Rossella

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Lei, avvolta nel suo elegante cappotto blu, si stringe a lui, a quel ragazzone che riuscirebbe ad alzarla come un ramoscello con un solo dito. La coppia si incammina verso l'auto parcheggiata nello spiazzo antistante la palazzina in cui vive Patrizia la quale, dalla finestra del soggiorno, osserva,  con apprensione materna, il figlio e la sua nuova compagna. Una lacrima solitaria scivola sulla guancia. La donna la ferma con il dorso della mano.

"Buona fortuna, figlio mio, che questo nuovo amore possa chetare il tuo animo". 

 Ad Anna e Giorgio capita spesso di tenere per qualche giorno  il loro amatissimo nipotino. Alessio adora stare con i nonni materni, così Tiziana non si sente attanagliata dai sensi di colpa quando lascia il piccolo Alessio a casa degli anziani genitori, i quali stravedono per quell'unica figlia arrivata in tarda età.

Nella casa rurale, dai muri spessi, attorniata da lunghi filari di viti, Alessio e  Roky, un cocker nero, con occhi neri, naso nero, persino i cuscinetti delle zampe  neri, giocano e si rincorrono, felici e spensierati solo come un bambino e un animale possono essere. 

Antonio e Tiziana salgono nell'utilitaria per raggiungere la casa nella quale la ragazza nasceva  ventidue anni prima. Sono perfettamente consapevoli della loro attuale, non semplice, situazione e  quanti problemi tale circostanza porterà loro ma, tutto è oramai compiuto, guardare al passato non porterà certamente vantaggi, adesso è il momento delle decisioni mature e importanti. L'intreccio dentro al quale si sono trovati, ha le caratteristiche di una trama ordita dai misteriosi processi della vita. 

Antonio, dopo anni di matrimonio intriso di alti e bassi, perdurato nell'apatia di un rapporto logoro, stantio; è capitolato di fronte a Tiziana, la donna che è riuscita a imbrigliarlo con dolcezza ma al contempo con fermezza. 

Aurora appartiene al suo passato giovanile, alle cotte passeggere, agli errori di gioventù. Per la madre di suo figlio il rispetto e l'affetto avranno sempre la precedenza su ogni altra forma di sentimento che non potrà mai sfociare nel rancore. Tiziana è arrivata nell'età matura, nella consapevolezza di desiderio di stabilità. Antonio, nel suo animo avverte spesso il tormento provocato dai sensi di colpa verso Filippo ma, per la prima volta in vita sua, prova un sentimento profondo, permeato dalla certezza di amare la donna che lo sta rendendo padre per la seconda volta.

Seduta accanto al suo compagno, Tiziana estrae dalla borsa un piccolo elastico per raccogliere i lunghi capelli ramati in una coda sbarazzina. Con naturalezza abbassa l'aletta parasole per osservarsi nello specchietto. Antonio la osserva e la trova bellissima.

– Quando ti raccogli i capelli sembri ancora più giovane, lo sai?

Lei annuisce sorridendogli ma subito la sue labbra assumono una piega amara, un'espressione desolata. 

- Antonio, mi dispiace molto per tua madre, per lei è stato un duro colpo e non sarà facile, la capisco, ci vorrà del tempo perché possa assimilare il tutto. Forse avresti dovuto prepararla, avvisarla delle decisioni che hai preso, scusa, volevo dire, che abbiamo preso. Mi è sembrata davvero molto scossa...

L'uomo rimane silenzioso, sembra concentrato nella guida, in realtà nella testa ha mille pensieri che stanno mettendo a dura prova la pacatezza insita nel suo carattere. Da tre giorni vive in un monolocale. Tiziana invece continua ancora a convivere malamente con il marito al quale non ha ancora confessato nulla. Di fatto, da circa un anno, vivono da separati in casa e il loro rapporto si protrae in questa fase di stallo esclusivamente per Alessio dal quale, sicuramente, Massimo non vorrà separarsi.

 La donna, all'insaputa del marito, ha già contattato un legale per avviare le pratiche di divorzio. Lo vuole mettere di fronte al fatto compiuto. Non ha altra scelta. Massimo non è un uomo con il quale si possano intavolare discussioni tranquille, ragionevoli. Tiziana è terrorizzata dalle reazioni del marito, un individuo determinato, poco comprensivo, dai modi a volte bruschi. Tiziano nel suo animo teme quell'uomo. Ultimamente lo vede sempre molto teso,  irascibile e poco incline alla comprensione e al dialogo. 

Al contrario Antonio, riesce a rasserenarla, a comprenderla, le trasmette un senso di protezione quando si trova al suo fianco e non è solo per la corporatura, per la massa di muscoli di cui è generosamente dotato. Con lui si sente al sicuro. Questa caratteristica è stata determinante fin dal loro primo incontro avvenuto il giorno in cui Antonio fu assunto nella banca in cui lei lavora da quasi un anno.

Antonio si gira verso la donna seduta al suo fianco. Prende tra le sue la piccola e candida mano della ragazza. A Natale pensava di ricucire il rapporto con Aurora, per il bene di Filippo aveva avvalorato  tutte le buone intenzioni per cercare di tenere unita la famiglia. Aveva anche cercato in tutti i modi di lasciarsi alle spalle quella relazione che, giorno dopo giorno, mese dopo mese, lo aveva totalmente rapito ma non aveva fatto i conti con il destino il quale, beffardo e audace non fa distinzioni, non ragiona, non secerne gli affetti dalla ragione.

 Il destino decide e non ammette reclami. 

Il ricordo del giorno di Santo Stefano, in cui Tiziana gli aveva comunicato la bella e inattesa notizia, ancora lo emoziona. Emozione peraltro sopita nell'immediatezza dal un enorme peso, una responsabilità alla quale, forse, non era pronto. Tutto capitolava di fronte all'annuncio che Tiziana, tra le lacrime gli aveva rivelato.

 – Amore, dobbiamo essere forti e affrontare tutte le difficoltà che inevitabilmente incontreremo d'ora in avanti, ma siamo giovani e abbiamo il diritto di vivere la nostra vita. Oramai la decisione è stata presa, nessuno dei due voleva ferire le persone che ci stanno vicino ma è successo, aspettiamo un figlio e siamo innamorati. Tutto il resto, in questo momento, viene in secondo piano. Con mia madre non riesco molto a parlare lei è... è... ultimamente è cambiata, non la capisco, non riesco a dialogare, sarà l'età, sarà la menopausa non lo so ma cerco di evitare lunghi discorsi. Forse non le ho mai perdonato le liti con mio padre. Non lo so esattamente cosa sia ma, adesso non ha più importanza. Vedrai, prima o poi si abituerà alla nuova situazione, anzi, sarà felice di avere un altro nipotino o nipotina eh amore? Io spero sia una bambina, tu cosa ne pensi?

L'espressione della donna è assorta, guarda fuori dal finestrino. Ai bordi delle strade resiste qualche macchia di neve.  Il paesaggio è quello tipicamente invernale, spera di vedere ancora una bella nevicata, la neve ha un effetto benevolo su di lei forse per il fatto che la sua nascita è avvenuta proprio il giorno di Santo Stefano. Una bambina? Ne sarebbe  felicissima. Da piccola aveva una bambola, tra le tante era la sua preferita, le aveva dato il nome dell'interprete di Via col Vento.

– Sento che sarà una bambina e la vorrei chiamare Rossella.


 Carissime,

questo capitolo si scosta in un certo senso dalla narrazione fin qui svelata. Ho voluto un cambio di prospettiva per osservare gli accadimenti da un altro punto di vista, non so se questo cambio di stile narrativo possa incontrare il favore del lettore. Spero di sì. 

Gradirei un vostro parere su questo. Diversificare, cercare il colpo di scena, incuriosire il lettore è per me una priorità, una necessità insita nell'animo dell'autrice, ove rendere la storia accattivante. E per divertirmi nella scrittura che, per me, rimane sempre il principale stimolo per proseguire con il sorriso anche nei momenti in qui scrivere diventa complicato, a volte doloroso quando si tratta di tratteggiare i personaggi, scendere nel loro animo, condividere i loro pensieri e le loro angosce.

 I sentimenti passano attraverso le parole, arrivano nell'anima dei personaggi i quali si riflettono negli occhi di legge.

Questa è la grande bellezza della scrittura. Un gioco talmente intricato da renderlo unico e infinito.

Grazie.


IO E L'ALTRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora