-Non mangi nulla?- mi chiese Izzy, guardandomi con sguardo intenso.
-Non ho fame- mormorai. Il mio piatto era ancora pieno di patate al forno e di spinaci. Il locale mi sembrava tremendamente buio. Oppure era solo il dolore pulsante che provavo che distorceva la realtà. Ero tornata dal viaggio in Oriente da appena una settimana, ma mi sembrava essere passata una vita. Ogni giorno senza sentire Ethan era come un secolo.
-Lo sai che devi mangiare- insisté Izzy.
-Certo, certo, la malattia- feci spallucce. Non m'importava, nulla aveva più importanza. E comunque anche il piatto di Izzy era ancora pieno. Notai che si sfiorava il ventre. Un gesto rapido prima di posare la mano sul tavolo.
-Si tratta di Ethan, vero?- mia cugina mi fissò con il suo sguardo azzurro. Mi parve di scorgere un bagliore. Preoccupazione? Izzy capace di preoccuparsi per me? Il mondo stava veramente per finire allora. –Si tratta di Ethan- decise mia cugina con un sospiro.
-Ethan non fa più parte della mia vita- le risposi.
-Non hai risposto alla mia domanda- giocherellò con la forchetta e notai sorpresa che aveva diverse unghie spezzate –pensi a lui?-
-Come potrei non pensare a lui?- chiesi piano. Deglutii, cercando di ricacciare indietro le lacrime e inspirai a fondo. Dovevo mantenere la calma.
-Chiamalo- mi disse.
-Non posso... lui ha un'altra- queste ultime parole mi fecero male, molto male. Dirlo era come renderlo reale. Lo avevo visto il giorno precedente parlare con una ragazza dai capelli scuri, la stessa della fotografia. Dire che il mondo intero si era fermato, beh, non descriveva il mio dolore.
-Lo sai bene che è reale- mi sussurrò Lauren all'orecchio.
-Ti riferisci a Mary?- mia cugina fece una smorfia, prima di tossire. Rapida si portò il tovagliolo davanti alle labbra.
-Suppongo di sì... non so come si chiami e sinceramente neppure m'interessa- mentii.
Izzy annuì, scossa dalla tosse. Aggrottai la fronte.
-Ti senti bene?- le chiesi. Con la fortuna che avevo sarebbe finito con Izzy che moriva soffocata davanti a me.
Mia cugina annuì ancora, le palpebre contratte, il tovagliolo premuto contro la bocca. Quando finalmente la tosse terminò lo allontanò. Notai che era macchiato di rosso. –Stupido rossetto- commentò Izzy.
-Stai bene?- le domandai.
-Certo che sto bene- mi sorrise e strizzò l'occhio, poi si passò la mano davanti alle labbra e fece una smorfia. -Ho un po' di nausea-
Nausea? Un pensiero mi sfiorò la mente, ma lo ricacciai subito indietro. Eppure...
-Ethan non esce con Mary, è lei che è pazza di lui- mi spiegò Izzy -a quanto pare è stata Sally a dirle che tra voi due le cose sono in crisi-
-Sally?- la fissai sorpresa e molto confusa. Certo, Sally era strana ultimamente, ma cosa c'entrava lei con Mary?
-Uffa, Victoria! Non guardi Instagram?-
Scrollai la testa e i capelli mi finirono negli occhi.
-Beh, c'è una foto di famiglia sul profilo di Sally... credo che Mary sia sua cugina o qualcosa di simile-
-Cugina?-
-Esatto... a me quella ragazza non è mai piaciuta comunque-
-Non ha importanza- risposi, evitando di dirle che le persone che piacevano a lei era poche. Soppesai per un attimo la possibilità di deviare il discorso su Michael, poi cambiai idea, Izzy mi sembrava già troppo sofferente.
STAI LEGGENDO
Nelle luminose notti d'Oriente
Romance(COMPLETA) Non era forse quella la perfezione? Noi due sdraiati nel deserto a guardare le stelle. Noi a sognare quella vita perfetta che non avremmo mai potuto avere. Noi ad amarci, fino alla fine del mondo, fino a quando l'ultima stella del cielo s...