"Oh, grazie mille. Sarò un bravo zio."
"Sempre se faranno l'amore."Riprese Seungmin.
"Adesso preparatevi che tra poco è ora di pranzo. Vi faccio portare in un bel posto."
Il bel posto era lo stesso dove mi portò mio cugino con la stessa scusa. Quello dei fiori.
"È bello veramente."
"Hai dei bei gusti."Disse Jisung seguito da Binnie.
"Da quando e quanto fate tanta comunella voi due? Quando vi è partito lo shock?"
"Da un po'."Il nostro tavolo, come sempre, era isolato per non permettere a nessuno di vederci e di urlare i nostri nomi.
"Tra poco è il compleanno di qualcuno, o sbaglio?"
"Non sbagli."Disse la squad di settembre in coro.
"Prima il mio."
"Poi il mio il giorno dopo."
"E il mio è il ventidue."
"Grazie per i promemoria. Se non sbaglio il quattordici è proprio questo martedì."
"Non ti sbagli."Disse solo il festeggiato del quattordici.
"Ma come vi siete conosciuti voi?"
Risero.
"Chan e Binnie si conoscono da sempre. Io, il tuo caro Minho, gli sono sbattuto addosso e hanno cominciato a parlarmi e così è continuata."
"Io conoscevo Minho, quando automaticamente si formò il gruppo."Disse Seungmin.
"Woojin, che non so se conosci, conosceva Felix, me e Jeongin. Era anche un grande amico di Chan, quindi portando i loro gruppi ad incontrarsi si formò un'accozzaglia di persone stupide."
"Stai parlando anche di te, Hyun."
"Quando mi hai conosciuta il gruppo era composto da me, Chan, Minho, Seungmin e Jisung, che avete dimenticato al cesso."
"Poi, come ti spiegavo, ci siamo conosciuti dopo."
"Bella storia."
"Loro invece già sanno come ti ho incontrata."
"Che onore."Arrivò poi la cameriera che ci fece ordinare. Successivamente, a portare i piatti furono molto veloci, tanto che non riuscivamo a stare al passo con i piatti che arrivavano.
"Aiuto, sto esplodendo."
"No, ho bisogno di te, Felix."Fece Hyunjin.
"Tornando a stamattina... Quand'è che farete l'amore?"
Chiese sempre rivolto alla coppia del secolo.
"Seungmin devi smetterla."
"Lo dici solo perché non l'hai mai fatto, poi lo chiederai sempre a Chan. I figli sono come i tatuaggi. Ne fai uno e poi non riesci più a smettere. Poi i figli sono belli, perché non averne tanti?"
"Seungmin ho appena cominciato il percorso per raggiungere il mio sogno è tu già pensi ai miei figli. Sia chiaro, anche io ne voglio tanti..."
"Per fare l'amore."Lo ignorai.
"Però non credo che riuscirei a reggere tutto ora, né tantomeno in due anni. Aspetto che mi scada il contratto e poi decido."
"Ricordati sempre che il tuo fidanzato ha l'età di tuo nonno quindi non puoi fare troppo tardi."
"Mi scusi, boss. Seguirò i suoi ordini."Risposi scherzando.
"Però è serio. Se tu facessi un figlio a trent'anni io già ne avrei trentacinque."
"Merda, fa così strano."
"Lo so, sono vecchio, ho quasi venticinque anni e tu ora ne hai fatti quanti? Venti?"
"Ma sai quanto me ne interessa di quanti anni di differenza abbiamo? Proprio nulla."Sorrise e mi diede un bacio.
Tornammo a casa e giocammo a carte tutto il pomeriggio, per poi decidere di passare a casa della madre di Chan, almeno solo io e lui, per fare un saluto.
CHRIS
Ci preparammo già per la sera. Optai per una camicia nera e dei pantaloni neri. Mi riempii di gioielli dorati e di profumo. Ci avevo preso gusto a vestirmi bene per uscire.
"Amore, andiamo?"
"Arrivo."Lei era stupenda. Aveva una camicia bianca e un pantalone fucsia a palazzo. Mi dava anche un po' fastidio che si vestisse così. Poi solita collana oro e il profumo che mi faceva impazzire.
"Buonasera ragazzi."
"Ciao mamma."
"Buonasera signora."
"Allora? Come prosegue la vita?"
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Back to Korea (Christopher Bang, Bangchan)
Hayran Kurgu"Benvenuti in Corea, in questo momento sono quasi le 9:00 in Italia e quasi le 16:00 qui, a Seoul. Atterreremo a minuti." "Sei pronta a tornare a casa?" "Io non torno." Però tornò, non in Italia, ma in Corea.