-capitolo 36-

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Il giorno arrivò e Kiseki si svegliò di soprassalto. Guardò l'orologio e vide di essere in ritardo.
*DANNAZIONE* pensò.
Si preparò velocemente e scese dalla madre.
" Buongiorno Kiseki, sei in ritardo" disse Rin dando al figlio una colazione veloce e ponendogli lo zainetto.
" Grazie mamma, sei fantastica come sempre" disse dandole un bacio sulla guancia.
" Ciao Kushina! Ciao Papà!" Disse uscendo velocemente di casa.
* Appena in tempo* pensò quando vide che non erano ancora entrati i Sensei.
Poco dopo arrivarono anche i Sensei e iniziarono a dire i Team. Nominarono un bel po' di persone, ma il turno di Kiseki non giunse.
* Ma...Quanto ci vuole!* Si chiese irritato da tutta quella suspance.
" Uzumaki Kiseki, Yamanaka Mia e Nara Shatoshi" disse Konohamaru.
" Voi farete parte del Team 3" disse sorridendo.
" Ma fratellone, perché non Team 7?" Chiese Kiseki, beccandosi poi un pugno in testa da Mia.
" Ma ti sembra il modo di chiamare il nostro Sensei!?" Disse Mia, alquanto alterata.
Mia era una ragazza abbastanza manesca, ma tutto sommato carina.
Aveva dei lunghi capelli biondi e dei splendidi occhi blu scuro. Lei e Kiseki erano sempre in competizione. Mia era la ragazza migliore della scuola e Kiseki il ragazzo migliore della scuola. Entrambi avevano grandi ambizioni per il futuro e diciamo che per via di questo avevano numerosi battibecchi.
" Inoltre io non voglio stare il squadra con questo pappamolle" disse lei poi, guardando Kiseki.
" PAPPAMOLLE A CHI?!" chiese Kiseki infuriato.
" Io voglio diventare AMBU, e per esserlo non devo essere ostacolata!" Disse Mia con nonchalance.
" E io voglio diventare Hokage!" Disse Kiseki di rimando.
" HAHAHAHAH, TU, HOKAGE?!? Continua a sognare!" Gli disse Mia, con una punta di arroganza.
" Solo perché tuo padre lo è, non vuol dire che tu ci riesca" disse poi seriamente.
" Ragazzi, se non volete stare insieme in questo Team, potete andare a dare questa petizione all'Hokage" disse Konohamaru mostrando la pergamena.
" Questa la prendo io" disse Kiseki.
" No, io" disse Mia, sfilandogliela di mano.
Kiseki la guardò con uno sguardo di fuoco e Mia gli fece la linguaccia.
" Hks, che scocciatura.... devo proprio?" Chiese Shatoshi abbastanza irritato.
" SÌ" dissero contemporaneamente i due.
" Okok, calma" disse alzando le mani in segno di resa, per poi seguire gli altri due.
" Dobbiamo vedere dove si trova mio padre" disse l'uzumaki guardando Mia.
" Non lo sai figlio di papà?" Chiese lei alzando un sopracciglio.
Kiseki si fermò e le andò uno sguardo di fuoco, uno di quelli che immobilizzò Mia. Aveva esagerato e ora lo sapeva.
" 1) non sono un figlio di papà.
2) non ti permettere di chiamarmi tale
3) mio padre non parla di lavoro a casa"
" Ok, ok, calma Dobe" disse Mia alzando, come aveva fatto precedentemente Shatoshi, le mani in segno di resa.
" Dobe?" Chiese lui stranito.
" Certo! Sei una BAKA....quindi..."
" Ok, calma ragazzi, andiamo a fare sta roba e basta" disse Shatoshi guardando i due. Era stanco e non aveva voglia di discussioni inutili.
" Andiamo nel suo ufficio, ci sarà sicuramente la programmazione" disse Kiseki, andando verso l'ufficio.
I tre arrivarono e, mettendo Shatoshi di guardia, inziarono a cercare tra i vari documenti.
" Eccolo, si trova al campo 34" disse Mia, mostrando il programma.
" Sbrighiamoci" disse Kiseki, spazientito da quella ragazza irritante.
Il Team 3 andò al campo, peccato che la guardia di turno era Mirai, la figlia di Asuma e Kurenai.
" Ohh, oggi non vi va proprio bene... mia cugina Kurenai non ha pietà" disse Konohamaru, ridendo divertito.
" Non tutto è perduto" disse Kiseki, analizzando bene Mirai. Inziarono a combattere e Kiseki poté notare quanto i colpi fossero veloci e precisi. Il problema? Sottovalutava  i ragazzi.
" SHATOSHI, ORA!" disse Kiseki facendo immobilizzare Mirai con la tecnica dell'ombra.
" Pff, che mi tocca fare." Commentò il Nara.
Peccato che Mirai aveva calcolato tutto. Si spostò in tempo ed evitò di venir paralizzata.  Kiseki sogghignò, Mirai aveva analizzato tutto,  tutto tranne un clone dell'Uzumaki.
" Mia, ora!" Disse il clone di  Kiseki, immobilizzando Mirai una seconda volta.
" siete dei pivelli" disse Mirai irritata s spazientita.
" Oh no..." Disse il biondo, facendo scomparire il clone e facendo segno a Mia di lanciare la cartabomba.
Il ponte si frantumò e Mirai, sbalordita,  cadde nel vuoto, appesa poi al ponte per delle corde lanciatosi da Konohamaru.
" LIBERATEMI, ORA!" disse sbraitando ai ragazzi.
" Non prima di aver consegnato questa all'Hokage." Disse Mia.
La ragazza  durante il tragitto iniziò a riflettere. Avevano fatto uno splendido lavoro di squadra e dopotutto non era male quel Team.
Arrivarono da Naruto, che li guardò stranito.
" Che succede?" Chiese.
" Papà- volevo dire, signor Hokage" disse Kiseki imbarazzato.
Naruto sorride, apprezzava che il figlio si sforzasse di non chiamarlo papà durante il suo lavoro di Hokage.
" Vorremmo cambiare Team" disse Mia.
" E perché?" Chiese l'Uzumaki guardando i tre.
" Perché...." Nemmeno Mia sapeva rispondere. Ora era confusa, e molto.
" Come pensavo...sapete, nessun team finora era riuscito a portarmi questa petizione" disse Naruto.
" Inoltre avete fatto un'ottimo lavoro di squadra per sconfiggere Mirai" aggiunse Konohamaru, raggiungendo i quattro.
" Esatto..." Disse Shatoshi guardando i compagni.
" Io sinceramente vorrei lasciare il Team così com'è" continuò poi.
" Forse voi due non ve ne accorgete, ma insieme con un po' di pratica potremmo fare grandi cose."
Dopo un momento di silenzio Kiseki parlò.
" Shatoshi ha ragione ..." Disse porgendo la mano alla bionda.
" Pace?" Chiese sorridendole.
Lei arrosì e diede la mano in segno di resa.
" Pace" disse poi distogliendo lo sguardo.
" Ah, un'ultima richiesta Hokage-sama" disse Mia.
" Dimmi pure" disse Naruto, incitando la ragazza a continuare.
" Vorrei che il nostro Team fosse il nuovo Team 7" disse poi guardando Kiseki.
L'uzumaki le sorrise immediatamente e Naruto sorrise a sua volta.
" Che sia, voi sarete il nuovo Team 7" disse guardando i tre.
" QUESTA È LA RINASCITA DEL NUOVO TEAM 7!" disse Kiseki, alzando il pugno al cielo.
Mentre i tre ragazzi si allontanavano, l'Hokage non poté non sorridere. Era fiero del figlio ed era certo che sarebbe diventato un grande shinobi.
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" Sono a casa!" Disse Kiseki.
" Oni-chan!" Disse Kushina saltandogli al collo, come ogni giorno.

( Kushina UwU) " Oi oi, piano" disse il ragazzo preoccupato di non fare cadere la sorellina

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( Kushina UwU)
" Oi oi, piano" disse il ragazzo preoccupato di non fare cadere la sorellina.
" Ara-ara, che succede qui?" Chiese Rin, guardando i ragazzi.
" Mamma! Faccio parte del Team 7!" Disse Kiseki facendo un ampio sorriso.
" Bravo Kiseki" disse Rin scompigliandogli i capelli e sorridendogli di rimando.
" Oggi ho preparato il la cena Oni-chan!" Disse Kushina sorridendo.
" Oh.. allora sono certo che sarà deliziosa!" Disse abbassandosi all'altezza della sorellina e baciandole la fronte.
Rin sorrise, i suoi figli avevano ciò che lei aveva sempre sperato che avessero: erano dei bravi ragazzi, con un'anima pura e sempre sorridenti.
" Oi,oi, sono a casa" disse Naruto entrando in casa. Ci furono chiacchere e risate, ogni cosa andava per il meglio, ma era questione di tempo...tempo che stava per scadere...

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