Incontro

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2)Ero stanco della solita routine. Avevo bisogno di qualcosa di diverso, e così, quello stesso giorno chiamai la mia comitiva di amici e li invitai tutti a prendere qualcosa in qualche bar (ubriacarsi come i cani).
Mi preparai bene per quella sera, e nonostante la stanchezza avevo una bella cera. Preferivo usare vestiti semplici, senza papion o cravatte, anche perché per una sera di quel genere, non sarebbe stata d'aiuto l'eleganza. Mi infilai un paio di pantaloni neri come la maglietta decorata con una di quelle stampe scadenti che costano un occhio della testa. Non credevo che la scritta RISE in una maglietta costasse 15€, ma l'idea mi attirava e nonostante il prezzo della stampa, avevo avuto ma maglietta che desideravo. Il clima estivo donava afa anche alla sera, e si moriva dal caldo. Fatte le 22:00 ero già in macchina a sparare cazzate Con i miei amici.
Ricordo un momento particolare in cui :
"Mà, Mà, Marco!" Venni chiamato molto delicatamente dal mio amico - pagliaccio della comitiva.
"Che vuoi?" Risposi antipaticamente senza sapere il motivo logico della mia risposta sgarbata.
"Ora ci divertiamo" disse lui guardandomi felice.
"Figa ovunque" aggiunse sgranando gli occhi. Era l'unico della mia comitiva che non conosceva la mia omosessualità, e credo sarebbe stato anche l'ultimo a saperne l'esistenza. Lo guardai convinto come lui annuendo.
Arrivati al bar facendo baldoria come al solito, ci sedemmo nel solito tavolo. Il bar che avevo scelto era il solito, quello dove andavano sempre e dove conservavo ricordi fantastici.
Lo stile un pò gotico rendeva il locale Più intrigante. Le sedie come i tavoli in legno, come il parquet e il tetto, e anche tutte le decorazioni (credevo che non sarebbe mai resistito ad un'alluvione).
Cominciammo ad ordinare qualche (piccolo) cocktail. Adoravo il Bloody Mary anche perché mi ricordava il film. Adoravo i film horror. Mentre il pagliaccio del gruppo guardava ragazze e si girava intorno facendo finta che quel luogo fosse un paradiso, io e gli altri 3 amici parlavamo di quanto la nostra comitiva fosse piccola (in effetti).
Eravamo ancora tutti sobri e decisi di alzarmi dalla sedia di legno un pò scricchiolante per dirigermi al bancone ad ordinare qualcosa. Il Bar era poco affollato fortunatamente.
Arrivai al bancone e poggiai i gomiti in quel pezzo lungo fatto di legno meno scricchiolante delle sedie. Mi guardai intorno aspettando la Con il seno prosperoso che piaceva tanto a Marino (pagliaccio della comitiva) che mi guardava malizioso.
Mentre la barista preparava le bevande per gli altri clienti io aspettavo. Poi ci fù quell'attimo che mi cambiò sia la giornata che la vita.
Accanto a me un ragazzo poggiò i suoi gomiti vicino ai miei. Era alto e magro, anche più di me. Le scarpe nere ao contrario delle mie non facevano rumore strisciandole nel parquet di legno. Indossava dei pantaloni senape più scuri, tendenti al colore della sabbia bagnata, Indossava una maglietta nera semplice e una giacca dello stesso colore. Faceva un odore familiare, ma non riuscivo a collegare l'odore della sua pelle ad un altro. Poi arrivò quel momento. Lui si girò verso di me sorridendomi. Sgranai Gli occhi. Riconoscevo i suoi, marroni nocciola. Erano gli stessi occhi in cui Sprofondavo anni fa. Erano coperti da un lungo ciuffo portato in basso (emo Style). Ricordavo quelle labbra che anni fà volevo baciare a tutti i costi. Continuava a guardarmi, ero sicuro era lui.
"L-Luca!" Urlai subito saltandogli addosso correndo il rischio che non mi avrebbe riconosciuto.
Lui mi abbrcciò. In quel momento ricordavo quel odore. Ci staccammo da quell'abbraccio fantastico come quelli di una volta. Lui era il mio migliore amico 4 anni fa e sarebbe stato anche il mio futuro fidanzato se non fosse partito per lavoro. Non potevo credere che lui fosse lì. Ero così felice.

Mi alzo dal letto, è sera ma non so precisamente che ore sono.
Il sole non è ancora del tutto calato le nuvole sono rosee.
Mi avvicino al telefono che sta in cucina, in un piccolo mobiletto di fianco alla porta della e appoggio le spalle al muro, poi mi decido e chiamo.

-Ci vediamo alle 22:00 ok? Sotto casa mia

Riaggancio subito e mi dirigo subito in camera mia. Apro l'armadio di tutta fretta, anche se ho un sacco di tempo a disposizione, e esco un pantalone nero e una maglia dello stesso colore.
Li poggio sul letto e si, sono perfetti.
Dopo aver indossato i vestiti, mi dirigo in bagno e come sempre mi piazzo davanti allo specchio.
La mia espressione si fa seria e resto a fissarmi per un po'. Le mie pupille diventano sempre più grandi e sembra che un buco nero stia risucchiando il mare. Faccio un respiro profondo e distolgo lo sguardo dal mio riflesso.
Si fanno le 22:00 e sono già in auto con loro.
Loro sono i miei migliori amici, la migliore comitiva che io abbia mai sognato di avere.
Raggiungiamo il bar, il nostro solito bar.

Vecchi "Amici" (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora