei più dovuta andare a scuola!", sbottai. Me lo aveva promesso, ora oltre che a lavorare avrei anche dovuto studiare! Se solo avessi letto bene il contratto...

"Il tuo obiettivo è un altro", precisò mamma. "A proposito, riceverai presto l'attrezzatura da spia".

Giusto, l'attrezzatura super costosa da spia, quella era l'unica parte divertente...Annuii e finalmente mia madre uscì dalla stanza.

Aprii l' armadio: i vestiti scuri dell'addestramento erano stati rimpiazzati da una divisa scolastica e altri completini adatti alle ragazze della mia età. Finalmente si ritorna alla normalità!

All'ora di pranzo uscii dalla camera per farmi trovare a mensa, non avevo molta fame ma dovevo sforzarmi, il mio incarico mi sarebbe costato parecchie energie.

Mangiavo da sola, c'era sempre quel tavolo di ragazze e ragazzi popolari che facevano casino.

Mi misi a fissarli, poi mi accorsi che una ragazza mi stava guardando, e non bene. Subito dopo si girò verso il suo gruppetto di amici e si mise a ridere.

Probabilmente sapevano già tutti quello che era successo ieri. Se aveva qualche problema con me poteva venire direttamente qui.

Avrei voluto alzarmi e andare a parlarle, anzi, a urlarle in faccia, ma non avevo tempo per quella gallina. L'avevo già vista agli allenamenti, ma non le avevo mai rivolto la parola. Decisi di andarmene, lei era già via da un pezzo.

Feci la strada di ritorno passando dall'ufficio del boss, da dietro la porta si sentiva un gran baccano, circostanza piuttosto insolita, mi misi ad origliare e...

𝐌𝐲 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐬𝐩𝐲~𝐉𝐄𝐍𝐋𝐈𝐒𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora