Un imprevisto 15

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Claudio

Credevo che l'allenamento avesse stancato Alice, abbiamo rallentato il ritmo ma la vedo lo stesso stanca e pallida, oltre al fatto che mangia poco... sarà influenza o qualcos'altro? Sarà nervosa per questa situazione? Mi parla poco e non si apre più come prima, più passa il tempo e più ho timore che mi lasci perché non sopporta più questa situazione... oggi provo a leggerle nel pensiero... in vari momenti, ma non ci riesco... forse è impegnata a lavorare e non pensa a niente... anch'io sono impegnato e non mi applico più di tanto... Ci riprovo più tardi, con calma, ma niente, vuoto assoluto... ora mi sto preoccupando, vado da lei, che sta facendo? Non è da me, ma è alquanto strano sentire quest'assenza... per tanto tempo... lei è in sala con le altre... non voglio chiamarla e comunque non ho una scusa valida per farlo, io mi fermo fuori la porta vicino al distributore delle bevande, prendo un caffè e cerco di entrare nella sua mente... ma non riesco, mi sorge un dubbio... lei ha costruito un muro... è diventata così brava? E poi perché? Cosa mi vuole nascondere? Io mi sforzo... ma è inutile... ora sono sicuro... lei mi ha bloccato ... alza lo sguardo e mi vede... si.. ne sono certo... i suoi occhi parlano... mi nasconde qualcosa... finisco il caffè e vado nello studio... ne parleremo stasera quando verrà da me... sperando che verrà da me... visto com'è andata oggi.

Che mi resta da fare se non aspettare?

Volevo impostare questa storia scrivendo solo dal punto di vista di Claudio e facendo leggere quello di Alice attraverso la lettura della mente di Claudio, ma ora devo per forza scriverlo, per sapere cosa succede visto che lei ha bloccato la lettura della mente e leggendo capirete il perché. Scrivendo dopo il dialogo con Claudio non avrebbe lo stesso effetto e la stessa resa.

Alice
Mando un messaggio a Silvia, ho bisogno di lei... spero sia libera... dopo poco mi risponde, fortunatamente lo è...

Solito aperitivo?

Mi scrive, ma non è il caso...

No, vengo a casa tua, dobbiamo fare una cosa.

Mi devo preoccupare?

Spero di no.

Accennami qualcosa.

Non posso ora, devo scrivere una relazione, a dopo.

Basterebbe scriverle che devo passare in farmacia a comprare un test di gravidanza.
Ho un ritardo non da poco, aggiunto a nausee e spossatezza. All'inizio pensavo che fosse lo stress dovuto agli ultimi eventi. Ma il ritardo è troppo è ho iniziato a preoccuparmi, anche se Claudio ha usato sempre il preservativo, eccetto una volta, nella doccia... presi dalla passione... l'abbiamo dimenticato.... ce ne siamo resi conto troppo tardi... ma ho pensato... per una volta... che fa..?. ed invece una volta può bastare... e come.... per non far preoccupare inutilmente Claudio ho creato un muro tra me e lui, nella mia mente, mi sono meravigliata, non credevo fosse così facile... speravo che non se ne accorgesse... ma mi sbagliavo, non poteva durare per molto tempo, infatti oggi mentre scrivevo, ho sentito la sua presenza... e poi l'ho visto vicino al distributore... ho notato il suo sguardo indagatore, ha capito... che ho bloccato l'entrata alla sua mente, per cui gli nascondo qualcosa... non posso più rimandare... uscita dall'istituto vado in farmacia a comprare il test e poi a farlo a casa di Silvia. Spero che sia negativo, anche se ho la sensazione opposta. Uscita dall'istituto corro in farmacia a comprare il test e poi vado da Silvia che mi aspetta in febbrile attesa, chissà che immagina, che succulento pettegolezzo ho da svelarle... invece rimane di sasso e con la bocca aperta quando le mostro il test.

Mi avevi detto che Conforti usava le precauzioni, ha smesso?

Nient'affatto, una volta sola l'ha scordato.

Dall'allieva... un dottore particolare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora