Numero 31.

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"Dai, torna a scuola." Dice Elle dall'altra parte del telefono.
Sono tornata da tre giorni a Seattle, e Denis è arrivato ieri. Siamo stati in silenzio tutto il tempo, io non ho niente da dire, e lui non ha niente da chiedermi. Sa bene che quando sto male non voglio parlare.
"Domani, promesso." Mormoro.
Elle non sa tante cose, non sa cosa sia successo e raccontarle ripercorrendo tutti i momenti, non ce la farei.

Scendo in cucina cercando qualcosa da mettere sotto ai denti, ho soltanto dormito in questi giorni.
"C'è della pizza nel forno." Dice mio fratello alle mie spalle, sforzo un sorriso senza aggiungere altro. Mi siedo a tavola a mangiarla mentre lui messaggia sorridendo, sarà Elle.
"Ti piace?" Gli chiedo
"Le ho chiesto di iniziare una relazione." Risponde contento.
E lo sono anch'io, Elle va bene per Denis, con lei non puoi annoiarti, trova sempre qualcosa da fare.
"È fantastico." Sorrido.
"E tu?" Si mette a sedere incrociando le dita e appoggiando le mani sul tavolo.
Avrei preferito non ascoltare questa domanda perché è chiaro che io debba parlare per forza di Valentìn.
"Io cosa?" Domando seccata.
"Ho parlato con lui ieri prima di tornare." Mi dice.
"Okay, e allora?" Spingo via il piatto con la pizza, mi è già passata la fame.
"E allora.. Lui è fatto così, Sasha. Non sa esprimere il suo amore per te, ma non significa che non ti ami." Risponde.
L'amore non è questo, non è umiliarti davanti a tutti.
"Smettila di difenderlo, smettetela tutti. I suoi comportamenti sono inaccettabili." Rimprovero mio fratello.
"Hai usato la parola giusta, inaccetabile. Tu hai scelto di non accettare più i suoi comportamenti e nessuno te ne da la colpa. Tutti noi, tutti abbiamo parlato con lui e sa che ha sbagliato ed è pentito. Ieri mi ha detto che quello che prova per te è una cosa fuori dal normale, ma purtroppo Valentìn non ha conosciuto l'amore dei suoi genitori. È stato adottato." Rivela Denis.
Val non me ne aveva mai parlato di questo, mi ha detto una mezza verità, l'alta metà non l'ha neanche mai accennata. Forse non si fidava di me a tal punto e mi si stringe il cuore a pensarlo.
"I suoi genitori lo hanno adottato all'età di 8 anni, era già un bambino violento. Ha visto sua madre biologica morire proprio davanti ai suoi occhi." Continua a dirmi.
"Mio dio.. Come?" Gli chiedo con le lacrime agli occhi. Posso capirlo, mi metto nei suoi stessi panni perché più di me nessuno può capirlo.
"Non lo so, Paul non me lo ha detto. Ma i genitori adottivi non ci sono mai per lui, tornano quando hanno tempo e credono che riempirlo di soldi e case sia un gesto d'amore, ma Val ci sputa sui loro soldi. All'età di diciassette anni si è slogato un braccio a basket, si è alzato da solo ed è andato in ospedale a farsi sistemare. Valentìn è già un uomo vissuto, Sasha. Non puoi cambiare la sua natura, puoi soltanto amarla." Sospira Denis.
Abbasso la testa sulle mie mani strette intorno al bicchiere. Non avrei mai immaginato tutto questo dolore per un solo bambino. Non riesce a dare amore perché non ne ha mai ricevuto, ma questo non significa che non possa farlo, io non gli farei mai del male.

"Denis, amico, hai veramente culo nel gioco. Non ci provo gusto a giocare con te." Sento Anthony ridere da dietro la porta socchiusa della camera di mio fratello.
Loro sono qui, sono tutti qui. Cammino sulle punte cercando di non farmi sentire per raggiungere la porta di casa e uscire.
"Sasha." Dice una voce alle mie spalle, mi pietrifico. "Tranquilla, puoi rimanere tanto lui non è venuto." Aggiunge, è Paul.
Provo sollievo nel vederlo, Paul mi mette tranquillità.
Muoio dalla voglia di chiedergli dove sia, ma non posso farlo, ho paura di sapere la risposta.
"Sta bene?" Domando soltanto.
"Se la cava." Risponde lui, sforzo un sorriso e non so cos'altro dire.
"Tu stai bene?" Domanda soltanto, sta facendo il mio stesso gioco.
"Me la cavo." Incrocio le braccia al petto e mi appoggio alla parete.
"Siete due teste vuote, orgogliosi e stronzi." Scuote la testa tornando in camera di mio fratello.
Si riferisce alla situazione che si è creata tra me e Val e mi dispiace che lui non venga quando hanno appuntamento qui, a lui piace stare con mio fratello ed io sento di aver rovinato il loro gruppo, da quando sto .. O stavo con Valentìn ci sono sempre stati problemi tra lui e Cameron, non facciamo altro che litigare e sono esausti anche gli altri, figurati quanto possa essere esausta io. È una relazione problematica ed è iniziata già con il piede sbagliato, non sarebbe potuta finire altrimenti.

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