EPILOGO

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-Attenta- mi raccomandò Ethan, le sue mani strette intorno alla mia vita.

-È difficile stare attenta con gli occhi chiusi- replicai, il cuore in gola. L'aria fresca mi accarezzava il viso. Mi costrinsi a non sollevare le palpebre, nonostante morissi di curiosità.

-Un passo ancora e potrai aprirli- mi disse Ethan, dolcemente, il suo respiro che mi sfiorava l'orecchio.

Ubbidii, le suole delle scarpe che raschiavano contro qualcosa. Cosa c'era per terra?

-Ora!- esclamò

Sollevai le palpebre e fui colpita da più cose nello stesso momento. Un grande Cupido che se ne stava appeso a un filo, nuvole di cuscini sparsi ovunque e la sabbia bianchissima per terra. Le tende tirate impedivano alla luce del sole di entrare e la stanza, avvolta nella penombra, era illuminata da una fila di lucine.

-Sei sull'Olimpo- dichiarò, poi una risata dolce gli uscì dalle labbra. -Te lo avevo promesso dopotutto-

-Quello allora è il Cupido da spiumare?- ironizzai, cercando così d'ignorare la sensazione che mi stringeva la gola come una morsa. Tenerezza e qualcosa che non sapevo definire. Ero commossa, compresi dopo un attimo.

-Esatto... anche se ultimamente Cupido si sta comportando bene per cui... -

-Non dirmi che vuoi perdonarlo- lo presi in giro.

-Forse... c'è un'altra cosa che volevo farti vedere- si allontanò di un passo e prese un computer portatile lucente. Lo aprì e me lo porse. C'era un personaggio in 3D che mi assomigliava in modo quasi impressionante. -Hai presente il compito che mi era stato dato... -

-L'intelligenza artificiale che avresti dovuto creare- compresi, il cuore che sfarfallava nel mio petto. Era davvero ciò che pensavo?

-Se devo rendere eterno qualcuno... beh, voglio rendere eterna te, io voglio che... -

-Baciami!- lo interruppi, voltandomi verso di lui, le lacrime che mi correvano lungo le guance.

Ethan non esitò un solo attimo, mi trasse a sé e mi baciò con una passione che mi scosse. Tutte le preoccupazioni potevano aspettare.

Ed eccoci alla conclusione della storia. Ora servirebbe un lunghissimo discorso.  In realtà non credo di riuscire a farlo. Certe cose ci lasciano senza parole.

Ho rispettato la promessa fatta a Ethan in quella notte d'Oriente. Questa storia è il frutto di quella promessa mantenuta. Oh, anche Ethan ha mantenuto la sua. Presto parteciperà a un torneo di scacchi. Spero proprio che vinca.

Come concludere?

La mia vita non è perfetta, ma credo che la perfezione sia sopravvalutata e molto noiosa. Sono una ragazza fortunata, ho un fidanzato che mi ama veramente e mi è stata data una seconda possibilità. Chi può dire di avere tutte queste cose? E se io sono felice, cosa me ne faccio della perfezione?

A quanti viene data una seconda possibilità di ricominciare tutto da capo? Beh, non voglio sprecarla. In questo folle mondo, in cui le stelle ci fissano crudeli e compassionevoli allo stesso tempo, sono ben poche le persone che possono ricominciare da capo. Io sono una di queste.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Qui finisce la storia. Vi è piaciuta? Tracciare la parola fine è sempre difficile e un po' triste.

A breve pubblicherò la nuova storia, in cui voglio tentare un nuovo stile di scrittura (è da un po' che ci lavoro e spero che vi piaccia). Sarà sempre una storia d'amore con un mistero (vagamente ispirata a Cenerentola). Ci saranno una matrigna crudele, una sorellastra insopportabile e un principe tenebroso. Cos'altro posso dire? Venite a scoprirla.

A presto

Nelle luminose notti d'OrienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora