Per tutto il tempo, a scuola, Alex non disse nemmeno una parola.
Era arrabbiata e triste allo stesso tempo.
Se ne stava da una parte, senza ascoltare quello che le dicevano gli altri e quello che spiegavano i prof.
Non disse nulla ai suoi amici, ai suoi compagni... NIENTE a nessuno.
Appena suonó la campanella, corse fuori da scuola e si precipitó a nascondersi in un vicolo, per scappare da Dani e da tutti gli altri.
Si mise a sedere, prese le cuffiette, le attaccó al suo iPod e mise a musica a tutto volume.
Si chiuse nel suo mondo, per un tempo che sembró non finire mai.
Si rilassó e riuscì a distrarsi per qualche ora.
Dopo aver ascoltato tutte le sue playlist si tolse le cuffie, con un debole strattone, e incominció a piangere.
La rabbia era sparita per un attimo, e aveva preso il sopravvento la tristezza.
Le lacrime rigarono il suo viso, e non riparava ad asciugarsele.
Quando il sole inizió a calare, andó a casa di Dani.
Incominciava a fare freddo, e sapeva che non poteva restare fuori.
Singhiozzando, si avvió verso quella maledetta casa, dove avrebbe rivisto Dani.
"Quante domande mi farà?" pensó.
Se la prese con comodo, e dopo un ora si ritrovó davanti alla casa dei suoi genitori, poi andò dietro nel giardino e si avvió a quella che doveva essere sua e di Dani.
Prese le chiavi, e con estrema lentezza aprí la porta.
Appena entró, vide Dani distesa sul divano, a leggere un libro.
Tolse per un attimo gli occhi dal libro, e i loro sguardi si incrociarono.
Chiuse il libro e lo appoggió sul tavolino.
Alex era immobile sulla soglia, come impietrita alla sua vista.
Si alzó e si avvicinó a lei, incrociando le braccia e guardando per terra.
Si fermó a quasi 4 metri di distanza.
Alex incominció a sudare freddo.
Pensava soltanto a cosa le avrebbe detto e a cosa avrebbe dovuto rispondere.
Alla fine Dani prese fiato per parlare.
<< Ehi >> disse << Hai mangiato qualcosa? >>
Rimase stupita dal tono calmo e caldo della sua voce.
Per quasi un secondo si rilassó.
<< N-no... >> migoló.
Dani andó in cucina, e tiró fuori una scatola di uova dal frigorifero.
Alex intanto chiuse la porta e appoggió lo zaino accanto al divano.
Andó in cucina, lentamente, guardando per terra per non incrociare il suo sguardo.
Prese una padella e incominció a preparare due uova strapazzate.
Le mise in un piatto e lo porse ad Alex.
Senza dire niente, si avventó su quel piatto.
Non mangiava da ore.
Non aveva pranzato, nè fatto merenda.
Dani si mise a sedere davanti a lei, e la guardó mangiare, fino all'ultimo boccone.
Quando finí, prese il piatto e lo spostó alla sua sinistra.
Rimasero in silenzio.
La tensione si poteva prendere con un coltello e spalmarla sul pane.
Dani la guardava, mentre Alex, che non riusciva a tenere lo sguardo, guardava il tavolo.
<< Dove preferisci dormire? >> chiese Dani.
Alex riuscì a guardarla negli occhi.
Erano rilassati, ma intravide qualche lacrima che, peró, riuscí a trattenere.
Era sincera, tranquilla...
<< Dormo nel letto >> rispose.
<< Okay, io dormiró sul divano >>
Si alzó e andó a preparare il letto al piano di sopra per lei.
Poi prese una coperta e un cuscino per sè.
Dani si distese sul divano e si mise la coperta, mentre Alex andó verso le scale per andare in camera.
Dopo aver salito il 3° gradino si fermó.
<< Buona notte >> mormoró girandosi verso di lei.
Dani sorrise, tra sè e sè.
<< Buona notte >>
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Can you be my nightingale?
Teen FictionFF-Lesbica Drammatica: ☆☆☆ Personaggi: Alex & Dani Alex è una ragazza di 15 anni, lesbica, ma ancora non sa di esserlo. Dani è una ragazza di 16 anni, gay dichiarata, appena trasferita nella stessa città di Alex, che fin da subito è attratta da le...