London Eye. "A tutto il mondo"

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MARCO POV.

Un inebriante odore di caffè mi riempiva le narici, mentre mi stringevo ancora più a me stesso cercando di abituarmi alla temperatura fredda di quella città.

Aprii lentamente gli occhi lasciando che la luce che entrava da quella grande finestra mi accecasse.

Mi stropicciai un pò gli occhi prima di aprirli di nuovo e abituarmi alla luce del mattino

Mi sentivo strano, non sembrava vero ciò che stava accadendo.
Non riuscivo a realizzare che dal quel momento, sarei stato felice.

"Io? Sul letto del mio ragazzo Luca, a Londra, mezzo nudo?"

Pensai. Ed era una strana felicità che mi istigava a sorridere, ed era ciò che stavo facendo mentre pensavo.
Pensavo a me, e al mio futuro, con il ragazzo dei miei sogni, che preparava il caffè di sotto. Pensavo a Londra, e a come avrei dovuto abituarmi ad una nuova vita.

Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo. Mi alzai dal letto uscendo dalla camera. Scesi scale piano scrutando con attenzione ogni soprammobile presente nel salotto.

Entrai nella cucina, osservando quel ragazzo alto che mi dava le spalle. L'odore del caffè era sempre più forte e si confondeva con un altro odore, un misto di shampoo alla camomilla e di acqua di colonia. Era incredibile come l'odore della sua persona si fondesse a quello del caffè sprigionando un profumo presente non solo tra quelle quattro pareti azzurrine della cucina.

Mi avvicinai a lui, posando le mie mani sulle sue spalle.
Si girò sorridendomi dolcemente, stampandomi un veloce bacio sulle labbra.

Dopo aver versato il caffè ancora caldo nelle tazzine, ci sedemmo attorno al tavolo.

Lo guardai, e lui guardava me. Quella strana sensazione era ancora presente, quasi più forte di prima, e mi costringeva a pensare allo strano effetto che mi dava averlo davanti, seduto nello stesso tavolo, a bere del caffè. Era strano, speravo però, che tutto ciò sarebbe potuto diventare normale, anzi essenziale.

Mi chiedevo cosa potesse pensarne lui, per lui era normale?
Lo osservavo osservarmi, ed era anche piacevole oltre che strano avere il suo sguardo sul mio.

Il fresco di Londra mi accarezzava le gambe nude. La maglietta bianca che indossavo mi riparava minimamente dall'aria fredda, mentre Luca sembrava totalmente abituato, anche lui Indossava solo una maglietta che gli copriva i boxer blu.
Ricordo il colore perché passai quasi tutta la notte a fissarlo cercando di prendere sonno.

Si schiarì la voce attirando la mia attenzione che un attimo prima dedicavo alle mie paranoie sul colore dei boxer del mio ragazzo.
Era stupendo poter definire Luca il mio ragazzo.

Lo guardai curioso e sorrise un pò imbarazzato. In quel momento capii che anche lui si sentiva un pò a disagio, ed ero felice di non essere il solo.

"Hai dormito bene?"

Disse piano con tono impacciato.
poggiando i gomiti sul tavolo e posando la testa tra le sue mani.

Io Annuii continuando a guardarlo negli occhi.
I suoi soliti, splendidi occhi nocciola splendevano grazie alla luce riflessa nelle sue grandi Iridi.

I raggi del sole entravano da una grande porta vetrata che portava ad un giardino esterno. Lo vedevo dall'interno, il prato era verde, e anch'esso come gli occhi di Luca splendeva alla luce solare.

Avevo ancora il suo sguardo puntato addosso, esitante ma premuroso.
Sapeva che mi sentivo imbarazzato, e anche lui si trovava nella stessa situazione. Gli feci notare comunque che ero molto a disagio.

Vecchi "Amici" (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora