Kiseki stava andando all'accademia come ogni giorno. Prima aveva salutato la madre, il padre e aveva rassicurato la sorellina. Nel tragitto si ricordò quando quest'ultima aveva risvegliato lo sharingan. Lo aveva risvegliato talmente precocemente che perfino Rin, sua madre, ne rimase stupita. Lui non aveva ancora risvegliato lo sharingan, ma era fiduciose che sarebbe successo a breve. Era considerato un vero genio e, a detta di suo nonno Kakashi, lo aveva ereditato dal nonno paterno. Aveva una notevole manualità, se non eccellente, con gli shuriken e amava usare piccoli jutsu. Kakashi aveva già iniziato ad allenarlo, anche se precocemente, e avevano intuito che aveva il chakra del fuoco, come la madre. Gli dispiaceva non aver preso l'elemento del padre, ma non si può ottenere tutto nella vita, no?
Riusciva a fare un rasengan, anche se debole, ma suo padre ne era comunque fiero.(Kiseki nel tempo)
Era una giornata normale, o quasi. Aveva superato il primo esame per essere Genin e secondo alcuni aveva grandi potenzialità.
Ora doveva svolgere la seconda prova e non vedeva l'ora. La sua ambizione era avere un team come quello di cui avevano fatto parte lo zio e il padre.
---------------
La prova era semplice, o almeno era quello che sembrava. Dovevano filare dei campanelli dalla tasca di Kakashi.
" Dovrete superare anche degli ostacoli" aggiunse poi il sesto, guardando soprattutto Kiseki. Il ragazzo fece un piccolo ghigno. Aveva intuito il tranello nascosto sotto quei campanellini, così decise di reggere il gioco del nonno.
Si nascose e raggruppò tutti i ragazzi dell'accademia.
" È una prova a trabocchetto. Noi siamo deboli contro di lui....ma insieme...." Disse cercando di convincere la maggior parte a fare un lavoro di squadra.
" Ha ragione. Il sesto è molto potente e noi, dei semplici quasi-genin, non saremo mai in grado di superarlo." Concordò Uraku, un ragazzo del suo stesso anno.
" Però...così è sospetto" disse Fumiko, mettendosi una mano sotto il mento.
Kiseki ghignò, aveva un piano.
" Facciamo così..." Disse abbassando la voce e spiegando il piano al gruppo.
Alla fine tutti ghignarono e se ne andarono. Il piano era appena stato messo in azione.
----------------
Kakashi se ne stava seduto su un albero a leggere il suo amato libro, il paradiso della pomiciata. Sentì una presenza dietro di lui e si girò di scatto, evitando degli shuriken. Kiseki uscì allo scoperto, sorprendendo Kakashi. Iniziarono a combattere, ma Kakashi non si stava impegnando del tutto. Con un colpo mise K.O il ragazzo e lo immobilizzò.
* Proprio come pensavo* si disse l'uzumaki.
" Ah ragazzo, hai ancora tanto da imparare" disse il sesto, iniziando a riprendere il libro.
" Liberami" disse Kiseki facendo finta di dimenarsi.
" Dimostrami la tua determinazione, rompiti un braccio" disse di rimando Kakashi.
" Cosa?" Chiese perplesso Kiseki.
" Rompiti. Un. Braccio. Se hai tutta questa voglia di diventare un ninja fallo." scandì bene Kakashi.
Kiseki sapeva che era troppo, ma non ci pensò due volte, doveva, anzi, voleva diventare Genin.
Si dimeno e con un colpo riuscì a liberarsi, rompendosi il braccio.
Kakashi rimase sconvolto dall'azione del ragazzo.
" ORA" disse Kiseki, facendo uscire tutti che avevano attivato un tecnica di sigillo.
L'Hatake venne immobilizzato e Kiseki si avvicinò a lui per prendere i campanellini.
" Usarti come diversivo per preparare un attacco, notevole..." Disse Kakashi visibilmente stupito dalla genialità del piano. Stava per prendere i campanellini, quando Kakashi attivò il fulmine viola, fulminando tutti. Nonostante ciò i ragazzi resistettero e Kiseki, per i propri compagni, prese i campanellini con tutta la forza che aveva in corpo.
" Avete superato la prova" disse Kakashi sorridendo.
" Questa consisteva nel lavorare in gruppo e voi l'avete fatto!" Disse complimentandosi.
" ALLORA PERCHÉ HAI USATO IL FULMINE VIOLA?!" chiese Kiseki spazientito, guardando il braccio penzolante.
"E PERCHÉ MI SONO DOVUTO ROMPERE UN BRACCIO?!" Aggiunse poi sconsolato.
" Heheh, mi sono fatto prendere la mano...." Disse l'Hatake grattandosi la nuca imbarazzato.
Dopo ciò fece apparire a tutti i coprifronte e Kiseki sorrise fiero, fiero di essere diventato un ninja.
Andò all'ospedale dove gli misero il gesso.
" Dovrai tenerlo per un mesetto" disse Sakura guardando il nipote.
" Nessun problema!" Disse facendo un sorriso smagliante, uno che le ricordò quello di Naruto.
" Ma come te lo sei rotto?!" Chiese stupita.
" Kakashi-san mi ha detto che per liberarmi dovevo rompermi un braccio, così senza pensarci due volte l'ho fatto, facendo sì che il piano funzionasse." Disse facendo spallucce.
Sakura rimase stupita. Ricordava bene quando Naruto si era infilzato un Kunai nella mano senza esitazione. Sorrise al nipote scompigliandogli i capelli biondi leggermente. Lo congedò e il ragazzo tornò a casa.
----------------
" Sono a casa!" Disse Kiseki varcando la soglia della porta.
" Oni-chan!" Disse Kushina andando dal fratellone.
" Cosa hai fatto al braccio?" Chiese perplessa vendendo la fasciatura.
" Ciao tesoro" disse Rin comparendo davanti ai ragazzi.
Notò la fasciatura e guardò il figlio come per dire " mi vuoi dire cos'è successo?".
Kiseki fece per rispondere, ma la porta si aprì nuovamente.
"Otasan!" Disse Kushina saltando al collo del padre.
" Kushina!" Disse prendendola in braccio e lasciandole un bacio sulla fronte.
" Amore, ben tornato" disse Rin baciando il marito.
Naruto le sorrise e le rubò un secondo bacio.
Poi il biondo posò la sua attenzione sul figlio. Gli sorrise e fece per dargli il pugno, quando poi notò la fasciatura.
" Cosa-" fece per chiedere, ma venne fermato da Rin.
" Ce lo dirà a tavola. Su, è pronto! Lavatevi le mani e venite a tavola" disse prendendo la piccola di casa e ridacchiando.
Naruto e Kiseki ghignarono e andarono a lavarsi le mani. Una volta a tavola notarono che Rin aveva preparato il Ramen.
" Se potessi ti sposerei una seconda volta" disse Naruto sedendosi al suo posto e mangiando con gli occhi il ramen.
" Su su, mangiate. Ditemi, è buono?" Chiese curiosa.
" È squisito mamma" disse Kushina guastando la cena.
" Ha ragione mamma" disse poi Kiseki.
" Fuuu, meno male!" Disse Rin gustando anche lei il piatto.
Iniziarono a parlare del più e del meno e Kiseki dovette raccontare di come si fosse rotto il braccio.
" Kakashi-san mi ha detto di dimostrare la mia determinazione, mi ha detto che per liberarmi dovevo rompermi il braccio, così l'ho fatto" disse facendo spallucce.
" Io Kakashi lo uccido" disse Rin mentre Naruto scompigliava i capelli del figlio.
" Mi ricordi me in quella missione! Dannazione, mi conficcai un Kunai nella mano pur di non fermare la missione" disse l'uzumaki ricordando le vecchie missioni.
Si festeggiò per la promozione a Genin di Kiseki e poi ognuno si ritirò nella propria camera. Il giorno seguente si sarebbero scelti i Team e Kiseki non riusciva a dormire per l'eccitazione.
STAI LEGGENDO
Una storia mal raccontata
Paranormal[ completata] Naruto x reader Tutti sanno la storia del clan Uchiha, massacacrato da Itachi Uchiha, che lasciò solamente il fratellino Sasuke Uchiha in vita. Tutti sappiano come si svolse la 4 guerra Ninja e di come si sia conclusa. Ma se tutto ciò...