- capitolo 22 -

422 33 5
                                    

Kushina e Mikoto la portarono nella sua camera di ospedale.
" Ma che...?" Chiese perplessa.
" Hai il diritto di vedere..." Disse Kushina.

Nella stanza vi era Naruto, che era seduto su una sedia vicino al letto di Rin. Aveva un'espressione esausta e i suoi occhi erano lucidi.

" Questa scena risale ad una settimana dopo il tuo ricovero." disse a voce bassa la donna dai lunghi capelli rossi.

Le scene iniziarono a cambiare, ma tutte rappresentavano Naruto vicino a Rin, giorno dopo giorno.

" E' stato con me....per tutto questo tempo?" chiese Rin mentre altre lacrime calde bagnavano il suo viso.

"Sempre" disse Kushina facendo intravedere delle lacrime.

" Non ti ha mai lasciata " aggiunse  Mikoto  in tono dolce.

" nè di giorno, nè tantomeno la notte..." aggiunse nuovamente Kushina con una punta di tristezza.  Lei aveva osservato per anni il figlio e vederlo in quello stato le faceva male al cuore.

" Ma non era l'unico" le disse poi Mikoto facendole un lieve sorriso.

Nella stanza si vide apparire Sasuke.

" Naruto, vai, ci penso io a lei" gli aveva detto il moro.

Il biondo annuì e dopo averle lasciato un lieve bacio sulla fronte si avviò verso l'uscita della camera. Nella scena si vide Sasuke prendersi cura della sorella minore, come faceva di consueto.

" Anche lui...." mormorò la castana ancora più scioccata.

" E non solo" le disse Kushina avvicinandosi.

La scena cambiò nuovamente e si potè vedere Kakashi intendo a sedersi vicino a Rin. Avvicinò la sua mano per metterle un capello fuori posto dietro l'orecchio. Era una scena che esprimeva molto....

" Kakashi-sama....." mormorò nuovamnete Rin.

Le faceva male, faceva male vedere le persone che amava soffrire così tanto per colpa sua...

" E' ora di riportarti al presente..." disse tristemente Mikoto.

" In che senso al presente? Cosa sta succendendo?!" chiese la giovane Uchiha spaventata.

Mikoto e  Kushina non risposero, ma la proiettarono al presente.  Istintivamente Kushina guardò  il figlio. Aveva ragione, si stava disperando e stava soffrendo, e molto. Le dipisaceva sapere che la sensazione provata in precedenza era reale, nessuna madre vorrebbe vedere il proprio figlio soffrire in quello stato. Rin osservò tutti: Kakashi era appoggiato al muro e stava piangendo, Sasuke uguale. La cosa che la preoccupava era Naruto che mentre urlava e si disperava continuava a farle il massaggio cardiaco. L'Uchiha si fermò un secondo ad osservare meglio la scena.

" FORZA RIN, FORZA" continuava ad urlare Naruto mentre tentava di rianimarla

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

" FORZA RIN, FORZA" continuava ad urlare Naruto mentre tentava di rianimarla.
" Naruto..."  disse Sakura in tono lieve mentre si avvicinava al biondo, che non la smetteva di farle il massaggio cardiaco.
" PERCHÉ TI SEI FERMATA?! CONTINUA!" gridò il biondo.
" Naruto...." Disse Rin fra le lacrime. Guardò il suo corpo, era realmente diventata un cadavere? Notò che il biondo non la smetteva, stata cercando di salvata a tutti i costi.
" Naruto...ci ha lasciati..." Disse Sakura piano, quasi in modo impercettibile.
Naruto non si fermò. Nella stanza si sentiva solamente il suono del corpo di Rin mentre  le veniva continuato a farle il massaggio cardiaco.
Rin si avvicinò alla figura di  lui. Continuava a piangere.
" Non mi piace quando piangi" disse rivolta a Naruto, nonostante sapesse che non l'avrebbe mai sentita, voleva dirlo, dire tutto ciò che si sentiva di dire.
" Le lacrime stonano con il tuo sorriso, la cosa più bella che io abbia mai visto..."  Continuò cercando di non scoppiare a piangere. Le due madri guardarono i rispettivi figli. Soffrivano così tanto...se solo....
" IO HO BISOGNO DI TE, NON PUOI LASCIARMI ORA! " gridò Naruto, spezzando quel silenzio creatosi e  disperandosi ancora di più.
Rin guardò Kakashi e Sasuke, che erano alle spalle del biondo. Anche quei due stavano piangendo, difatti tutti in quella stanza stavano piangendo.  Rin si avvicinò a Naruto ancora di più.
" Anche tu mi manchi amore mio, ma ora devo andare. Sai ....avevi ragione, tua madre è veramente bella, hai preso molto da lei..." Disse facendo un sorriso sforzato.

" Prenditi cura di Sasuke, Kakashi-sama e Sakura. Creati una nuova vita senza la mia presenza e vivi per me, è l'unica cosa che ti chiedo" disse disperata mentre si allontanava da tutti loro, non voleva andarsene, ma era obbligata dal quel fato tanto crudele nei suoi confronti.

Una volta tornati in paradiso, Rin si accasciò al terreno e iniziò a sfogarsi

" NON VOGLIO" disse cominciando  a singhiozzare sempre più forte.

" VI PREGO, DITEMI COME TORNARE INDIETRO" disse fra le lacrime mentre Itachi si precipitava a consolare la sorella.

Tutti la guardarono, ma d'un tratto lo sfondo  intorno a lei divenne nero come la pece, esattamente come nell'oblio creatosi nel coma.

" Un modo ci sarebbe...." disse all'improvviso una voce.

" CHI SEI?" urlò di rimando la ragazza.

La figura iniziò a mostrarsi, fino a essere visibile a Rin. Quando capì chi era la presenza per poco non perse tutta la voce che le era rimasta.

" Principessa..." mormorò piano.

" Mia cara Rin,  sono qui per  ringraziarti. Tu sei riuscita nell'impresa che io stessa non fui in grado di terminare. Hai ucciso Ares e te ne sono immensamente  grata,ma oltre a ciò hai spezzato la maledizione lanciatasi sulla mia anima e quella del mio amato." le disse la principessa sorridendole.

" A quale prezzo però..." pensò ad alta voce la castana.

Una volta accorta di aver detto il proprio pensiero a voce alta, la ragazza si mortificò e si inchinò per chiedere perdono alla dea presente davanti. Di risposta la principessa iniziò a ridere, confondendo ancora di più Rin.

" Scusami..è che mi ricordi molto me da giovane..." confidò la donna dai lunghi capelli biondi. 

Notando l'espressione triste di Rin, le fece un sorriso lieve, conosceva perfettamente quello sguardo, lo stesso di quel giorno.

" Vorresti tornare da lui, non è vero?"

" sì...." disse la ragazza confidando il proprio pensiero.

" Se lo vuoi realmente, ce la farai" le disse la donna avvicinandosi.

Le mise una mano sul cuore che poi iniziò a brillare mentre la sua figura iniziava a scomparire.

" Segui il tuo cuore e focalizzati su ciò che vuoi" disse poco prima di scomparire in una nube dorata.

Tutto tornò normale. Lei ritornò dai suoi cari, ma sentì qualcosa di strano, più precisamente un calore strano all'altezza del petto.

" Rin...?" disse Fugaku scioccato.

Tutti la fissarono stupefatti.

" Perchè mi guardate in quel modo?" chiese Rin alquanto confusa. Era appena morta, aveva incontrato la principessa che si era reincarnata nella sua persona e ora tutte le persone che l'avevano  accolta in paradiso la guardavano scioccati.

" Il tuo corpo..." le mormorò Minato.

Rin osservò la sua mano, che piano piano stava svanendo.  Istintivamente sorrise, il suo cuore aveva scelto la vita. Prima di sparire definitavemente abbracciò i suoi cari e non li disse addio, ma a un "a più tardi". In quel momento una cosa era certa: la sua vita non era finita lì.

Una storia mal raccontataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora