Susanna
Qualche ora più tardi ci ritroviamo tutti in giardino per la prima colazione. L'atmosfera è festosa, Eddie è felice e scherza con lo zio, ancora non sa nulla di lui ma Tommaso lo incuriosisce, lo stesso sangue scorre nelle loro vene e anche se inconsciamente Eddie prova qualcosa per il padre.
Io sono serena, ci saranno ancora tante cose da sistemare, non sarà facile, lo so, ma avere nuovamente Tommaso al mio fianco mi fa sentire viva. Durante questa colazione mi sento come un'adolescente alla prima cotta, il mio cuore pare impazzire ogni volta che ci sfioriamo anche solo per passarci una fetta di pane, il suo sguardo penetrante riesce a leggermi l'anima come ha sempre fatto, il nostro amore non ha mai avuto bisogno di parole, eravamo nati per essere l'uno il completamento dell'altra e questo era tutto, io era sua lui era mio, e così sarebbe tornato a essere.
L'unico che pareva non avere la nostra stessa felicità come prevedibile, era Mauro.
Non era uno sciocco, mi conosceva bene e sapeva quanto io avessi sempre amato Tommaso, anche quando me l'avevano fatto credere morto. Nemmeno allora Mauro era entrato a far parte dei miei pensieri. Mai, nemmeno per un minuto avevo pensato che avrebbe potuto sostituire Tommaso nel mio cuore. Ora che ne ha la conferma, sarà in grado di mettersi da parte silenziosamente come ha fatto tanti anni fa?
Tommaso
Sono molto emozionato, la mia vita finalmente sta riprendendo il verso giusto. Un po' per volta tutto tornerà come prima, Edoardo capirà che sono io suo padre e Mauro dovrà adeguarsi alla cosa. Capisco che per lui non sarà facile, si è preso cura di Susanna e di mio figlio per tutto questo tempo e sono certo che i sentimenti che prova per loro siano sinceri ma, nonostante tutto ciò quello che occupa non è il suo posto e un po' alla volta dovrà rendersene conto.
Oggi riceverò anche un'altra visita. Dopo molto tempo rivedrò mia madre. Da quando ha perso mio padre, si è dedicata a opere umanitarie che, come me, l'hanno portata in ogni parte del mondo. Aveva fatto l'impossibile per essere presente al mio funerale, poi dopo un po' di tempo dalla nascita di Edoardo aveva ritenuto necessario tornare alla sua nuova vita al servizio dei più deboli e indifesi. Da più di un anno si trovava in Kenya e dopo la mia "rinascita" eravamo riusciti a scambiarsi solo qualche parola e tante lacrime via Skype. Ora finalmente era tornata e oggi avrei ricongiunto così tutta la mia famiglia.
Sento il rumore di un taxi che si ferma sul viale. Il rumore della portiera e del baule m'induce ad affacciarmi alla porta.
Guardo mia madre avanzare verso di me, meravigliosa, elegante nel suo abito da viaggio, ancora splendida nonostante l'avanzare degli anni e i dolori che l'hanno segnata. Qualche ruga in più accarezza il suo viso ma nulla potrà mai annullare il suo sguardo fiero. Alza lo sguardo e mi vede e nel farlo tutta la sua eleganza e il suo portamento crollano insieme alle sue valige, che abbandona velocemente a terra per gettarsi tra le mie braccia.
Il nostro è un abbraccio lungo, dolcissimo e pieno di lacrime, non mi ero mai reso conto di quanto piccola fosse la mia mamma rispetto alla mia mole, sono cose che noti soltanto quando ti vengono a mancare per parecchio tempo.
Ci sciogliamo da quell'abbraccio e separandoci un po' lei mi pone entrambe le mani sul viso e mi guarda fisso negli occhi con occhi lucidi. "Figlio mio, che bello rivederti, ho creduto di averti perso per sempre, come stai amore?"
"Sto bene mamma, non ti preoccupare per me, Dimmi di te piuttosto, ti senti stanca?" Hai fatto un lungo viaggio per tornare da me. "Vuoi andare a riposarti prima di incontrare tutti?" – domando preoccupato per lei.
"Nemmeno per sogno!" "Niente m'impedirà di vedere il mio nipotino!"
Le indico platealmente la strada vibrando il braccio e aprendole la porta di casa. Dietro la porta ad attenderla c'è Susanna che, sentito il rumore di un'auto che si fermava era scesa capendo subito che stava arrivando sua suocera.

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Una nuova alba
Literatura KobiecaUna storia d'amore e d'amicizia destinata a trovare tanti ostacoli