"Come state?"
"Bene, grazie."
"Mi fa piacere."
"Tornerai qui?"Mi chiese Hyun già impaziente per il nostro prossimo incontro. A dire il vero ci eravamo affezionati molto l'uno all'altra.
Ma tra tutte le cose che poteva dire proprio quella? Dio.
"Tornerò sicuramente, però prima fatemi passare per casa."
"Va bene."Hyunjin rise.
"Gre, abbiamo le prove, ti chiamiamo appena possiamo."
Mi disse Jisung.
"Va bene, ragazzi. Ci sentiamo."
"Ciaoo!"Dissero tutti assieme.
"Sei pronta a tornare in Italia?"
Mi chiese mio cugino l'ultimo giorno in Giappone, che non era a conoscenza di nulla.
"Io non torno."
"E dove vai?"
"Sono riuscita a farmi il permesso per tornare in Corea. Vado lì."
"Non ti manca casa?"
"Per niente. Non mi piace lì, non lo vedo neanche come casa quel posto, poi niente amici e compagnie varie. È un'autodistruzione scegliere di rimanere lì."
"Capisco."Poi facemmo un ultimo giro e ci salutammo.
"Ci vediamo!"
Dissi.
"Ciao, principessa!"
Mi disse lui.
Poi chiamai Jisung.
"JI!"
"Dimmi."
"Sto per partire, preparati."
"OK."
"Qualsiasi cosa scrivimi."
"Va bene, ci vediamo."
"A dopo."Salii sull'aereo, da sola.
Sembrava un'eternità il tempo passato il quella struttura di acciaio senza compagnia, ma ne valeva la pena.
"Jisung."
Lo chiamai di nuovo.
"Sto uscendo dall'aereoporto. Manca solo un'ora, prendo il taxi e arrivo."
"Sono pronto."Speravo che fosse pronto.
"Metti un timer, sono un'ora e sei minuti precisi, poi esci e mi vieni a prendere sotto la JYP."
"Va bene. I ragazzi non ci sono."
"Meglio."Sembra un piano segreto per ammazzare qualcuno.
L'ora e i sei minuti passarono, Jisung era sotto il palazzo. Tutto era andato perfettamente come volevamo.
"Corriamo, torneranno tra mezz'ora."
Corremmo, allora, per tutto il quartiere e arrivammo a casa giusto qualche minuto prima che bussassero gli altri.
Io stavo facendo finta di nulla, mentre parlavo con Jisung, gli altri varcavano la soglia della porta.
"Gre..."
Disse Hyunjin.
"Sì, tesoro?"
Corse ad abbracciarmi.
"Non l'ho fatto."
"Non fa nulla."Gli accarezzai i capelli come a lui piaceva, mentre stavamo abbracciati.
"Comunque... Sei mancata a tutti."
"Che carini."Abbracciai anche Felix e Binnie.
Poi tutti gli altri.
Chan si limitò a schivarmi e ad andare in un'altra stanza tenendo gli occhi su di me, mi guardava male."Ci sei mancata."
Dissero.
"Anche voi mi siete mancati."
HYUNJIN
"Rimani qui?"
Le chiesi.
"Può essere."
Ero felicissimo.
"Devi darmi una mano con quella cosa."
"È successo qualcosa?"
"Ha baciato una tipa."Le sussurrai.
"Tu glielo dici lo stesso quello che provi."
"No."
"Sì."
"Come faccio?"
"Esprimiti come meglio sai fare. Vi mettete in una stanza da soli e gli dici tipo che è una cosa complicata, parli piano e ci arrivi senza fare troppi giri di parole."
"Potrebbe funzionare."
"Funzionerà."Poi venne chiamata da Felix.
GRETA
Felix mi chiamò mentre ero impegnata a parlare con Hyunjin.
"Lo vedi quel ragazzo sullo sgabello?"
Disse indicando Hyunjin.
"Ti piace?"
Provai a indovinare.
"Sì..."
"È STUPENDO! DEVI DIRGLI TUTTO!"
"Non lo farò."
"Perché?"
"Mi ha visto baciare una tipa al parco e non ha inteso che volevo solo staccarmela di dosso."
"Non ti preoccupare."
"Mi preoccupo eccome."
"Prova a dirglielo."
"Non ora, mi rifiuterebbe pensando che sia uno scherzo e voglio prenderlo in giro con quella tipa."
"Come vuoi, però fallo."
"Lo farò."E mi allontanai verso il corridoio per vedere dove mi sarei dovuta accampare, ma Bangchan mi venne addosso.
"Potresti chiedere scusa."
"No, non lo faccio."Disse.
"Problemi se non ti chiedo nulla?"
"Sì."Il ragazzo mi prese e mi portò nella sua camera, la più lontana dalla cucina, così nessuno ci avrebbe sentito.
Mi lanciò sul letto."Non provare più a parlarmi."
"Io ti parlo e basta."
"No, tu chiudi quella stracazzo di bocca ed eviti di fare commenti."
"Va bene."Dissi facendo la vocina.
"Che bastarda."
Sussurrò Chris mentre usciva dalla stanza.
Parlando con Binnie poco dopo, uscì fuori che avrei dovuto dormire proprio con lui.
No, vi prego.
CHRIS
Quanto odio quella ragazza. Pensare che da oggi dormiremo assieme. Non la sopporto.
Quella sera a cena ce l'avevo davanti, non alzavo mai la testa per non guardarla, mi faceva innervosire solo questo.
La mattina dopo non era da nessuna parte. Né nel mio letto, né in qualsiasi altra stanza. Aveva semplicemente lasciato un bigliettino con scritto "Torno stasera, oggi sono impegnata", e poi la data di oggi.
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Back to Korea (Christopher Bang, Bangchan)
Fanfic"Benvenuti in Corea, in questo momento sono quasi le 9:00 in Italia e quasi le 16:00 qui, a Seoul. Atterreremo a minuti." "Sei pronta a tornare a casa?" "Io non torno." Però tornò, non in Italia, ma in Corea.