Jimin's POV
"Quelle sono le mie scarpe."
Affermò freddamente una voce alle mie spalle.
Mi voltai di scatto, bloccandomi in mezzo al corridoio.
Era Jungkook.
Mi guardai i piedi, alzandone le punte leggermente, perplesso.
Per la fretta deve essermi sfuggito questo piccolo particolare.
Guardai dunque i suoi, notando che fosse scalzo."Ho freddo, le mattonelle sono ghiacchiate..."
Ammise, sfilando le mani dalle tasche del pantalone e indicando il pavimento color panna.
Immediatamente le notai, fissando involontariamente lo sguardo su di esse.
Indossava i soliti anelli che non toglieva nemmeno la notte, idem per i bracciali.
Ma non gli danno fastidio mentre dorme?
Forse dato quello che è successo ieri, toglierseli sarebbe stato l'ultimo dei suoi problemi.
Le vene sembravano ipnotizzarmi, e i tendini si vedevano leggermente nonostante le mani fossero rilassate."Jimin? Hai capito quello che ho detto ?"
Mi ero incantato, ero in imbarazzo.
Ma cosa mi prende a fissarlo così? Sono un idiota."Uhm si, si. Ecco..."
Affermai imbarazzato.
Senza pensarci due volte mi appoggiai al muro con la schiena, e mi lasciai scivolare giù fino a che non fui "comodamente" seduto a terra.
Non mi andava di mettere alla prova il mio equilibrio, avendo ancora un leggero giramento di testa dovuto alla sera prima.
Ero intento a slacciare le scarpe quando junkook si sedette accanto a me.
Fui leggermente intimidito dal suo gesto, ma sapere che sarebbe rimasto in piedi a fissarmi mi avrebbe messo ancora più a disagio."Dio, sono stanco morto... ma cosa è successo ieri?"
Chiese con una voce veramente molto assonnata.
Il caffè che aveva preso a colazione non aveva fatto il minimo effetto notai.Tolsi una scarpa e glie la porsi senza poter fare a meno di sorridere.
Le sue mani sfiorarono leggermente le mie.
Il contrasto tra il mio calore corporeo e le sue dita fredde mi fece sussultare.
I ricordi mi tornarono in mente senza che io potessi dargli un freno, come potevo dimenticare il suo tocco?
Infatti era tutto come stampato, inciso in modo permanente nella mia memoria.
Le sue mani che stringevano le mie, i suoi sguardi immensi in cui ieri notte mi ero lasciato andare...
Basta, scostai immediatamente la mia mano dalla sua, anche se con un leggero dispiacere.Ma quale dispiacere? Ieri è stato uno sbaglio, io amo Namjoon e sono nei guai.
Tolsi anche l'altra scarpa velocemente e glie la passai, mentre era intento a infiocchettare i lacci dell'altra.
Le sue mani... no.
Niente mani, niente di niente.
Decisi di ignorare i miei ricordi e quello che mi veniva in mente su me e lui.
Decisi di alzarmi, dovevo andare via al più presto prima che succedesse qualcos'altro di irreparabile.Mi afferrò il braccio, stringendo leggermente un lembo di tessuto e tirandolo verso di se.
"Aspetta... "
Mi rimisi seduto accanto a lui senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi.
Sentivo il suo sguardo che cercava il mio, ma non potevo farcela a sostenerlo."Junkook io dovrei andare"
"Perché eri nella mia stanza sta mattina?"
Mi chiese.
Ma che... inizialmente non capii il motivo di questa domanda."Ma come non te lo ricordi? Non ricordi niente??"
Sbottai, sta volta girandomi, incontrando il suo viso.
Egli scosse la testa in segno di negazione, facendo ondeggiare leggermente i suoi soffici capelli rossi.
Perché diamine trovo dei gesti così semplici, al contempo così attraenti?

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Just Me And You - Jikook
Fiksi Penggemar"L'auto correva veloce nella notte, e la luce calda dei lampioni ne dipingeva il profilo sulle vetrine buie delle vie del centro. Eravamo vicini alla destinazione: il palazzo in cui abitava Jungkook sarebbe presto uscito fuori da quel groviglio di e...