Numero 11.

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Entro in casa e getto via le scarpe lontane da me, mai più indosserò dei tacchi in vita mia.
Sono le 13:40 e mio fratello è seduto al tavolo a divorare le sue lasagne, spero non sia arrabbiato con me per non aver avvertito.
"Tutto bene con Elle? A che ora siete tornate a casa?" Mi chiede mandando giù un sorso d'acqua.
Perché pensa che io sia rimasta a dormire da Elle?

Da: Valentìn Taylor.
Ho dimenticato di dirti che ieri ho mandato un messaggio alla tua amica cazzuta per coprirti, per Denis sei rimasta a dormire da lei.
Buona giornata ragazzina.

Mi ha davvero coperta?
Non è da Elle, è assurdo.
"Oh, sisi. Abbiamo guardato un film e poi ci siamo addormentate sfinite tra gelato e patatine." Mormoro sorridendo.
Non ho mai mentito, non a Denis almeno. "Senti, non ci riesco a mentirti e lo sai bene dove sono stata." Mi siedo accanto a lui e lo fisso aspettandomi una reazione da parte sua.
"Si, lo so.." Mormora smistando il cibo con la forchetta.
"Lo sai? E non sei arrabbiato con me?" Sgrano gli occhi scioccata.
Denis è sempre così protettivo nei miei confronti, mi meraviglia la cosa.
"Vuoi che mi arrabbi?" Ride scuotendo la testa. "Sasha, tu non sei una bambina, sotto quel quoio capelluto biondo chilometrico si nasconde la persona più in gamba ed intelligente che io conosca, e non lo dico perché sei mia sorella ma.. Tu sei davvero una forza, cazzo. E so per certo che non faresti niente che poi ti faccia pentire il giorno dopo. Quindi no, non sono arrabbiato e mi fido di te." Dice.
Non avrei mai immaginato che mio fratello pensasse queste cose di me, lui è l'unico al mondo che merita tutta la mia onestà.
"Ti voglio bene." Gli poso un bacio sulla guancia facendolo irrigidire.
"Si ma adesso stammi lontana perché ste robe non le abbiamo mai fatte." Ride.
Filo in camera mia, sono serena oggi. Non felice, ma serena.
Mi butto sul letto e apro i social network, tra le richieste di amicizia noto una in particolare, quella Anne. Sembra così ossessionata da me e Val.
Accetto.

Da: Anne Thurman
Ciao Sasha, scusa se ti disturbo proprio ora ma vorrei chiederti se potremmo incontrarci oggi, seppellisco l'ascia di guerra, non ce l'ho con te. Vorrei soltanto avere un rapporto civile.

Il suo messaggio non tarda ad arrivare, mi sembra strano che voglia avere un rapporto civile dopo aver saputo che io ieri ero da Valentìn.
Cerco sempre di vedere il buono nelle cose e nelle persone, quindi una possibilità la merita anche lei.
Accetto il suo invito e mi chiede di vederci verso le 17:00 al Lounge Bar, non è molto lontano da qui. È un bar tranquillo, non ci va nemmeno tanta gente.

Più tardi comincio a fare una doccia ed infilo una tuta bianca con il giubbotto, decido di mettermi anche una sciarpa siccome fa un freddo tremendo e camminando per strada ripenso alla notte trascorsa tra le braccia del ragazzo che mi piace.
È tutto un miscuglio di sentimenti che non ho mai provato prima d'ora, non so con esattezza cosa provi lui per me ma quando siamo insieme cerco sempre di godermi l'attimo.

Da: Anne Thurman
Appena entri nel bar, svolta sulla destra sono all'ultimo tavolino. Voglio soltanto che tu veda la realtà dei fatti.

Leggere questo messaggio mi mette di cattivo umore, non so cosa stia cercando di fare e cosa voglia da me ma.. Ci sto andando solo per chiarire le cose una volta e per tutte, non entro in competizione con una donna per un ragazzo, non sono il tipo e non lo sarò mai.
Appena entro nel bar, sento un buon profumo di caffè ed un leggero languorino si sente nel mio stomaco, non mangio da ieri pomeriggio e credo sia arrivato il momento.

"Vuoi qualcosa, piccola?" Mi chiede un signore anziano dietro il bancone.
Ha i capelli bianchi come la neve, non sembra così tanto anziano però.
"Un trancio di pizza, grazie." Chiedo gentilmente sorridendo.
Me la poggia sul bancone e gli do i soldi lasciando anche una piccola mancia, le persone ci mettono poco a starmi simpatiche.
Prendo la pizza dal bancone e mi guardo intorno, non vedo ancora Anne.
Giro metà bar e mi avvicino agli ultimi tavoli, addento un pezzo di pizza e guardo proprio dietro di me notando lei.
Mi viene un colpo al cuore quando la vedo insieme a Val che si scambiano un bacio che coinvolge entrambi.
Mi cade la pizza dalle mani ed il cameriere si avvicina, sono proprio un disastro in tutto e piango silenziosamente.
"Mi dispiace, scusami." Mormoro dispiaciuta.
"Tranquilla, se vuoi te ne porto un'altra." Dice lui gentilmente aiutandomi a raccogliere i pezzi caduti.
Non smetto di piangere.
"Sasha." Mormora Val alle mie spalle, è in piedi dietro di me ma non ho intenzione di guardarlo, non voglio farmi vedere in questo stato per la seconda volta.
Singhiozzo e non mi fermo, il cameriere mi prende la mano e mi aiuta a rialzarmi.
"Stai bene?" Chiede preoccupato.
Valentìn si avvicina e mi guarda confuso, aggrottando la fronte.

"Cosa ti aspettavi?" Ride Anne alle sue spalle, è proprio dietro di lui.
Questo è stato un colpo basso, ha perso i punti.
"Cosa succede qui?" Chiede Valentìn spazientito, riferendosi a lei.
"Sta piangendo perché ha visto mentre mi baciavi." Mi indica lei ridendo.
Non so come una persona possa essere così perfida, non oso immaginare a che livelli arrivi la cattiveria del genere umano.

"Sasha, no. Aspetta!" Sussurra afferrandomi la mano, sembra stanco.
Ha davvero l'aria molto stanca.
Io riesco soltando ad asciugarmi le lacrime con la manica del giubbotto, poi scappo via.
Per un momento ho avuto la sensazione che mi stesse correndo dietro, appena lascio il bar mi guardo intorno cercando di capire cosa devo fare. Non mi sono mai sentita così ferita prima d'ora, non ho mai sofferto per un ragazzo e non so proprio cosa fare in questi casi, davvero.
Non che mi aspettassi qualcosa da lui dopo ieri, non che mi aspettassi che io gli piacessi, infondo non è successo praticamente nulla tra di noi.
Ma avrei preferito non vederlo con lei oggi.
Prendo il bus al volo e appena si chiudono le porte, Val tira un pugno contro la porta.
Non era soltanto una sensazione, mi stava correndo dietro davvero.
"Sasha." Urla da fuori.
Mentre l'autobus continua ad andare, e forse è stato meglio così.
Non voglio che si prenda gioco di me e che mi veda stare male per lui, non è così che funziona.

 'Occhi pieni di oceano.'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora