Secondo alcuni studi portati avanti dall'Università Sheffield, la voce di una donna è difficile da memorizzare e da sopportare per un uomo.
Lo dice la scienza.
Sempre da quella meravigliosa ricerca si evince che, l'uomo, per decodificare la voce della donna debba coinvolgere una vasta area del cervello. Quest'ultimo, super caricato da tali stimoli, va in crash mandandolo in standby portandoci a fare altro o non ascoltare l'interlocutore in gonnella.
Questa tesi, vagliata tante volte dal sottoscritto, non aveva trovato stranamente in me nessun riscontro durante la notte appena trascorsa.
Dopo averci dato dentro anche su quelle comode sdraio, avevo ascoltato con tale minuzia tutto quello che lei aveva detto meravigliandomi di me stesso. Avevo appreso quante le piacesse la luna, come non le piacevano gli uomini con le mutande del nonno e come le piacesse sperimentare a letto.
Musica per le mie orecchie.
Io, d'altro canto, non volevo essere da meno fornendo anche io delle delucidazioni interessanti sulle mie routine di vita: mi piaceva essere il primo in ufficio, mi piaceva essere mordicchiato ovunque durante l'amplesso e non mi piaceva farlo al buio. Volevo il dominio della situazione avendo tutto sotto controllo.
Poi, come nei migliori film con finale a sorpresa, ci eravamo addormentati avvinghiati come l'ultima posizione da noi praticata: il cucchiaio.
Avere il viso immerso nei suoi ricci mi eccitava a dismisura e, addormentarmi tra quei fili color paprika, era la cosa più sensuale che avessi fatto negli ultimi giorni.
All'improvviso non sentii più quella seta sulla mia pelle, lasciando spazio ai raggi solari che iniziavano ad espandersi dentro la piscina. Mi alzai comprendo per metà gli occhi con la mano destra, mentre fissavo Ginevra nella sua vestizione.
« Di solito me ne vado sempre prima che lui si svegli... »
« Ma io non sono "Lui" ... », risposi alzandomi mostrando quella erezione che parlava da sola.
« Sempre più presuntuoso... », ribatté lei alzandosi quella famigerata zip sorridendo maliziosa.
« Non mi piace essere paragonato agli altri... e poi sono sicuro che non avevi mai provato determinate cose... », continuai avvicinandomi a lei fiero e desideroso di replicare.
« In realtà, sei piuttosto bravino... devo ammetterlo... », continuò lei cercando di domare i ricci che avevano preso volume grazie all'acqua della piscina.
« Solo bravino? », ribattei ormai vicino a lei e a quel suo profumo di cioccolato accarezzandomi la parte più sveglia del mio corpo.
« Avvocato, adesso non montarti la testa... », mi bacchettò lei superandomi andando verso le sue scarpe che si trovavano ancora a bordo piscina. « Vado in camera mia prima che Claudia si accorga che non ci sono... ci vediamo dopo... », la guardai dileguarsi con le scarpe tra le mani e il suo solito sorriso sensuale mentre usciva dalla stanza lasciandomi ancora una volta come un cretino.
Dopo essere tornato anche io in camera e, aver fatto una doccia veloce, mi incamminai verso la reception dove ci aspettava tutta l'allegra compagnia. Mirko e futura consorte avevano organizzato un mirabolante giro in barca per allietare la nostra mattinata in previsione della nostra partenza.
Che divertimento.
Uscii dalla stanza con la solita sigaretta in bocca e la giacca sulla spalla. Quella mattina, pur essendo Novembre, c'era una bellissima giornata e quindi optai per un look più leggero: camicia bianca, pantalone beige, scarpe da tennis bianche, la giacca color jeans e i miei fedelissimi Ray Ban sul naso.
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Quello Che Non Sai Di Me
ChickLitSaverio Monte è un affermato e brillante avvocato con il vizio delle donne e del sesso senza impegni. Costretto, suo malgrado a partecipare all'organizzazione per il matrimonio del suo migliore amico, si ritroverà invischiato in situazioni divertent...