3 giorni alla partenza
-------------------------------------LUCA POV.
Finalmente, mancavano solo 3 giorni alla partenza.
Osservavo Marco che correva per il suo appartamento in cerca della sua maglietta preferita, e Sorridevo nel guardarlo.
Sembrava un ragazzino disperato.
Chiusi la valigia e la guardai vittorioso.
Esatto, La consideravo come una vittoria. Poter portare Marco con me, era una vittoria averlo accanto ogni giorno, era una vittoria perfino amarlo anche se in quello ho sempre vinto.
Lo vidi spuntare dal corridoio, e si fermò all'uscio della porta alzando la mano con cui teneva la sua maglietta.
Sorrise e io insieme a lui.
Mi avvicinai poggiando una mano dietro la dua schiena, facendo combaciare I nostri bacini.
Lui arrossì mentre io lo guardavo dolcemente.
Avvicinai il mio viso al suo ma non lo baciai. Lui aspettava, qualcosa che sicuramente sarebbe arrivato, ma non volevo essere troppo monotono e ripetitivo.
Così lo scansai un pò girandomi dall'altro lato per prendere i suoi vestiti che non aveva ancora messo in valigia.
Lui restò a bocca aperta, mentre io ridevo di nascosto.
Adoravo quando faceva il bambino, forse lo era, ma era il mio.
Si avvicinò minacciosamente, potevo sentirlo dai passi pesanti.
Mi prese le spalle girandomi violentemente verso di lui.
Mi guardò un attimo mordendosi il labbro inferiore, per poi baciarmi dolcemente.
Sentivo il sapore delle sue labbra calde e morbide, ed ero sorpreso, ogni volta che mi baciava.
Pensavo ad una volta, le sue labbra sembravano irraggiungibili, mentre in quel momento, e in tutti gli altri, le sue labbra erano appiccicate alle mie.
Ed era strano, che tutto ciò che desideravo era lì, racchiuso in un forte bacio.
Sentivo tremare le gambe, e mentre il suo respiro si fondeva al mio, sentivo di amarlo, e non era la prima volta.
Era un bacio semplice, come quelli che piacciono a me.
Amo la semplicità, di un bacio, di un fiore, di una parola.
Anche io ero un ragazzo semplice. Sorrisi semplici, vestiti semplici, ragionamenti semplici. Vivevo di semplicità, e nonostante il mio lavoro fosse abbastanza complicato, riuscivo a renderlo semplice, per amarlo.Amavo Marco, era semplicemente complicato. Lui non era semplice, ma riusciva a farsi amare. Ciò che provavo era semplicemente amore.
Ci staccammo da quel semplice bacio, e lo guardai negli occhi.
Erano il mio punto debole, erano stupendi.
E in quel momento, trasmettevano vitalità. Sentivo di amare la sua vitalità.Ero pronto ad amarla, per sempre.
MARCO POV.
I suoi occhi nocciola, avrei passato l'eternità a guardarli, senza mai stancarmi.
Sorrisi e lui ricambiò il sorriso.Era sconvolgente, riusciva sempre a stravolgermi, sembrava un vizio.
Mi stravolse la sua partenza, la sua distanza, il suo ritorno, e la nostra partenza.Eravamo pronti a continuare ciò che avevamo lasciato in sospeso 4 anni prima.
Eravamo pronti ad amarci, pronti ad odiarci.
Misi tutti i vestiti in valigia e sorrisi ancora. Ero pronto in tutti i sensi.

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Vecchi "Amici" (In Revisione)
Ficção Adolescente"Non bisogna che tutto sia complesso. A volte le cose più belle si nascondono nella semplicità di un gesto, o di un fiore" L'amore vince su tutto. Distanza, tempo e nostalgia sono niente se affrontati insieme. È quando Marco perde la speranza che il...