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Cercai di muovermi in maniera fluida, spontanea, Momo mi sorrise e passò ad altri miei compagni. La sensazione di essere osservata sparì e io mi guardai intorno.

Con mia grande sorpresa la mia insegnante stava correggendo l'ultima persona che mi sarei mai aspettata: Jennie.

Non stava andando poi così male, ma si vedeva lontano chilometri che quel mondo non le apparteneva.

Nonostante ciò, i suoi movimenti risultavano sensuali perfino in un tipo di coreografia come quello, che di sensuale non aveva nulla.

Dopodiché la mia attenzione finì su Taehyung, sembrava un professionista: mosse energiche, espressioni facciali da mozzare il fiato, il suo corpo si fondeva con la musica.

Mi ero sbagliata. Lui conosceva quel mondo meglio di chiunque altro studente lì dentro.

Momo iniziò a formare i quartetti, composti da due ragazzi e due ragazze. Pregai internamente che non scegliesse di mettere me e Jennie nello stesso gruppo.

Almeno per una volta volevo respirare, muovermi senza sentirmi il peso del suo sguardo addosso.

Momo agitò ripetutamente la sua mano davanti al mio viso.

"Lisa-shi! Stai bene?" Io annuii, spaesata. "Forza, raggiungi il tuo gruppo", mi trascinò fino a Taehyung e Irene, che intanto ridevano e scherzavano.

Va bene, almeno Jennie non sarebbe stata con noi... Da lontano vidi il suo sguardo puntato su di noi.

Un altro ragazzo si aggiunse al nostro quartetto e iniziammo a ballare la coreografia per il festival.

I passi erano abbastanza semplici, Taehyung li svolgeva alla perfezione, io me la cavavo abbastanza bene.

Finite le prove corsi da Jennie.

Voglio farmi valere. "Jennie-unnie, per una volta penso di essere meglio di te in qualcosa" Imitai il suo sorriso arrogante e percepii fuoco e fiamme nel suo sguardo.

Nonostante ciò si trattenne e rispose: "Lisa-shi, devo ammetterlo, sei piuttosto brava nella danza, spero che possa aiutarmi a correggere i miei errori".

"A proposito" continuò, "potremmo vedere l'ultimo passo? Penso di sbagliare qualcosa".

Annuii e le presi i polsi: era un passo a coppia, fingevo di essere il maschio. Jennie mi pestò accidentalmente il piede e sussurrò: "Non osare parlarmi con quel tono ancora una volta".

Io la ignorai e continuai semplicemente a ballare, fingendo di non aver sentito. Mi pestò il piede per la seconda volta, e io mi presi la rivincita.

Si fecero molto in fretta le 6 di sera, tornammo a casa in macchina di Taehyung.

"Non l'avrei mai detto, Lisa-shi, ma hai del talento come ballerina"

Io arrossii lievemente e risposi: "Tu sei un ballerino professionista, Taehyung-oppa, è un onore ricevere questi complimenti da te".

Jennie non sembrò apprezzare quella complicità, sbuffò e mise la testa fuori dal finetrino, il vento le soffiava tra i capelli. Forse era gelosa perché avevo chiamato il suo Taehyung oppa?

Tranquilla, non mi interessa il tuo oppa.
Io e Jennie entrammo in casa mia, avrebbe pranzato con me, come quasi tutti i giorni.

Appena ci sedemmo a tavola disse: "A Taehyung non piacciono le ragazze semplici e alla mano come te"

"E a me che importa? Non ho mica intenzione di fare colpo su di lui!" inveii.

"Certo, come no! Però intanto ti sono piaciute le sue lusinghe!" ribatté scocciata.

Che aveva? Voleva che li facesse a lei i complimenti?

"Ehi ascolta, se a Taehyung dovesse piacere una ragazza quella saresti tu, non io. E non te la prendere con me per questo perché non ho fatto nulla che potesse portartelo via".

A quel punto rimase zitta. Forse si era finalmente resa conto che avevo ragione.

Ma non voleva ammetterlo.

𝐌𝐲 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐬𝐩𝐲~𝐉𝐄𝐍𝐋𝐈𝐒𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora