11 giorni alla partenza.
-----------------------------------------Eravamo seduti nel mio letto e Continuavamo a ridere.
Eravamo così felici. L'idea di partire insieme mi elettrizzava, anzi ci elettrizzava.
"Luca ma, io dove dormirò"
Gli domandai con un attimo di esitazione.
Lui mi guardò dolcemente e rispose facendomi arrossire."Non credi che un imprenditore semi ricco di Londra abbia una casa abbastanza grande da ospitare anche te?'
"Ma.."
Lui sorrise mentre ero ancora rosso.
Lo abbracciai e lui ricambiò stringendo ancora più forte. Mi sentivo così al sicuro tra le sue braccia.Ci staccammo da quell'abbraccio che avrei voluto durasse all'infinito.
"Io vado a casa"
Disse lui.
"Sono stanco e voglio riposare. A domani"
Aggiunse vedendo la mia faccia leggermente dispiaciuta.Si avvicinò per salutarmi. Eravamo vicinissimi, i nostri nasi si sfioravano e le nostre labbra attendevano di toccarsi.
La mia insicurezza e la mia paura non fermarono le mie labbra che poggiarono sulle.
Non fece nessuna faccia sorpresa. Lui se lo aspettava, e forse non vedeva l'ora.
Gli feci un cenno con la mano mentre usciva dal mio appartamento.
Sorrisi.
Mi diressi davanti allo specchio. Mi osservavo e pensavo -lui ha baciato me-
Poi pensai. Avevo preso una decisione importante e ancora i miei amici più stretti non ne erano a conoscenza.
Presi il cellulare sopra il tavolo e digitai il numero dei miei amici per organizzare una serata in un bar per parlargli della situazione.
Invitai anche Luca, che accettò volentieri l'invito, dicendomi che sarebbe arrivato tardi all'appuntamento.
Mi preparai indossando una semplice maglietta e un paio di pantaloni.
Si fecero le 21:00 e Paolo e Daniele erano sotto casa mia.
Salì nell'auto e li salutai felicemente.
Raggiunsimo subito io locale."Rob?"
Domandai.
"A scopare"
Risposero loro scocciati.
Tutti e tre vivevano nello stesso appartamento, e sfortunatamente muri di quella casa erano molto sottili.
"Ah"
Risposi ridendo.
Ci sedemmo nel solito tavolo ordinando delle birre. Sapevano che avrei dovuto dirgli qualcosa e non vedevano l'ora. Erano curiosi, anche troppo.
I capelli neri di Daniele. Li adoravo. Li teneva di lato, mentre la piccola ciocca blu elettrico spiccava tra le altre nere.
Era un tipo molto pimpante e creativo. Mi piaceva come persona, e lo consideravo il mio amico più stretto.
Guardavo paolo, e i suoi occhi verdi smeraldo. Aveva un sorriso stupendo ed era un ottimo amico. Loro erano la mia seconda famiglia.
Mentre Ridevamo per una squallida battuta di Daniele, una ragazza si avvicinò al nostro tavolo.
Aveva I capelli biondi che le acvarezzavano le spalle. I suoi occhi castani, li conoscevo. Erano quelli che una volta mi pregavano di stare con lei.
Indossava un vestitino corto di colore rosso fiammante. Era una bella ragazza, ma io sono Gay e non volevo rifiutarla dichiarandomi omosessuale.
Osservò la nostra comitiva con lo sguardo arrogante che la caratterizzava.
Si sedette vicino a me. Un pò troppo vicino.
I miei due amici notarono il mio sguardo infastidito e il mio tono freddo.
Michelle si chiamava.
"Cosa vuoi"
Le domandò schietto Daniele. Sapeva quando era il momento di scherzare o di essere serio.
"Marco devo dirti una cosa usciamo un attimo"
Disse lei antipatica come sempre. Esitai un attimo. Pensai -se la assecondo, forse se me andrà- così uscì dal bar lasciando i due amici sconvolti.
Mi portò all'entrata del locale e si avvicinò al mio orecchio.
Aprì gli occhi di botto. Aveva poggiato le sue labbra su le mie. Michelle mi stava baciando.
Non sapevo che fare, che dire.
Mi resi conto dello sbaglio che feci non spintonandola, quando dietro di lei si presentò qualcuno.
Riconoscevo i capelli che coprivano un pò l'occhio sinistro. Riconoscevo i suoi occhi che mi guardavano con disprezzo, Riconoscevo il suo odore. Riconobbi Luca dietro di lei.
Mi guardò con aria di angoscia e disprezzo. Spintonai Michelle mentre lui stava tornando in macchina.
Cercai di raggiungerlo inutilmente. Lei mi teneva dalla manica, ed erano vani i miei sforzi per liberarmi.
Lei mi teneva, e lui se ne andò.
Il mondo mi cadde addosso. Mi girai verso Michelle guardandola malissimo.
"Sono Gay! "
Le urlai.
Mi guardò.
La sua aria dispiaciuta non mi faceva stare meglio.
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Vecchi "Amici" (In Revisione)
Novela Juvenil"Non bisogna che tutto sia complesso. A volte le cose più belle si nascondono nella semplicità di un gesto, o di un fiore" L'amore vince su tutto. Distanza, tempo e nostalgia sono niente se affrontati insieme. È quando Marco perde la speranza che il...