Capitolo 1 - Nuova Nayeon

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Il rombo della vecchia Nancy – era il nome che Im Jihyo aveva dato alla sua logora auto scassata – riecheggiò per tutto il porto, quando la nave aprì lo sportello per far uscire le auto.

Dopo mezza giornata di viaggio, le due donne erano finalmente arrivate sull'isola di Jeju. Non erano molte le ragioni che avevano portato le due a cambiare casa, ma erano sufficienti per spingerle a compiere questo grande passo.

«Sai mamma... Tra tutti i posti in cui pensavo ti volessi trasferire, Jeju era l'ultimo della lista» Parlò Nayeon, mentre prendeva dalla borsa di sua madre l'ennesima sigaretta della giornata.

«Accendine una anche per me» Le disse la signora Im, prima di risponderle. «Posso essere sincera con te?»

Jihyo afferrò la sigaretta e fece un'enorme tiro, come se non fumasse da giorni interi. Poche persone però sapevano che quello era il suo modo di sfogare lo stress, ed una di quelle era proprio sua figlia Nayeon.

«Quando mai non lo sei stata?»

Nayeon e sua madre Jihyo, non avevano il solito rapporto madre figlia, diciamo che la loro era più una sorta di amicizia ed il loro rapporto era basato sulla fiducia reciproca, per questo nessuna delle due aveva segreti con l'altra.

«Ho scelto Udo-myeon come città, perché oltre ad essere sul mare, aveva anche un nome divertente...»

«E ti pareva...» Sbuffò Nayeon prima di fare una breve pausa per accendersi la sua sigaretta. «Ma non posso biasimarti, è una cosa che avrei fatto anche io» Scherzò poi, tirando giù il finestrino dell'auto.

Jihyo non le rispose ed accennò ad una lieve risata, continuando a guidare verso la loro nuova abitazione.

Essere una madre single era mai facile per chiunque, ma con una figlia come Nayeon, Jihyo non poteva di certo lamentarsi. Nonostante la più piccola delle Im sia una ragazza con una bassa predisposizione nello studio, e che quindi aveva deciso di non laurearsi, aiutava sempre sua madre a pagare le bollette con dei lavoretti arrangiati nella sua vecchia città.

«Ascolta, ho sentito che nel nostro nuovo quartiere, cercano qualcuno che nel fine settimana, sia disposto a lavorare come netturbino...»

«Mi stai davvero chiedendo di fare un colloquio per ritirare l'immondizia?» Le domandò Nayeon perplessa. «Non c'è altro che io possa fare? Non so, tipo una cameriera in un ristorante o roba varia? Anche se non siamo ricche, sono pur sempre una donna di classe io»

«Parla quella che scoreggia di notte...»

«Hei, non è colpa mia se soffro di gonfiore addominale» Puntualizzò Nayeon.

«Oh ma come siamo raffinate» La prese in giro Jihyo, prima di gettare il mozzicone della sigaretta fuori dal finestrino. «In ogni caso, fai come vuoi... Ho ancora un po' di soldi da parte, in più con il lavoro che ho trovato qui, dovremmo riuscire ad andare avanti per molto tempo, quindi se vuoi divertirti per tutta l'estate, sappi che per me non c'è nessun problema»

«Ah figurati... Sai che non potrei starmene con le mani in mano per più di due giorni. Troverò sicuramente qualcosa da fare. Ma non chiedermi di fare domanda per lavorare come netturbino perché non lo farò» É vero che Nayeon avrebbe fatto qualunque tipo di lavoro per aiutare sua madre, ma se c'era di meglio, lei lo avrebbe sicuramente trovato. Non che ci fosse nulla di male nel ritirare l'immondizia, solo che non era da lei.

«D'accordo piccola mia, fai tutto quello che ti rende felice»

«Non mi dispiacerebbe chiamare qualcuno che si metta a disfare i miei bagagli, ma capisco che sarebbe una richiesta troppo pretenziosa. Persino per me»

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