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Lunedì mi svegliai molto tardi.
Mi ritrovai un messaggio di Taehyung, diceva:
"Jennie non voleva aspettarti, siccome non arrivavi, così siamo partiti senza di te"

Non ero sorpresa da questa cosa, oggi avevamo il club di ballo, non potevo lasciare che questo rovinasse il mio umore.

Arrivai appena in tempo in classe e mi sedetti al solito posto.
Taehyung mi osservava come se volesse dirmi qualcosa di molto importante.

All'intervallo mi feci coraggio e andai a parlargli. Mi disse che voleva continuare durante il corso di danza subito dopo le lezioni.

Va bene, tutto pur di avere risposte.

Durante la lezione aggiungemmo altri passi a quelli già imparati, la coreografia iniziava a formarsi. Nel nostro gruppo c'era una bella chimica, probabilmente grazie al mio amico.

Non vedi l'ora delle sei e mezza per potergli parlare. Appena uscita dallo spogliatoio corsi a cercarlo. Per tutto il giorno avevo ignorato Jennie. Chissà se si era fatta qualche domanda, se lo aveva trovato strano da parte mia...

"Adesso non inventarti scuse, oppa, dobbiamo finire la nostra conversazione" gli dissi. Lui sbuffò ma alla fine si arrese: ci sedemmo su una panchina e iniziammo a parlare con calma.

"So che probabilmente non avrai capito nulla di quello che ti ho scritto, ma non posso spingermi oltre, penso di averti rivelato troppo".

"Troppo su cosa? Taehyung, io di questa storia non ho capito niente". "Fidati, è meglio così, non avrei dovuto dirtelo fin dall'inizio".

"Esatto, non avresti dovuto, adesso hai suscitato la mia curiosità, se non vuoi dirmelo adesso, ti tormenterò finché non lo farai" lo minacciai , cercando di imitare i sorrisi malvagi di Jennie.

"Prima di andartene, Lisa, tieni a mente una cosa: stai molto attenta ai tuoi comportamenti nei confronti di Jennie". Era un'altra minaccia? O forse era più un avvertimento?

Tornai a casa, anche se non ero soddisfatta di quella giornata. Ok, se volevo averla vinta dovevo direttamente parlare con lei. Probabilmente fallirò, ma non mi importa.

Mi basta solo un segno, una parola chiave da parte sua, uno sguardo che comunica qualcosa. Il punto è che non so perché ho così tanto bisogno di un cenno da lei. Forse tutto ciò non arriverà, ma non ho niente da perdere.

Quando Jennie varcò la soglia di casa mia erano già le dieci di sera. Ci accomodammo nella mia stanza. Capii subito che si rifiutava di aprirsi, forse aveva capito qualcosa, forse aveva spiato la mia conversazione con Taehyung.

Si sedette timidamente sul bordo del mio letto, io feci lo stesso.
Per un istante apparentemente infinito ci guardammo negli occhi.

Non era mai successo di mantenere un contatto visivo così a lungo con lei, quasi sempre distoglievo lo sguardo.
Ma quella volta no, quella volta volevo provare a leggerle l'anima attraverso gli occhi.

"Come mai mi hai fatta venire qui? È qualcosa che riguarda la missione? ".
"Non proprio" Risposi.
"In questi giorni tu e Taehyung siete proprio strani" mi confessò.

No, aveva capito?

"Ecco, pensavo l'avessi notato che c'è qualcosa che non va..."
"Cosa non va?" Chiese.
A questo punto le parole mi rimasero intrappolate sulla lingua.

Come posso spiegare una cosa del genere?
"Tu, Jennie, c'è qualcosa che non va in te! Da quando è iniziata la missione non sei più la stessa, Taehyung me l'ha detto!"

Lei rimase in silenzio, per farmi finire.
"In più, non so perché, con gli altri sei tutta rose e fiori ma appena devi parlare con me assumi tutta un'altra faccia!"

Lei, inaspettatamente, si mise a ridere.
E sì, odio doverlo dire, ma desiderai di sentire quella risata per sempre.

"Dimmi qualcosa almeno! Mi odi per caso?"
"Ci siamo vicini, dilettante!" rispose con un ghigno dipinto in viso.

"Mi chiami ancora dilettante! Il mio nome è LISA, L-I-S-A! Ficcatelo bene in testa!"
Forse avevo esagerato. Ma era l'unico modo.

"Da quando pensi di poter usare questo tono con me?" Disse meschina.
"Voglio chiudere questo discorso una volta per tutte, potresti semplicemente comportarti da persona normale anche con me?" chiesi.

"Fammici pensare... No!"
Che testa di rapa che ho come compagna, avrei dovuto rinunciare a tutto questo.

Ma non avrei avuto Momo, non avrei avuto Irene né Taehyung.
Non avrei avuto lei...

Anche se è mi ci è voluto un po' di tempo ad ammetterlo a me stessa, ormai la mia vita sarebbe stata incompleta senza Jennie.

𝐌𝐲 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐬𝐩𝐲~𝐉𝐄𝐍𝐋𝐈𝐒𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora