Numero 8.

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"Hai intenzione di venire fuori di lì?" Mi chiede Elle da dietro la porta.
Elle qui?
Alzo la testa di scatto mentre lei entra tranquillamente e c'è qualcosa che non quadra.
"Come ci sei arrivata tu qui?" Tiro fuori la testa dal lenzuolo e la sua espressione è divertita.
Immagino per il mio aspetto, non ho nemmeno il coraggio di guardarmi allo specchio altromenti mi verrà qualche infarto.
"Tuo fratello mi ha portata qui." Fa un sorriso che coinvolge anche gli occhi.
Questi due non me la raccontano giusta.
"Hai qualcosa da raccontarmi?" Domando mettendomi a sedere.
"Uhm.. Per il momento no, e tu?" Mi guarda come una pervertita.
So già cosa vuole sapere.
Mi alzo di scatto e faccio avanti e indietro per la stanza raccontandole i minimi dettagli facendola rimanere con la bocca spalancata.
Si, lo so. Sono rimasta così anche io giorni fa.
"È pazzo." Sussurra sconvolta.
"Direi." Ringhio ancora infastidita dal suo comportamento in quel pub, mi irrita persino pensarci.
"Di te, si. È cotto." Urla lei gettandosi sul mio letto, la guardo inarcando un sopracciglio.
"Qui nessuno è pazzo di nessuno." Borbotto, entro in bagno a farmi una doccia e quando esco la trovo ancora lì a maneggiare con il suo telefono.
"Manchi da due giorni a scuola." Mi fa notare con aria di rimprovero.
È vero, non voglio rivederlo dopo la figuraccia dell'altro giorno.
Anzi, è lui che dovrebbe vergognarsi avendomi dato della ragazza facile.
Di facile ho solo le parolacce che gli direi.

"Ascolta, che ne dici se stasera vieni con me e Dan in un posto carino?" Gira per la mia stanza e si guarda intorno.
Elle è molto curiosa, e non so se sia una buona idea uscire.
Non voglio incontrare gente.
"Per favore, facciamo qualcosa insieme." Mette il broncio peggio di una bambina.
Sbuffo e accetto, siamo amiche da poco e non voglio darle dispiaceri.

"Indossa questo." Mi passa un vestito dopo ore che siamo davanti al mio armadio per trovare qualcosa di dignitoso.
È un vestito bianco di lana lungo fino ai polpacci, rivestito di piume, è caldo e sembra accettabile come vestito.
Lo indosso ed Elle mi sistema il viso con i suoi trucchi.
"Hai i trucchi con te, lo avevi già previsto?" Domando scettica.
Ride di me e continua a truccarmi, il tocco finale è il rossetto rosso fuoco. Non mi sono mai truccata, a parte correttori e mascara nient'altro. E la figura che mi appare davanti allo specchio mi piace, mi sento sicura di me stessa così.
"Sei davvero fantastica, Sasha." Dice lei guardandomi dallo specchio.
Passare del tempo con Elle mi piace, siamo più simili di quanto immaginavo.
Sistemo i miei capelli biondi chilometrici e li lascio lisci e sciolti, Elle ha passato le ultime due ore a fotografarsi con me e condividere storie, non mi piace fotografarmi perché i momenti migliori non hanno foto ma oggi mi vedo bella.

"Sasha, Val ha messo un like alla nostra storia." Urla saltando per la mia stanza.
"Sul serio?" Sorrido come una stupida, e la cosa non dovrebbe interessarmi.
"Mi ha chiesto dove andiamo." Diventa seria in un attimo. "Non mi ha mai parlato prima." Continua sconvolta.
"E tu glielo hai detto, vero?" Le faccio uno sguardo minaccioso.
"No.. Ti pare." Scuote la testa fingendosi offesa.
Lo spero per lei che non lo abbia fatto, davvero non ho intenzione di rivederlo, non dopo tutto quello che mi ha detto.

Sono le 22:30 e siamo fuori ad un locale e la musica forte mi sta già distruggendo i timpani, non ho mai amato le discoteche non ne ho mai vista una. Sto lottando contro ogni forza disumana per non scappare via da qui.
"Ragazze, venite con me." Dan mi prende la mano e ci porta dentro.
Alcuni atteggiamenti di Dan non li comprendo, non ci prova ma è costantemente legato a me.
Non voglio farmi strane idee.

"Sasha." Sussurra al mio orecchio guardandomi fisso negli occhi.
Sta arrossendo.
"Secondo te, potrei piacere a quel tipo seduto al bancone?" Continua più imbarazzato che mai.
Ho un sorriso a trentadue denti.
"Sei gay." Cerco di non urlare e lo stringo forte a me.
"Ehm.. Non lo avevi capito?" Domanda imbarazzato.
"No, credevo che ci stessi provando con me sul serio." Scoppio a ridere.
"Con tutto il bene che ti voglio, bionda, ma.. Non sei affatto il mio tipo, in mezzo alle gambe non hai quello che mi interessa." Si mette a ridere e fa ridere anche me.
Dan è un tipo divertente e mi ha tolto un peso dallo stomaco.
"Se cambio idea sei la prima." Mi fa l'occhiolino e torna a bere la sua Vodka.
"Sei unico." Poggio la testa sulla sua spalla.

In lontananza vedo mio fratello ed i suoi amici, tra cui anche Val. Mi giro verso Elle che per poco non si strozza con l'alcool.
"Non sai nulla?" Domando incrociando le braccia al petto.
"L'ho detto solo a tuo fratello." Ammette con aria colpevole.
Avrei dovuto immaginarlo, ma non la rimprovero più di tanto.

I ragazzi si avvicinano a noi e Dan mi prende per mano, so già che vuole far innervosire Val e mi diverte.
Mi ha già detto che lo farà ingelosire finché non si farà avanti, e credo che non lo farà mai. Io non gli piaccio, altrimenti non mi avrebbe detto certe cose.

"Non entrerò mai in una discoteca." Scimmiotta mio fratello prendendomi in giro.
"Che simpatico." Mormoro guardandomi i tacchi.
"Fai la brava." Mi accarezza i capelli come una bambina e li scompiglia, odio quando lo fa.
"Si, fai la brava." Continua Paul facendo lo stesso gesto di Denis.
Sono odiosi.
"Fai la brava." Dice Anthony cercando di imitarli.
"Se mi tocchi, ti spezzo quattro dita ed una te lo lascio per carità cristiana." Gli ringhio contro.
"Sei troppo violenta per essere una bambina." Mi dice ridendo.
Anthony è il più simpatico della comitiva di mio fratello, è alto e moro con gli occhi verdi ed è anche molto molto muscoloso.

Val li sorpassa non avendomi ancora notata e si siede vicino al bancone, e quando si gira verso di me schiude le labbra.
Mi guarda e basta, e per me anche questo è abbastanza, posso vivere di lui anche soltanto guardandolo.

Elle mi tira in pista e andiamo a ballare, mi diverto tanto con lei.
Mi sono persa davvero tutto questo?
"Ti sta mangiando con gli occhi." Urla al mio orecchio per farsi sentire, la musica è abbastanza alta.
Mi giro verso di lui ed è seduto sullo sgabello vicino al bar della discoteca, fissa ogni mio movimento.
Noto con mio stupore che una ragazza gli si para davanti e iniziano a scherzare.
Ti prego, non giocare ancora così.
Non spezzarmi in due.
Mi lancia un'occhiata e prende per mano la ragazza, insieme spariscono dal posto. Il sangue mi ribolle sotto la pelle, non può farlo davanti a me.
'E perché no? Tu non gli piaci' urla la mia coscienza.

"Si è allontanato con una ragazza." Dico ad Elle.
"Davvero?" Domanda lei stupita.
Mi trascina via dal centro della discoteca.
"Dove andiamo?" Cerco di non sbattere contro le persone ammassate qui dentro.
"A cercarlo." Si ferma lei guardandosi intorno, poi riprende a camminare.
In che guaio mi sto facendo cacciare?

 'Occhi pieni di oceano.'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora