-capitolo 3-

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Poco prima dell'alba Rin si svegliò. Con gli occhi ancora socchiusi cercò di alzarsi, ma qualcosa la teneva saldamente per la vita. Rin tentò nuovamente di liberarsi, ma quel qualcuno l'attrasse di più a sé, facendo scontrare la faccia di Rin con il petto di Naruto. Appena se ne accorse la ragazza divenne rossa come un peperone.
* Dannazione, ora come faccio a liberarmi senza svegliarlo, sarebbe davvero imbarazzante!*
La castana sollevò il volto e guardò i lineamenti di Naruto. Per avere 17 anni i suoi lineamenti erano ben marcati, per non parlare dei muscoli che aveva. A quel pensiero Rin si vergognò di sé stessa, cosa andava a pensare?!
" Naruto..." Sussurò.
Il biondo fece dei strani versi e allegerì la presa. Rin colse quell'occasione per liberarsi. Una volta alzata andò dalla parte di Naruto e iniziò a svegliarlo dolcemente.
" Naruto io vado a fare il caffè, nel frattempo inizia a prepararti"
Naruto fece dei versi di approvazione e Rin andò verso la cucina. Era ancora buia la stanza, quindi accese le luci. Nel mentre che passava si soffermò allo specchio. Era imbarazzante per lei portare la maglia larga di Naruto, ma dopotutto le piaceva. Preparò il caffè alla moka e dei tost. Mise sul tavolo marmellata, cioccolato e  tutto ciò che serviva per una colazione leggera ma allo stesso tempo sostanziosa. Naruto uscì dalla doccia e si vestì rapidamente. Appena entrò in cucina sentì un profumino.
" Hmm...che buon profumo!"
Rin si sedette al tavolo seguita dal ragazzo.
" Grazie, però meglio se mangiamo, fra meno di un'ora dobbiamo partire"
Mangiarono e Naruto si offrì di lavare i piatti così che Rin potesse andare a farsi una doccia. Rin accettò e in meno di 10 minuti erano pronti per partire. Lasciarono il villaggio alle spalle ed entrarono in territorio nemico.
" Hmm, era da tanto che non uscivo dal villaggio, chissà come sta Gaara"
" Gaara?"
" Il Kazekage"
" È un tuo amico?"
" Hm, io sono la forza portante di Kurama, il novecode, mentre lui dell'ottacoda."
" E com'è vivere con Kurama?"
Naruto rimase sorpreso del fatto che la ragazza avesse chiesto come fosse vivere con Kurama anziché con un demone.
" Beh, all'inizio era difficile. Tutti mi evitavano e...rimanevo da solo"
Naruto si rattristì a ricordare la sua infanzia. Rin si sentì mortificata per averlo reso triste, si sentiva proprio una stupida.
" I-io..mi dispiace"
" Tranquilla, non potevi saperlo! Comunque quando poi io e Kurama siamo diventati amici è stata fantastica la nostra convivenza!"
" Ne sono felice..."
I due continuaro a chiaccherare fin quando non giunse l'ora di pranzo. Si fermarono lungo un limpido ruscello, vicino al quale vi era una grande quercia. Faceva caldo e Rin decise di togliersi la giacca che aveva indosso, lasciando solamente l'abito prestatovi da Naruto. Adora quel completo. Naruto fece lo stesso e si misero sotto l'ombra di quella spendida quercia. Naruto diede a Rin un panino e la ragazza iniziò a mangiarlo di gusto. Una volta finito il pranzo si concessero un'ora di riposo. Con quel caldo sarebbe stata una pessima idea viaggiare nell'ora più calda.  Rin andò vicino al ruscello e ci mise i piedi dentro.
" Ahh, che goduria, ci voleva proprio"
Iniziò a rilassarsi. Per evitare una insolazione si mise un po' di acqua  suoi capelli. Dopo un po' le venne un'idea geniale. Prese un bicchiere facendo attenzione che Naruto non si svegliasse. Lo immerse nell'acqua e velocemente rovesciò il contenuto addosso al biondo, che si stava riposando beatamente.
" RIN! QUESTA ME LA PAGHI"
La castana iniziò a correre per salvarsi la vita. Il biondo la inseguiva, ma doveva ammettere che era molto più veloce di lui. Rin fece un passo falso e per poco non cadde nel ruscello, ma per sua fortuna Naruto l'afferrò appena in tempo. I due si guardarono e sentirono nuovamente quella strana sensazione. I loro volti si avvicinarono sempre di più, ma aimé quel tanto ambito bacio non avvenne per colpa di un piccolo uccellino. Questi risvegliò sia Rin che Naruto dalla piccola "pazzia" che stavano per compiere. Decisero di riprendere il viaggio, anche se il silenzio che vi si era creato era abbastanza imbarazzante. A fine giornata giunsero da Gaara, che li ringraziò e pagò loro la camera d'albergo, sì, camera. Tutte le stanze erano già state prenotate, tranne una. Inutile dire che i nostri due protagonisti quando sentirono che dovevano condividere una camera furono alquanto imbarazzati. Gaara offrì loro anche la cena, e i due ne aproffitarono per bere un po' di vino. A Rin piaceva il vino, la prima volta che lo aveva assaggiato era appena scappata. Ora vi chiederete come diamine era riuscita a bere del vino mentre scappava. Beh, per sbaglio si era nascosta in una cantina piena di vini pregiati. Fuori faceva freddo e aveva terminato l'acqua. Ne bevve un bicchiere  e notò quanto fosse dolce. Ritornando però ai due ragazzi, diciamo che entrambi alzarono un po' il gomito. Andarono nella loro camera barcollando e ringraziando Gaara della splendida serata.
" Vado a farmi una doccia"
" Ahh, penso di aver bevuto troppo!"
Naruto entrò in bagno e Rin preparò i vestiti che avrebbe indossato per la notte. Quando Naruto uscì a Rin si ruppe un capillare del Naso. Aveva solamente un asciugamano che gli copriva la vita, per il resto era tutto in bella mostra. Con quella poca lucidità Rin prese un po' di sicurezza.
" Ehm, Naruto?"
" Hm..?"
" Eh..."
Ok, non era vero. Il cervello di Rin era in palle. Probabilmente è l'acool in circolo che diede coraggio ai due ragazzi. Naruto si avvicinò alla castana e fece combaciare i due corpi. Si osservarono negli occhi per un tempo indefinito, poi finalmente giunse quel tanto atteso bacio. Le loro dolci labbra si incontrarono, combaciavano perfettamente. Naruto pensò che le loro labbra fossero state scolpite in tal modo da combaciare perfettamente. Le mani di Naruto si posarono sui fianchi di Rin, mentre le mani di quell'ultima si attorcigliarono intorno al collo del ragazzo. Si staccarono da quel meraviglioso bacio per la mancanza di aria.
" È stato..."
" Meraviglioso..."
Il biondo posò la fronte su quella della ragazza.
" Mi dispiace, è sbagliato"
" È tremendamente sbagliato"
" Neanche ci conosciamo bene"
" Solo da due giorni"
" Ma non riesco a starti lontanto, sei come una calamita"
A quell'affermazione Rin alzò di scatto lo sguardo, guardando Naruto.
" Non so come tu abbia fatto, ma sento che mi piaci"
" Mi piaci anche tu, ma è sbagliato!"
" Impariamo a conoscerci"
Rin ripensò ad Hinata, quella dolce ragazza che probabilmente era innamorata da molto tempo di Naruto. Si sentii egoista. Chi era lei per rubare la felicità ad una dolce ragazza? Naruto meritava di meglio! Lei era un disastro!
Decise di dare una possibilità alla loro amicizia, sperando che  nel tempo  non sarebbe diventata qualcosa di più. Non sopportava l'idea di ferire una persona come Hinata. Anche se l'aveva conosciuta poco o niente, si vedeva che quella ragazza avrebbe dato la vita per lui. Fece un respiro profondo e poi rispose.
" Va bene"
Naruto le fece il sorriso più bello che abbia mai visto. Si sciolse completamente e per poco non divenne  egoista. Preparati per la notte, dopo tante chiacchiere, si misero a dormire come a casa di Naruto, ma verso la tarda notte questi attrasse Rin a sé, e la ragazza si godette incoscemente quel calore che le trasmetteva sicurezza e protezione. Quello era un piccolo passo verso qualcosa di molto più grande. Ma tutto avviene col tempo.

Una storia mal raccontataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora