Capitolo 2

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Alex si butta sul letto, e a ruota Dani.

La bacia selvaggiamente.

Si tolgono i jeans e la maglietta, frettolosamente, e continuano a rotolarsi nel letto.

Dani si toglie il reggiseno, davanti agli occhi di Alex.

Sente la sua intimità che muore dalla voglia di prenderla.

Il suo seno è cosí rotondo...

Alex si butta sul suo petto formoso, e Dani lascia scappare un piccolo mugolio.

Lei prende le distanze da Alex, ancora vogliosa.

Si accuccia su di lei, e lentamente la sua mano scivola sul suo reggiseno, poi sui suoi addominali, e infine nelle sue mutande.

Alex muore dalla voglia.

<< D-Dani... >> balbettà.

<< Oh... sí amore...? >>

Dani sta per...

Alex aprí gli occhi.

<< M-ma c-che... >> mugoló mezza addormentata.

Non sapeva distinguere se quello era stato un incubo o un sogno.

Si alzó, fece colazione, si vestí e uscí.

Per un piccolo tratto, camminó da sola.

Ad un tratto, sentí delle mani calde, appoggiate sulle sue spalle.

Si giró di scatto, e si trovó faccia a faccia con Dani.

<< Ehi >>disse Dani.

<< Ehi >> rispose Alex, prendendo le distanze.

Camminarono l'una accanto all'altra e andarono a scuola.

<< Io non so quanti anni hai... >> fece notare Alex.

<< Oh, beh, io ho 16 anni... te? >>

<< 15 >> rispose.

Dani sorrise.

<< Quindi sei piú piccola di me! Io pensavo che avessimo la stessa età! >> esclamó.

<< Già... anch'io >> disse Alex.

Verso le 7:30 arrivarono davanti a scuola, e si misero a sedere sul muretto.

Alex prese dal suo zaino una sigaretta, e se la accese.

Dani la guardó schifata.

<< Fumi?! >>

Alex fece uscire il fumo dalla sua bocca, e sorrise.

<< Noo! Questa non è una sigaretta! >>

<< Ma dai, non scherzare! >> disse Dani dandole una spinta sulla spalla.

Alex si mise a ridere.

<< Fa male fumare... smetti... >>

Si tolse la sigaretta dalla bocca, e la guardó.

<< In effetti, è da un po' che dico che devo smettere di fumare... >>

<< Bene, quindi ora la dai a me >>

Alex porse la sigaretta a Dani, che se la mise in bocca e aspiró.

<< Ma che cazz... >> disse Alex sconvolta << E poi dici a me?! Tu volevi solo scroccarmi la cicca! >>

Dani si mise a ridere.

<< Vabbè, significa che questa sarà l'ultima sigaretta per tutte e due... promesso >> disse Dani, passandole la sigaretta.

Mentre Alex aspiró, Dani la guardó.

<< Ehi, devi promettere anche te! Dobbiamo promettercelo! >>

Alex si tolse la sigaretta dalla bocca.

<< Okay. Prometto che questa sarà l'ultima sigaretta che fumeró >>

Dani aveva uno sguardo fiero.

Dopo aver finito la sigaretta, si separarono e entrarono in classe.

Durante le lezioni, Alex non smise di pensare a Dani e a quel sogno...

Tornó con i piedi per terra grazie al suono della campanella della ricreazione.

Si alzó, prese lo zaino e corse fuori dall'aula.

Andó a prendere un libro nel suo armadietto, per poi andare nell'aula 103.

Mentre cercava il libro, le arrivó un messaggio sul cellulare.

<< Sconosciuto:

Ehii! Mi sono fatta dare il tuo numero, questo è il mio

                                

                                           - Dani  >>

Prima Alex si domandó chi gliel'avesse dato, e che forse lo avrebbe ucciso, poi lasció perdere.

Chiuse l'armadietto, e si avvió verso la sua aula.

Da dietro l'angolo sbucó Dani.

<< Ehi... ti è arrivato il messaggio? >> chiese Dani.

<< Sí, sí... tranquilla. Mi sono salvata il tuo numero >> rispose.

Dani sorrise.

<< Bene >> disse << Ti va dopo scuola di fare i compiti insieme? Posso aiutarti, sai?! >>

Alex sorrise, e non ci pensó due volte.

<< Certamente! >>

<< Bene... domani andiamo a casa tua dopo scuola >> affermó sorridendo Dani.

Alex annuí, e ricambió il sorriso.

Ogni volta che la vedeva sorridere, le si attorcigliava lo stomaco.

Tutti i suoi pensieri furono interrotti dalla campanella, e tuttirientrarono in classe.

<< Ciao, Dani! >> esclamó.

<< A domani, Alex! >>

Quando entró in classe, si mise nel banco in fondo, nell'angolo.

Mise l'astuccio e un foglio sul banco, poi ci si appoggió con la testa.

Era gelato, freddissimo.

Prese una penna e incominció a cazzeggiare sul foglio, mentre il professore spiegava.

A un certo punto le venne spontaneo di scrivere una "D", poi accanto una "A", poi una "N" e infine una "I".

Alzó la testa dal banco, e fissó quel nome...

"Dovró mettere apposto casa se domani viene Dani..." pensó.

Passó la lezione di fisica a progettare cosa avrebbe fatto il giorno seguente.

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