Numero 32.

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Oggi è il compleanno di Paul e stasera danno una festa in un locale non molto lontano da qui, non posso non andarci e fare una pessima figura con Paul, con lui proprio non posso.
Decido cosi di farmi accompagnare da Elle e Dan a comprargli qualcosa che sia adatto a lui, non conosco i gusti di Paul ma ho chiesto consiglio ad Anthony e a mio fratello.
"Una polo?" Domanda Dan.
"La polo." Lo guardo male e si finge offeso.
Elle non ci sta nemmeno ascoltando, e se ne va al reparto trucchi, se ci venivo da sola era uguale.
"Un profumo originale." Mormoro. "Si, ho trovato. Paul ama i profumi originali." Saltello contenta e attiro sguardi sconvolti da altri clienti.
"Ho solo saltato, non ho mica cercato di dare fuoco al negozio." Sbuffo.
Prendo il profumo dallo scaffale e lo annuso, il D&G fa sempre colpo.
"Finalmente." Dan butta le braccia sul bancone esausto.
La commessa ci guarda attentamente e poi butta gli occhi sul mio amico. Ha fatto colpo ancora, tiro una gomitata a Dan e sembra che già se ne sia accorto.
"Sono 71 dollari e 33." Dice la commessa impacchettando il profumo, ed io sono così eccitata da quel regalo, sono sempre felice quando compro qualcosa per gli altri.
"Posso lasciarti il mio numero?" Chiede la ragazza al mio amico Dan, mi metto a ridere sotto i baffi.
"Oh.. Ehm.. Mi farebbe piacere se soltanto fossi etero però." Risponde imbarazzato e la commessa arrossisce scusandosi.
Lo tiro fuori dal negozio e ci mettiamo alla ricerca di Elle, sto ridendo ancora.
"Ridi ridi, c'è tutta questa figa sprecata in giro ma non mi piace." Dice divertito.
"Figa di chi?" Chiede Elle alle nostre spalle, ha una busta piena di trucchi appena comprati.
"La commessa ci ha provato." Risponde lui.
Si mettono a parlare della figuraccia di lei mentre io apro i messaggi avendo ascoltato la suoneria.

Da: Paul McCarter.
Stasera ti passa a prendere Val, a te, Denis ed Elle.
P.s: Fai la brava.

Oh no, per forza lui doveva accompagnarmi? Si tratta di ingiustizia, più voglio stargli lontano e i miei amici più me lo buttano tra le braccia.
La mia mente ritorna alla capsula di Portland ed un brivido mi percorre lungo la schiena, chiudo gli occhi e per un attimo credo di aver sentito il suo profumo e le sue mani dolci su di me, Valentìn mi manca ma la nostra è una storia piena di casini ed è un bene per entrambi se ci evitiamo.
Evitiamo, V, ti amo.
Scuoto la testa tornando alla realtà.

Ci siamo fatti un panino al volo alla tavola calda, sono le 6 di sera quando rientriamo a casa mia e troviamo Denis ad aspettarci. Siamo già uscite alle tre da scuola a causa di quella verifica maledetta.
"Siete qui, vi sto chiamando da ore." Dice mio fratello dando un bacio sulle labbra ad Elle.
Alzo gli occhi al cielo, che romantico.
"Come vedi io ero occupata per comprare qualcosa a Paul e la tua ragazza a comprarsi trucchi." Sbuffo.
"Mi ringrazierai più tardi." Mi fa una smorfia e posa le buste sul grande tavolo in cucina.

Vado in camera mia e faccio direttamente una doccia e lavo i capelli, chiudo gli occhi e la mia testa vola a quando eravamo in bagno quella mattina in cui l'ho rifiutato, ricordo ancora i suoi occhi spenti e sono passati solo otto giorni, otto giorni che sembrano anni.
"Muoviti, sei da un'ora lì dentro." Elle bussa la porta e sobbalzo.
Devo smetterla di perdermi.
Esco con i capelli già asciugati e non c'è bisogno che li stiri, sono già lisci di natura.
"Ti invidio." Borbotta toccando i miei lunghi capelli biondi.
"Adesso cosa mi metto." Getto la testa all'indietro piangendomi addosso, io non sono un tipo da feste, non ho vestiti adatti e mi rimprovero del fatto che non ci abbia pensato prima.
"Stupida." Batto le mani sulle tempie.
"Aspetta, ti rimproveri dopo." Dice Elle tirando fuori un vestito nero con un corpetto di pizzo e brillantinato, la mia quarta abbondante ci starebbe benissimo dentro. E un pantalone stretto in vita e largo sulle gambe, fisso Elle senza parole.
"Lo sapevo che ci saresti rimasta." Ride gettandomi i vestiti sul letto. "Indossali." Mi ordina e poi si siede sulla mia scrivania.
"Io ti adoro." Sussurro.

"Sasha, sei incantevole." Elle mi afferra per le spalle e mi fa voltare dalla parte dello specchio, mi piace davvero come mi sta il vestito e soprattutto il trucco che mi ha fatto Elle.
Prendo il cellulare e mi scatto una foto davanti allo specchio, sono indecisa se mettere una storia adesso oppure dopo, ma a chi vogliamo prendere in giro, è chiaro che voglio che lui la veda, che mi veda.
"Ragazze, è tardi." Ci richiama Denis dalle scale.
Sono già le dieci e mi stupisco del fatto che ci abbiamo messo più di tre ore per prepararci.
"Mi raccomando." Denis ci guarda entrambe, ci sta chiedendo di non fare cazzate.
Infilo il giubbotto e sento il claxon della macchina.
"È Val." Dice, e lo dice guardando me.
Sono titubante, non voglio uscire di qui e non voglio che mi veda scoperta così.
"Dai." Elle mi spinge fuori dalla porta e Val stava già guardando nella nostra direzione.
Denis sale avanti con lui, io ed Elle dietro, appena entro in auto le mie narici sono invase dal suo profumo ed io mi sento subito a casa.
Lui sistema lo specchietto retrovisore e non riesco a vedere come si sia vestito, ma lui riesce a vedere me e per l'appunto mi guarda dallo specchietto e scende con gli occhi sulla mia scollatura, sono rossa di vergogna in questo momento, sono ben vestita e lui non può farmi complimenti, oltre al fatto che non può essere geloso di chi mi guardi.

 'Occhi pieni di oceano.'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora