Jimin POV

Mi buttai sul sedile del guidatore chiudendomi la portiera alle spalle, e feci un respiro profondo liberatorio. Portare Jungkook a peso morto fino all'auto era stata un'impresa. Si era ripreso, certo, ma era ubriaco perso, e non si reggeva in piedi dal freddo, in più il peso dei vestiti bagnati peggiorava la situazione.

Bloccai le portiere della macchina, inserii la chiave e subito accesi i riscaldamenti. Che cazzo di ore sono?
Guardai sul display della radio.

"porca troia Kook, sono le undici e mezza! Gli altri ci staranno dando per dispersi "

Dissi mentre mi toglievo con fatica il giacchetto zuppo.

"Dobbiamo tornare subito in hotel, siamo bagnati fino alle ossa e abbiamo bisogno di una doccia. Non oso immaginare cosa ci potesse essere in quella piscina oltre al cloro, no, non ci voglio nemmeno pensare."

Al ricordo mi salì un fastidioso brividino lungo la schiena. Che schifo.

Regolai lo specchietto in alto. "Ti rendi minimamente conto del casino che è successo? Se trovo per strada quei tipi che ci hanno spinto, davvero, li tiro sotto. Ma poi con quale coraggio ci faremo vedere dagli altri in questo stato?"

Lanciai il giacchetto tutto appallottolato e gocciolante sui sedili posteriori, senza nemmeno farci caso, e mi allacciai la cintura.

"Muoviti, mettiti la cintura anche tu-"

Lo guardai.

Era lì steso sul sedile, che era completamente tirato giù, intento a...

" JEON JUNGKOOK! "

Si bloccò, con la maglia arricciata sul viso e le braccia già libere dalle maniche.

"Kook, i vestiti devi ancora tenerli addosso " sbottai, ma i miei pensieri erano discordanti dalle mie parole, e comunque ormai era troppo tardi.
Non feci in tempo a dire null'altro, che la sua maglia finì buttata ai piedi del suo sedile insieme ai pantaloni.

Lo guardai di nuovo, incredulo. Quanta sfacciataggine in una sola persona? L'ubriachezza non lo giustificava.

I suoi capelli gli coprivano parzialmente il viso, ma fortunatamente il suo sorriso si vedeva lo stesso. è quel sorriso di quando non capisci niente di ciò che ti succede, ma sei comunque di buon umore anche se non lo sai. Le sue mani si muovevano lentamente lungo il suo addome, ero quasi ipnotizzato, e-

No. Mi voltai di scatto guardando dritto davanti a me, mani sul volante, e occhi fissi sul parcheggio in cui ero. Non posso pensare certe cose, non posso, non posso assolutamente. Se Namjoon ci vedesse in questa situazione non avrei neanche il tempo di spiegare niente che sarei finito, un uomo morto. Tanto anche se mi lasciasse spiegare, non penso che mi crederebbe, è inutile.

"mh Jimin" mi chiamò.

Che tortura, averlo così vicino e non poterlo neanche guardare. Ma poi perché sono così in difficoltà?

"Mi metti a disagio, per favore mettiti la cintura." Affermai con fare deciso (fallendo), con lo sguardo sul volante.

Ebbi una leggera risata in risposta a conferma del fatto che non stesse capendo nulla di ciò che gli stavo dicendo.
Alzai l'aria calda dell'auto per non fargli prendere più freddo di così.
Perché devo essere io quello sobrio? Perché devo essere io quello con la mente lucida, quello che si ricorda, quello che deve prendere delle decisioni?

Mi afferrò la mano d'improvviso trascinandomi a se, ma la cintura di sicurezza mi bloccò a pochi centimetri dal suo viso. Cazzo.

Dio, se non ci fosse stata la cinturami avrebbe-

Just Me And You - JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora