10 giorni alla partenza
---------------------------------------Quello stesso pomeriggio, immersi dal penetrante odore della vernice, e da baci lenti, decidemmo di uscire a fare una passeggiata.
Avremmo dovuto spiegare meglio la situazione a Paolo e Daniele, e in fondo mancavano solo pochi giorni alla partenza e dovevo cominciare a preparare la valigia.
Mi vestì di tutta fretta osservato costantemente da Luca, il suo sguardo mi imbarazzava ma in fondo ci trovavo un pò piacere nell'essere osservato.
Uscimmo dal mio appartamento un pò meno scadente e ci incamminammo verso una meta non precisa.
"So io dove andare"
Disse fermandosi di botto. Si spostò un pò il ciuffo che gli copriva l'occhio.
"Dove?"
Domandai io curioso fermandomi accanto a lui.
"Seguimi"
Disse cominciando a correre. Lo inseguì.
Avevo il fiatone, e lo aveva anche lui.
"Siamo arrivati"
Disse prendendo un bel respiro profondo.
Una fila di grandi blocchi di cemento si presentava davanti a noi.
"Sono i blocchi che servono per contenere la forza delle onde giusto?"
Domandai col fare da ignorante. Lui annuì salendo su uno di quei cosi.
Lo seguì un pò scocciato, non sapevo ancora cosa volesse fare.
Cominciò a saltare su altri blocchi, nonostante cercassi di imledirglielo.
Si sedette in un blocco un pò più lontano da me. Lo raggiunsi.
Mi sedetti vicino a lui togliendomi la camicia e restando con solo la canotta.
"Si è squarciata mentre cercavo di scavalcare"
Dissi dispiaciuto porgendogli la camicia.
"Mettila nella tua borsa"
Aggiunsi.
Ficcò la mia camicia dentro la sua borsa e si poggiò ad essa stendendosi.
"È comoda adesso"
Disse indicando la borsa che stava usando come cuscino.
Osservavo il mare, colpito dai raggi solari che rendevano luminosa quell'acqua limpida che mi si presentava davanti.
La brezza ci scompigliava i capelli.
Mi girai verso Luca. Aveva gli occhi chiusi, forse dormiva.
Mi avvicinai a lui toccandogli le costole.
Soffriva il solletico.Mi sorrise tenendo gli occhi chiusi.
Aveva un sorriso stupendo."Dammi un bacio"
Disse.
"No"
Risposi io.
Avevo intenzione di fare lo stronzo, anche se quel bacio lo desideravo anche più di quanto potesse desiderarlo lui.A volte mi piaceva fare lo stronzo, lo trovavo piacevole.
Si mise seduto e mi guardò.
"Dai"
Disse dispiaciuto.
Io sorrisi girandomi dall'altra parte osservando il mare.
Volevo vedere quanto mi desiderava, anche se lo sapevo già.
Appoggiò il suo viso sulla mia spalla.
"Daii"
Aggiunse dopo ridendo. Sapeva che lo stavo mettendo alla prova, e anche lui stava al gioco.
Rimase fermo per qualche attimo, poi si stese de nuovo poggiando la testa sulla sua borsa.
"Basta ci rinuncio"
Aggiunse chiudendo nuovamente gli occhi impendomi di vederne il contenuto.
Guardavo il mare, sentivo la brezza, sentivo quel tipico odore.
Mi girai verso Luca. Mi guardava con gli occhi socchiusi.
Avvicinai la mia mano alle sue costole. Soffriva il solletico.
Sobbalzò guardandomi male, ma stava anche ridendo.
Si sedette di nuovo accanto a me. Io tacevo osservando il mare e i raggi che lo illuminavano.
"Daiii"
Disse ancora appoggiando il mento sul mio braccio.
Lo guardai con il sorrisetto da stronzo.
"Basta non mi importa"
Disse alzandosi di botto. Mi guardò per un istante, l'istante dopo eravamo attaccati.
Le sue labbra poggiavano sulle mie ancora una volta. Ed era ancora una volta stupendo.
Ed ero felice, perché lo aspettavo. Io quel gesto lo aspettavo con tutta l'anima, perché volevo vedere se il suo desiderio di avermi fosse perfino più forte della mia volontà.
Ed era meraviglioso, riuscivo a sentire il calore delle sue labbra, di lui.
Riuscivo sentire il suo respiro un pò affannato, riuscivo a sentire il mio cuore battere.
E sentivo di amarlo ancora dopo 4 anni, e sentivo che lui amava me.
Ci staccammo.
"Finalmente"
Dissi.
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Vecchi "Amici" (In Revisione)
Genç Kurgu"Non bisogna che tutto sia complesso. A volte le cose più belle si nascondono nella semplicità di un gesto, o di un fiore" L'amore vince su tutto. Distanza, tempo e nostalgia sono niente se affrontati insieme. È quando Marco perde la speranza che il...