Capitolo 11 - Preparazioni

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Erano passate all'incirca due settimane da quando Nayeon e sua madre si erano trasferite ad Umi.

Mentre Jihyo era sempre più presa dalla sua nuova relazione con la vicina di casa, Nayeon aveva deciso di ignorare del tutto Dahyun per evitare inutili discussioni che avrebbero potuto portare ad un contrasto inevitabile tra le loro madri. Per una volta Jihyo era davvero felice e non voleva che fosse proprio lei la causa di un possibile disguido con la sua "futura matrigna" come la chiamava lei. Tuttavia non potevano mancare dei battibecchi e delle frecciatine ogni tanto. Quello era inevitabile.

Fortunatamente c'era anche il suo nuovo lavoro a distrarla, come in questo momento. Lei e Mina si stavano occupando delle numerose richieste della giornata, alternandosi tra una creazione floreale e l'altra. In città si sarebbe svolta una sorta di festività locale tra pochi giorni, nella quale venivano inviati dei fiori con una dedica romantica o meno.

«Hai già pensato a chi manderai i fiori?» Domandò Nayeon a Mina, appena l'ultima cliente uscì dal negozio.

«Penso che potrei mandare il solito mazzo di rose a mio padre» Rispose l'altra mentre iniziava le composizioni.

«Niente per Jeongyeon?»

«Scherzi? Vive qui dentro in pratica. Non mi meraviglierei se un giorno diventasse una primula» Scherzò l'altra, facendo ridere Nayeon. «Tu invece?»

«Avevo intenzione di farne una per mia madre, che ne pensi?»

«Penso sia un'idea carinissima... Se vuoi puoi farla anche ora, nel frattempo mi occupo dei Kim se non ti dispiace»

«Dei Kim?» Domandò Nayeon sbalordita pensando che se Jihyo avesse voluto mandare dei fiori a Sana, avrebbe dovuto chiederlo a lei visto che nessuno sa ancora niente della loro relazione.

«Si, Shotaro commissiona sempre dei fiori per sua moglie e per le sue figlie... Dice che sono le donne della sua vita... Se un giorno trovassi un uomo come lui, sarei la donna più fortunata del mondo»

«E... Non c'è nessuno per ora nella tua vita?» Le domandò poi Nayeon, ricordandosi della promessa fatta a Momo.

«Nessuno» Rispose l'altra. «Ogni anno però qualcuno mi fa trovare dei fiori fuori dalla porta con delle dediche bellissime, peccato che non si sia mai mostrato»

«Magari ha solo paura» Rispose Nayeon pensando subito che fosse proprio Momo "lo spasimante segreto" della sua collega.

«Paura di cosa? Non mordo mica»

«Questo non lo posso sapere» Scherzò Nayeon. «In ogni caso, hai pensato che magari potrebbe non rispecchiare le tue aspettative? Forse è di questo che ha paura»

«É vero, ma non mi importerebbe nulla se fosse grasso, pieno di brufoli o pelato... Potrei innamorarmi comunque di qualcuno che mi scrive parole così travolgenti» Le rispose con occhi sognanti, mentre preparava l'attrezzatura per le sue composizioni. «Lo respingerei solo se fosse vecchio... Diciamo che un settantenne non sarebbe proprio il mio ideale»

«Posso immaginare» Rispose prima di iniziare a ridere. «Perchè non scrivi un biglietto e lo lasci fuori dalla tua porta? Così chi ti manda i fiori deciderà se rivelarsi o meno»

«Sai che non è una cattiva idea?» Mina assunse una posa pensierosa, poi si rivolse nuovamente a Nayeon. «E cosa dovrei scrivergli?»

«Le stesse cose che hai detto a me, magari tralasciando il fatto dei brufoli... Potresti semplicemente dirgli che non ti importa del suo aspetto fisico, ma che vorresti incontrare chiunque ti scriva parole così incantevoli»

«Sai che ti dico? Farò esattamente così»

Mina era talmente euforica all'idea che finalmente avrebbe potuto incontrare la persona che le dedicava quelle splendide lettere ogni anno, che non si accorse minimamente che Nayeon stava scrivendo proprio a Momo per informarla su tutto.

× - × - ×

Mentre Dahyun e Chaeyoung erano uscite di casa per sbrigare delle commissioni, Sana e Shotaro ne approfittarono per parlare un po' della loro situazione.

«Sana io dovrei parlarti di una cosa...» Le disse Shotaro sedendosi accanto a lei sul divano.

«Si tratta di te e di Karina, giusto?»

«Esatto... Ne abbiamo parlato molto e per quanto io abbia provato a spiegarle la situazione, non riesce più a gestire la faccenda... Vorrebbe che ci sposassimo e che provassimo a crearci una famiglia tutta nostra e anche io lo vorrei, ma i nostri genitori...» Shotaro si fermò un attimo per sospirare pesantemente.

«Sai, ho parlato anche con Chaeyoung qualche settimana fa e mi ha fatto capire che forse dovremmo divorziare»

«Che dici? Sei pazza?»

«Lo so lo so, ma ascolta... Dahyun sta avendo seri problemi con questa cosa e forse è proprio quello che dovremmo fare»

«Forse è proprio per questo che non dovremmo farlo volevi dire... Sai come la pensa e credo che un passo così affrettato, potrebbe farla allontanare da noi definitivamente»

«Shotaro...» Sospirò Sana prendendogli la mano. «Abbiamo perso nostra figlia nel momento in cui l'abbiamo lasciata vivere tre anni con i nostri genitori. Avevamo troppa paura per affrontarli, ma ora siamo degli adulti maturi in grado di fare delle scelte e se questo vorrà dire affrontare finalmente le nostre famiglie, allora facciamolo»

«E il lavoro? I fondi universitari per le bambine? Come potremmo fare a gestire tutto?»

«Ci sono milioni di aziende agricole che ti vorrebbero a lavorare per loro, sei eccezionale in quello che fai»

«Si, forse» Rispose Shotaro alzando il mento per pavoneggiarsi dai commenti ricevuti.

«In ogni caso, potrei iniziare a cercare un lavoro anche io e non preoccuparti per l'università, Chaeyoung può benissimo ottenere una borsa di studio in arte e Dahyun... Beh Dahyun è brava in tutto, anche se volesse iniziare l'università un giorno, dubito che qualcuno se la farebbe scappare»

«Hai pensato proprio a tutto eh?» Domandò Shotaro lasciando la mano di Sana per metterle un braccio dietro al collo, affinché la donna potesse accomodarsi sulla sua spalla.

«Sono due settimane che ci penso e sono giunta alla conclusione che è vero che abbiamo lasciato totale libertà di scelta alle nostre bambine, ma non dovremmo smettere di dare il buon esempio ad entrambe. Se non ci amiamo, non possiamo farci nulla»

«Beh io ti amo in realtà, è una forma d'amore diversa, ma è comunque amore»

«Si, anche io ti amo in quel modo e va bene così»

«Va bene così» Gli rispose iniziando ad accarezzarle il braccio.

Anche senza aggiungere altro, i due erano arrivati alla conclusione più ovvia: Divorziare e vivere la loro vita felici, con persone che avrebbero amato realmente.








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ANGOLETTO:

Non so se ci avete fatto caso, ma nel capitolo precedente avevo sbagliato a scrivere Momo al posto di Nayeon (Non per giustificarmi, ma era chiaro che prima o poi avrei sbagliato inserendo la Dahmo, visto il mio particolare favoritismo 🫣) In ogni caso, scusate per la svista.

Spoiler Capitolo 12: Piccolo e minuscolo barlume di speranza.

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