Cerco disperatamente un bar più vicino, non mi va di farmi vedere in queste condizioni da nessuno in casa, aveva tanta paura che io lo lasciassi e poi alla fine mi ha abbandonata lui.
Perdiamo chi amiamo e ci fa male, e poi siamo noi i perdenti.
In amore è cosi, è sempre stato così.
"Affoghi il tuo dolore nel cappuccino?" Ride Oliver.
È l'amico di mio fratello, era praticamente seduto accanto a me in un bar vicino casa ed io non me ne ero nemmeno accorta.
"È pessima come battuta." Mormoro, credo di avere gli occhi gonfi e rossi.
"Lo so, ma almeno ti ho distratta per un momento da quel pensiero che ti tortura, si vede da qui." Mi passa un pacco di fazzoletti che prende dal taschino del suo giubbotto.
"Grazie." Gli sorrido debolmente.
Sarebbe stato tutto così facile se non avessi mai conosciuto Valentìn.
Di facile non ho mai avuto niente nella vita.
"Vuoi fare un giro?" Mi chiede cercando di guardarmi negli occhi.
Scuoto la testa e sorseggio il cappuccino.
"Non ci sto provando, dai. È tornato Val a casa con gli occhi arrossati e gonfi come i tuoi." Si getta con la schiena sulla sedia. "Pensavamo avesse fumato qualcosa, perché a piangere non è da lui e lo sanno tutti." Si strofina il mento con le dita.
Val che piange? Non può essere. E poi sarebbe un controsenso, non la lasci una persona se poi dopo la sua assenza ti lacera dentro.
Ho un'altra teoria sull'amore, e di certo non è quella del 'ti lascio e poi mi manchi.'
"È stato lui a lasciarmi." Rispondo seccata.
"Dagli tempo, so che tipo è. E so che non ha mai provato un sentimento per qualcuna, dagli il tempo di capire che ti ama." Mormora.
Tempo? E se non lo capisce con il tempo a me poi chi mi risarcisce?"Allora? è tutto okay?" Domanda Oliver riaccompagnandomi vicino casa.
"Si, grazie. Mi sei stato di grande aiuto." Gli sorrido.
Mi ha portata in giro per la città, ho comprato un giacchetto con le orecchie da panda, proprio come piace a me.
"Riguardati panda." Mi strofina la mano sul cappuccio della felpa e scuote la testa ridendo, poi indica con la testa Val seduto sul muretto dietro di me, faccio un passo indietro.
Val ci guarda a sua volta e non smette di fissarci.
"Credo che voglia parlarti, se hai bisogno mi chiami io sono dai ragazzi dentro." Mormora per poi lasciarmi fuori casa, fa un cenno di saluto a Val e anche lui ricambia.
Sembra di pessimo umore.
Non so cosa dire o fare, se andarmene o restare. Per una frazione di secondo è come se la terra si fosse fermata, siamo soltanto noi a girare.
Gli volto le spalle e mi dirigo verso la mia capsula, non ho nemmemo il tempo di entrare che sento il suo tocco sul mio polso.
Non mi volto ma so che è lui.
"Cosa vuoi ancora da me?" Surrusso così piano che dubito del fatto che mi abbia sentita, ho già le lacrime agli occhi.
"Possiamo parlare? Per favore." Mormora appoggiando la fronte dietro la mia testa.
Credo che stia per piangere.
Apro la capsula e mi segue, rimango a testa bassa perché se lo guardassi negli occhi mi metterei a piangere, io lo amo così tanto.
Chiudo a chiave e mi dirigo verso il bagno per lavarmi la faccia, ho delle brutte occhiaie, sono spaventosa ed in uno stato pietoso.
Appena esco dal bagno lo trovo seduto sul letto con lo sguardo perso nel vuoto, è possibile che sia bello anche così?
Si tortura le mani, poi alza lo sguardo su di me e abbassa la testa su un lato.
Sei una meraviglia.
"Dimmelo ancora che mi ami." Mi dice, questa parola mi fa sentire un solletico alla bocca dello stomaco.
Scuoto la testa e le lacrime minacciano di uscire, ma non piango.
Lo fa lui, piange lui. E credo di star sognando.
"Mi dispiace per quello che ti ho detto, io non ho mai provato nulla del genere per qualcuna, non so cosa sia l'amore e non so nemmemo dirtelo cosa provo per te. Sono così spaventato ma..." Si asciuga le lacrime con le maniche della felpa.
Non riesci nemmeno ad immaginare io cosa provi per te.
Dov'è finito quello stronzo senza cuore che mi dava buca per andare a girare nei bar con la sua ex?
"Lascia che te lo mostri cosa provo." Aggiunge, poi si alza e viene verso di me.
Non mi piace questa vicinanza, non voglio che si avvicini così tanto a me in modo che non possa ferirmi ancora. Gli appoggio un pugno sullo stomaco per non farlo avanzare.
"Ho un solo modo per farti capire cosa provo per te." Mormora, poi mi guarda negli occhi.
Si avvicina lentamente a me e mi posa un bacio sulle labbra, casto e pulito.
Tutto ciò che mi serviva per tornare a farmi battere il cuore.
Mi sfila la felpa e mi accarezza la schiena nuda con le dita, rabbrividisco.
"Sei mia." Mi morde il labbro e infila le mani nei miei capelli, ansimo.
Continua a baciarmi fino e farmi raggiungere il letto dove mi lascia distendere e resta e guardarmi dall'alto, e appena guarda i miei seni nudi brucio di vergogna.
Sospira e mi fissa, non ho mai visto qualcosa di così perfetto.
Mi sfila piano i pantaloni e con una mano sale fino ed il mio interno coscia, sembra riflettere un attimo e si sfila la felpa rivelando il suo corpo scolpito da qualche Dea, ha la pelle così bella che vorrei affondarci le unghia dentro. Sbottona i pantaloni con gli occhi puntati su di me e questo basta a farmi sentire un leggero calore dentro di me.
Si distende su di me mantenendosi sui suoi gomiti.
"Sei tutto per me, Sasha." Sussurra, poi mi bacia lentamente, un bacio dolce.
Sento la sua erezione premere tra le mie gambe, l'unica cosa che ci divide è la stoffa delle mie mutande e delle sue.
"Ho così paura di farti male." Sussurra.
Ho capito bene, vuole fare l'amore con me per la prima volta, la prima volta per entrambi.
Cerca una conferma con lo sguardo ed io gli dico di si.
Voglio che sia con lui, e voglio che per lui sia con me.
Con una mano scende tra le mie gambe e mi sfila le mutandine e mi tocca proprio lì, in quel punto che mi fa impazzire. Mi lecca il collo lasciandoci piccoli baci umidi e comincia a torturarmi il clitoride, continua a baciarmi le clavicole ed il seno, mordendolo e leccando, ansimo al suo tocco. È tutto così lento e delicato.
In questo momento non riesco a connettermi alla realtà, tutto quello di cui ho bisogno è lui. Si allontana da me per togliere gli slip, poi si fionda di nuovo sulle mie labbra.
"Sasha, vuoi fare l'amore con me?" Mi chiede con la voce tremante.
Mi sorride anche il cuore oltre a martellarmi nel petto, e sento anche il suo battere fortissimo.
"Si." Rispondo accarezzandogli i capelli.
Si mette tra le mie gambe senza smettere di baciarmi e posizina la punta della sua erezione proprio in quel punto lì, sto tremando dalla paura.
"Io ho più paura di te." Dice con le lacrime agli occhi.
Sembra un bambino in questo momento, lui sembra più agitato di me. Cerca di entrare dentro di me piano piano, molto lentamente e sussulto.
"Aspetta." Lo fermo prendendo un respiro, non perché non voglia ma per le leggere fitte di dolore che sento.
"Se vuoi ci fermiamo." Mormora.
Non voglio che si fermi, lui si sta fidando di me e voglio tutto di lui, come io mi sto fidando di lui.
"Continua." Mi trema il labbro e mi guarda negli occhi tornando a spingere lentamente dentro di me.
"Posso continuare?" Torna a chiedermi. Sembra così insicuro di sé stesso.
"Ti amo." Sussurro guardandolo, resta pietrificato.
Questa parola gli da il coraggio e mi penetra del tutto facendomi inarcare la schiena dal dolore, lancio un gemito misto tra dolore e piacere.
"Mio Dio." Stringe i denti chiudendo gli occhi.
Torna a dare un'altra spinta leggera, meno dolorosa, ha preso la mia verginità ed io la sua.
Una lacrima mi riga la guancia e lui me la bacia.
"Ti sto facendo male amore?" Domanda baciando il mio viso, scuoto la testa.
Continua a dare delle leggere spinte che iniziano a diventare piacevoli.
Gli graffio la schiena con le unghie invontariamente e geme dal dolore, credo di avergli fatto molto male.
"Scusa." Gli dico accarezzandogli la guancia mentre ansima, proprio come me.
Prende le mie gambe e le attorciglia intorno al suo bacino, una sensazione di calore ed eccitazione si accende nel mio basso ventre e lui si tira su con una mano guardandomi dritto negli occhi.
Accarezza le mie gambe e continua con spinte lente.
Non mi sono mai sentita come in questo momento, credo che l'amore sia la cura per ogni male. E ringrazierò eternamente Valentin per questo nostro amore imperfetto, ma unico.
Delle scosse mi pervadono nel basso ventre e le sento nelle gambe, getto la testa all'indietro e vengo, Val si lecca il labbro e si gode il momento, vorrebbe che fosse eterno.
"Sto per venire." Dice con il fiato corto.
Le sue guance sono arrossate ed i suoi capelli spettinati, gli poggio le mani sui pettorali che sono diventati di fuoco, ansima dolcemente e stringe la sua mano nella mia, chiude gli occhi e si tortura il labbro inferiore, poi riversa il liquido caldo dentro di me.
È una strana sensazione, ma piacevole.
Si appoggia con la testa sul mio petto e si lascia accarezzare la schiena, vuole essere coccolato.
Mi sarei persa tutto questo se non mi fossi mai trasferita?
Sono riuscita davvero a fargli provare emozioni che non ha mai provato con nessuna donna?
Una cosa è certa, che io sono innamorata di questo ragazzo, e niente e nessuno può cambiare questo.
I suoi muscoli si rilassano e si addormenta tranquillo su di me.
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'Occhi pieni di oceano.'
RomanceTratto dal mio primo racconto, spero vi piaccia. Ne vale la pena leggerlo, davvero.