Numero 7.

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Quando devo alzarmi di mattina presto, è sempre un dramma.
Appena mi alzo, mi viene la pelle d'oca e vorrei tanto non uscire dal mio grosso piagiamone di pile.
Ma non si può avere tutto nella vita.

"Ti sbrighi?" Mi rimprovera mio fratello dal salone.
"Hai bevuto latte scaduto?" Domando scendendo di fretta le scale.
Scuote la testa e sospira, si arrende ancora prima di litigare.

"Posso farti una domanda?" Gli chiedo infilandomi i guantoni.
"L'hai già fatta." Risponde.
Credo che debba riguardare il libro delle sue battutine pessime.
"Hai presente Elle? La ragazza che segue i miei stessi corsi?" Insisto.
Questi due finiranno insieme.
Annuisce confuso.
"Gli piaci." Ammetto.
"Non è vero, stai scherzando." Mi fissa per un po', poi torna con gli occhi sulla strada. "Te lo ha detto lei?" Sorride.
"Si, proprio due giorni fa." Mormoro.
Mio fratello sembra esserne felice, credo che anche lei le piaccia.
E spero che lui faccia qualcosa in merito, perché li vedo bene insieme.
Mi basta sapere di aver cambiato l'umore di Denis stamattina.

Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo nell'atrio, mancano ancora venti minuti prima dell'inizio delle lezioni. Denis va dai ragazzi, mentre Elle mi fa cenno di andare verso di lei.
Valentìn è appoggiato alla sua moto mentre parla con mio fratello e gli altri, ed il suo sguardo vaga fino a cercare il mio, trovandolo.
Ci guardiamo per un po', ma nessuno dei due ha il coraggio di avvicinarsi. Se ripenso a ieri mi vengono ancora i brividi, non c'è stato niente, non è successo niente ma forse proprio quel niente mi ha lasciato senza parole.

Dan si avvicina a noi entusiasta, non so proprio come faccia ad essere felice a quest'ora del mattino.
" Ciao biondina." Dice spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Questo gesto non me l'aspettavo, non gli ho dato così tanta confidenza.
Val ci fissa ancora incrociando le braccia al petto e schiude le labbra.
Faccio un passo indietro e lo guardo confusa.

"Io ed Elle siamo arrivati ad una conclusione. Quindi oggi fingo di provarci spudoratamente con te per vedere se Taylor è geloso." Dice tutto d'un fiato.
Questo ragazzo è un genio, incompreso ma pur sempre un genio.
"Ma cosa vi fa pensare che lo sia?" Domando.
Val geloso di me? Perdo il fiato.
"Da come si comporta, ti guarda come se volesse mangiarti." Ammette Elle.
Io non credo che Val sia geloso, perché dovrebbe? Siamo soltanto amici.
Oddio, lo siamo?
Dan mi abbraccia da dietro e Val scatta all'impiedi.
"Fingi che ti stia dicendo qualcosa di divertente." Mi sussurra.
"Ti ammazzerá." Dice Elle a suo cugino.
Val tira una gomitata a Paul, il quale guarda nella mia direzione ed io fingo di ridere, mentre il biondino impreca qualcosa sottovoce.

Il gruppo di mio fratello si incammina per entrare, e Val tira una spallata a Dan mentre cammina, poi tira avanti senza guardarci.
Che reazione è? È un bene o un male?
"Mio Dio." Scandisce bene le Parole la mia amica.
"Cosa ti avevo detto?" Dice Dan massaggiandosi la spalla.
Ma è assurdo, almeno per me. Io e Val siamo soltanto amici, non mi guarderà mai in un altro modo. Passo tutte le ore di lezioni a pensare alla sua reazione fuori scuola prima, sono così confusa. Sarà come dice Dan?

Dopo le lezioni e dopo una giornata di strane occhiatacce da parte di Val, verso sera i ragazzi decidono di andare a mangiare qualcosa fuori.
Invitano anche me, e la serata promette bene finché al nostro tavolo non si avvicina Val, con la sua ex.
Mi pietrifico, perché sono insieme?
Lei mi guarda male ed io reggo il suo sguardo.
Se non la smette credo che si metterà davvero molto molto male per lei.

"Come mai da queste parti?" Chiede Paul a lei.
"Valentìn voleva passare del tempo con me." Ribatte acida.
Stai calma, tesoro. Sembri così insicura di te stessa.
Per fortuna l'ho soltanto pensato.
Non posso crederci che l'abbia davvero portata qui.
Che sia stato per ripicca?
"Sasha, ma esci con quello del nostro corso?" Mi domanda Paul.
Ecco dove volevano andare a parare.
"Dan? No, no.. Siamo soltanto buoni amici." Sussurro.
E le occhiate da parte del biondo non tardano ad arrivare.
"Sembravate così intimi stamattina." Ridacchia.
"Anche se fosse?" Inarco un sopracciglio e Paul resta a guardarmi a bocca aperta.
Val mette una braccio sulla spalla di Anne, non giocare così sporco perché poi io so fare schifo.
"In realtà ci sto pensando, è carino e simpatico." Sgancio la bomba.
Anne fissa Val, che intanto lui sta guardando me.
"Ti piace quel tipo?" Chiede mio fratello, mi limito ad annuire.
"Non è il tuo tipo." Ridacchia mio fratello.
"Tutti si meritano una possibilità." Ammetto, lui fa le spallucce e torna a mordere il panino.
Mi alzo per andare in bagno, e poco dopo sento dei passi dietro di me.
Sono sicura che sia lui, anche senza voltarmi io sono sicura che sia lui.

"Ciao." Dice appoggiandosi allo stipite della porta.
Gli faccio un cenno con il capo.
Sei così bello, dio mio.
Entra in bagno e chiude la porta alle sue spalle, il mio cuore comincia a battere irregolarelmente.
"Ti ci vedo bene con quel pinguino" Dice.
"Si chiama Dan." Sbotto.
Non sono arrabbiata, anzi, vorrei proprio scoppiargli a ridere in faccia.
"Andiamo, ti prego, tutti ma non lui." Insiste avvicinandosi.
Le sue labbra sono così vicine che riesco a sentire il suo respiro addosso.
Se vieni più vicino giuro che te le strappo a morsi le labbra.
"Lui non è alla tua altezza." Soffia sul mio orecchio ed ansimo.
Il mio autocontrollo va a farsi fottere quando si tratta di lui. Allora chi è alla mia altezza?
"Da quando ti danno fastidio le persone che frequento?" Domando confusa.
"Non mi interessa tutto ciò che riguarda te." Dice.
Mi ha spiazzata.
Allora perché è qui?

"Non hai il bisogno del bagno soltanto tu." Sbotta.
Non so come faccia a leggermi nel pensiero, è alquanto inquietante che a volte credo di dirle certe cose, non solo pensarle.
"Fatto sta che questo è il bagno delle donne." Rispondo, alzo le mani in segno di resa e sorrido divertita.
Mi guarda di traverso dallo specchio.
Indossa una camicia di jeans con dei pantaloni di jeans, ha un orologio al lato sinistro del polso, le mie guance vanno a fuoco.
"Che ti prende, ragazzina?" Domanda squadrandomi dalla testa ai piedi.
Se ne sarà accorto che gli stavo sbavando dietro.
Si gira verso di me e si appoggia sul ripiano in marmo nero, incrociando le braccia al petto.
Sei così bello che mi fa male.
"Conunque quel Dan sembra il tipo di volerti portare a letto e poi ciao." Dice tutto d'un fiato.
Menomale che non gli interessava.
"Io non sono così." Rispondo a tono.
"A voi donne basta poco per farvi perdere la testa." Ringhia.
Qual è il suo problema?
"Io non sono così." Dico quasi urlando, doveva essere una conversazione normale, perché sta degenerando la sitazione?
Si avvicina a me a passo svelto e sbatto con la schiena contro il muro freddo di questo posto.
"Cosa.. Cosa vuoi?" Balbetto.
Poggia le labbra sul mio collo e lo bacia violentemente, vado letteralmente a fuoco ed ansimo.
Dal collo scende alla clavicola e poggio le mani dietro il suo collo, ho ancora gli occhi chiusi.
Che gioco è mai questo? Perché torturarmi così? È una sensazione piacevole, mai provata prima. Questo ragazzo mi manda a puttane cuore e ormoni.
Si allontana con sguardo perso, fatico a capirlo.
"Sei una ragazzina in preda agli ormoni, rendi facile le cose al tuo Dan." Dice nervoso.
Stento a credere di aver ascoltato queste parole in questo momento, è come un pugno allo stomaco.
Gli tiro uno schiaffo così forte che chiude gli occhi all'instante e deglutisce.
Lo sorpasso e lui non mi segue, è meglio così. Non può darmi della facile quando mai nessun uomo mi ha toccata in vita mia, nemmeno come ha appena fatto lui.
Ho le lacrime agli occhi, voglio sparire immediatamente e sono così imbarazzata e in collera per quello che è appena successo.
Prendo il giubbotto dalla sala senza dire nulla ai ragazzi, non si sono nemmeno accorti di me.
Esco da quel posto e torno a casa mia, voglio disperarmi da sola nel mio letto.

 'Occhi pieni di oceano.'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora