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"Che cos'è?" Domandò Jennie, avvicinandosi a me. Taehyung posò gli occhi su di noi, mentre lei mi toglieva il messaggio di Bob dalle mani.

"Sei riuscita a ricattarlo? Sei fantastica amore!"
"Non l'ho ricattato, l'ho solo convinto" risposi.
"È già una gran cosa, l'hai allenata bene, vedo" Si intromise Taehyung.

Sorrisi per ringraziarlo, dopodiché aspettammo l'ora di pranzo per parlare con Bob. Quando entrò nella stanza non era solo, Irene nel suo massimo splendore si trovava di fianco a lui.

"Ragazze care, non mi aspettavo di trovarvi qui! Insomma, sapevo che qualcuno cercava di spiare mio padre, ma non ho mai immaginato foste voi!" Fece una risata divertita.

Per tutto questo tempo...Irene era contro di noi, e abbiamo abboccato all'amo come pesci.
"Aspettate, questi sono vostri" ci lanciò tutte le telecamere e i microfoni che avevamo nascosto.

"Oh, Taehyung oppa, sei qui anche tu! Che bello vedervi tutti insieme!"
Perché Bob l'ha portata qui se è dalla nostra parte?
"Pensavo di potermi fidare di voi, ragazze...Ma a quanto pare non è stato così" continuò lei.

Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, ma essere colta sul fatto mi fece stare male.
Anche se le eravamo vicine per la missione, tra di noi c'era una certa complicità...

Ma adesso anche lei poteva smettere di fingere, a quanto pare non era al 100% buona.
"Bob, andiamocene!" Ordinò.
In quel momento guardai Bob, ci faceva l'occhiolino, ma non capivo...forse aveva in mente qualcosa.

Restammo in cella a marcire con la nostra solitudine, man mano che i giorni passavano il cibo diminuiva sempre di più, così come la nostra speranza. Persino Bob non si faceva più vedere.

Anche l'uomo basso di cui avevo così tanta paura era sparito, mi sembrava di essere in esilio. Almenno ho con me le persone a cui tengo di più...

Tre giorni dopo

Ci svegliamo a causa di un rumore fortissimo, Jennie, al mio fianco, mi stringe a sé ancora con più decisione.
Cosa è appena successo?

Ci alziamo tutti e tre di scatto, per poi vedere un enorme crepa nella parete, e quel rumore che continuava a spaccare i timpani. Il muro iniziò a sgretolarsi, fino a quando intravidi due figure aldilà della parete.

Sgranai gli occhi, non ci potevo credere, Irene e Bob, due trapani in mano, che ci stavano liberando. Quando finalmente il muro che ci separava si spaccò, la nostra amica venne da noi sorridente.

"Allora, sono o non sono una brava attrice?"
Jennie rise, "Sei la migliore!" L'abbracciò.
In quel momento feci una smorfia di non so cosa, ma cercai di non farla notare.
"Ma...Come mai hai dovuto fingere?"

"Sai, Lisa, volevo solo farvi uno scherzo!" Mi rispose.
"Vi avevo detto che volevo indagare su mio padre!"

A quel punto Bob si intromise dicendo: "Sbrigatevi, tenete queste e andiamo via!" Ci porse delle pistole e iniziammo a correre, Taehyung ci seguì.
Per i corridoi trovammo parecchie guardie, ma bastava una manovra per farle accasciare a terra.

"Siamo liberi!" Urlò il nostro amico di gioia, una volta usciti dalla struttura.
"Cavoli, tutta questa luce fa male agli occhi!" Disse Bob. Poverino, sicuramente gli era mancato il mondo esterno quanto a noi.

"Dove ci troviamo?" Domandai.
Irene mi rispose prontamente che quello era il laboratorio super segreto di suo padre, era in mezzo al nulla e lontano da qualsiasi minaccia.
Per tornare a casa ci vogliono ore di viaggio...

"Come scappiamo? Sicuramente ci seguiranno"
"Tranquilla, amica, ci ho già pensato io!" Detto questo Irene emise un fischio, e una macchina nera si avvicinò a noi, era la stessa che ci aveva prelevate al centro commerciale.

Io e Jennie ci sedemmo vicine.
"Che ne dici di ricominciare da capo, amore?" Le domandai.
"Volentieri, io mi chiamo Jennie Kim, e tu?"


𝐌𝐲 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐬𝐩𝐲~𝐉𝐄𝐍𝐋𝐈𝐒𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora