Jungkook POV
"Svegliati, sono le tre del pomeriggio!"
"JUNGKOOK! ALZATI!" Mi urlò Tae, togliendomi di colpo le coperte di dosso e mettendo a soqquadro l'intero letto.
Mi rotolai su me stesso un paio di volte, poi riuscii ad aprire gli occhi con fatica.
"mh... e quindi?" Fu l'unica cosa che mi passò in mente di dire, e nonostante avessi ancora la vista leggermente annebbiata riuscii comunque a notare una leggera rabbia apparire sul suo volto. Ok, l'ho fatto incazzare, sono un idiota.
"E quindi un paio di palle, Kook, devi mangiare." Mi sgridò. Detto ciò, se ne andò dalla stanza senza aggiungere altro, lasciandomi solo. Una delle cose che mi fa davvero apprezzare Tae come amico, è che non importa quanto ce l'abbia con me, si preoccupa comunque di come sto e di cosa ho bisogno. Io non me lo merito, è troppo per me... non lo ringrazierò mai abbastanza.
Mi sentivo uno straccio, avevo un mal di testa non indifferente e il naso completamente tappato. Ci risiamo, che cazzo è successo ieri? Odio non ricordare le cose che mi accadono o che faccio, ok che ero ubriaco, ma mi fa sentire così stupido.
Nonostante la fame, cercai di ripetere nella mia mente tutto ieri, fin dove riuscivo. Mentre fissavo il soffitto color crema, qualche cosa iniziava pian piano a tornarmi in mente.
Ricordo quella barista sexy, si, ricordo le sue enormi, ehm, doti. Faceva dei drink davvero ottimi, e sembrava particolarmente attratta da me, almeno quanto lo ero io da lei. Chissà quanto abbiamo flirtato, e chissà quanti ragazzi e ragazze cercavano di fare lo stesso senza successo. Sono particolarmente bravo con le donne, me la cavo. So esattamente tutto ciò che ogni donna vorrebbe sentirsi dire, e mi stupisce di quanto sia semplice ogni volta. Mi è capitato di ricevere dei rifiuti ovviamente, e di sicuro erano ragazze alle quali qualcun altro aveva rifilato lo stesso trucchetto.
Mi voltai verso la finestra, e intravidi la luce del sole dalle tapparelle. Sono davvero le tre del pomeriggio?
Mi sporsi per leggere l'orario sull'orologio della sveglia, che si trovava sul comodino al lato opposto del letto, e una volta visto ciò che vi era scritto mi lasciai sprofondare nuovamente sul cuscino, preso dallo sconforto.
le 15 e 12.
Bene, ho buttato mezza giornata al cesso.
Passai non so quanti minuti a rotolarmi fra le lenzuola, sperando nel miracolo che il mal di testa mi passasse. Decisi di alzarmi, scesi dal letto tirandomi su con fatica, mentre mi reggevo al comodino alla mia destra. Mi guardai attorno, cercando il mio telefono con lo sguardo, tuttavia senza successo. Mi resi presto conto di trovarmi nella camera da letto di Tae... forse mi ha portato lui a casa ieri. Sospirai, poi cercai di dare un senso alle coperte e ai cuscini del letto in cui avevo dormito, i quali erano tutti sgualciti ed eccessivamente scombinati. Tirai il lembo del lenzuolo verso di me, facendo lentamente scomparire le più grandi delle pieghe. Una volta raccolti i cuscini da terra, li buttai sulla parte anteriore del letto senza farci troppo caso. Odio essere portatore di disordine in luoghi dove sono ospite. Non mi piace riordinare, e non sono solito farlo, tuttavia mi è utile anche per sistemare i pensieri e i ricordi caotici nella mia testa. A volte penso a come sarebbe se i miei occhi funzionassero come una specie di videoregistratore, di modo che io possa riguardare ciò che ho visto e vissuto precedentemente in un secondo momento, sarebbe comodo.
Mi guardai intorno nuovamente, sta volta con fare confuso. Il mio sguardo cadde su un enorme specchio, il quale si trovava esattamente di fronte al letto, sulla parete opposta. Feci qualche passo in avanti, avvicinandomi ad esso. Ero un disastro completo, e per di più feci caso al fatto che i miei capelli sembravano paglia secca.

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Just Me And You - Jikook
Fiksi Penggemar"L'auto correva veloce nella notte, e la luce calda dei lampioni ne dipingeva il profilo sulle vetrine buie delle vie del centro. Eravamo vicini alla destinazione: il palazzo in cui abitava Jungkook sarebbe presto uscito fuori da quel groviglio di e...