𝐌𝐲 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐬𝐩𝐲~𝐉𝐄𝐍𝐋𝐈𝐒𝐀

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I giorni passavano, la missione entrava sempre di più nel vivo.

I nostri due obiettivi, Momo e Irene, vivevano sotto lo stesso tetto, infatti, la madre di Momo lavora per il padre di Irene come casalinga.

Un pomeriggio io e Jennie andammo a studiare insieme da loro. Questo accadeva sempre più frequentemente, era passato un mese dal nostro arrivo.

Si fecero le 7 di sera, il mio stomaco brontolava, arrossii per l'imbarazzo.

Irene mi guardò e disse: "Ragazze, ormai è quasi ora di cena, che ne dite di rimanere qui e fare un pigiama party?Tanto domani è sabato".

"Per me non c'è problema, dobbiamo solo avvisare i nostri genitori" rispose Jennie, guardandomi. Io annuii e la seguii nella stanza accanto.

"Adesso entra in gioco la fase due della nostra missione" mi spiegò. "E quale sarebbe?" Chiesi io. "Aspetta e vedrai". Annuii e tornammo velocemente dalle altre.

"Ordiniamo una pizza ragazze? Ho sentito parlare molto bene di un posto qui vicino" Propose Jennie. Tutte e tre annuimmo e aspettammo sul divano mentre lei ordinava. La osservai mentre parlava al telefono e mi fece l'occhiolino.

Magari questa pizza aveva qualcosa a che fare con la missione...Ad un tratto Momo si rivolse a me : "Che film volete guardare?", "A me va bene qualsiasi cosa" risposi. "Va bene, allora scegliamo noi" Si intromise Irene. "Ho già qualche commedia romantica in lista..."

Loro iniziarono a scegliere un film, io mi immersi nei miei pensieri, di nuovo. Ad un tratto il campanello suonò, le pizze erano arrivate. Per qualche strana ragione Jennie mi fece segno di seguirla fino alla porta e io le diedi ascolto.

Con mia enorme sorpresa, il ragazzo consegna pizze era Taehyung. Aveva un cappellino con il logo della pizzeria e i cartoni in mano. Assurdo, adesso era diventato parte integrante della missione!

"Ragazze, tutto a posto? Ci state mettendo tanto!" Sentii Irene dal salotto. Taehyung abbracciò la sua amica e mi rivolse uno dei suoi sorrisi incantatori, dopodiché prese la mia mano e vi mise degli aggeggi minuscoli.

"Cosa sono questi? Che ci devo fare?" Sussurrai. "Ti faccio vedere dopo, mettiteli in tasca!" Rispose Jennie.

Qualche istante dopo Irene ci raggiunse. "Ehi! Che succede qui ?!?" Non fece in tempo a terminare la frase che si bloccò. "Taehyung-ah, e tu che ci fai qui?" Chiese scioccata.

"A consegnare pizze? É il mio nuovo lavoro! Scusate ragazze, ma ho altri ordini urgenti, devo andare!" Detto ciò uscì frettolosamente, forse per evitare altre domande.

Decisi non chiedere spiegazioni a Jennie, tanto mi avrebbe ignorata o mi avrebbe urlato contro, così iniziammo tutte a mangiare.

Due ore dopo   

Ci ritrovammo in camera di Irene a parlare dei nuovi gossip, io ascoltavo distrattamente, quando un argomento attirò la mia attenzione...

"Allora Jennie-shi, come vanno le cose tra te e Taehyung? Vedo che avete una certa chimica.. E poi siete così affiatati!" le chiese la sua amica.

Le guance di Jennie si tinsero di un rosa delicato e la sua espressione divenne improvvisamente imbarazzata.
"So che è impossibile da credere, ma tra me e lui non c'è più nulla, ormai"
Ripose.

In che senso ormai?
"A dire il vero, io penso che lui provi ancora qualcosa per te" Si intromise Momo.

Come faceva a sapere queste cose? Io non ne sapevo nulla!

"E poi...Non credo che la cosa della pizzeria sia una coincidenza, sicuramente hai chiamato lì apposta per lui!" Si intromise Irene.

"Vi assicuro che vi sbagliate, è passato tanto tempo e...Penso che entrambi siamo cresciuti dall'ultima volta" Ripeté Jennie.

Ultima volta?

"Per quanto riguarda la pizza, avevi ragione unnie. Volevo semplicemente salutarlo, ma ciò non vuol dire che mi piaccia!" Continuò.

"Ehi, ma che succede? Di cosa state parlando?" le sussurrai in un orecchio.

"Ragazze scusate, noi andiamo un attimo in bagno, devo prendere la mia medicina". Lei mi afferrò il braccio, come faceva di solito, e mi trascinò fino alla porta del bagno.

"Perché non mi dici mai niente?!? Si può sapere-" Il dito di Jennie sulle mie labbra non mi fece terminare la frase.

Solo in quel momento notai che la distanza tra noi era estremamente ridotta rispetto al solito...