Il risveglio mattutino doveva essere piacevole. Nayeon era abituata alla calma più totale e all'odore del caffè e delle brioches appena sfornate nel bar sotto casa sua. Peccato però che il primo giorno in quella nuova città, le avesse regalato il peggior risveglio della sua vita: Clacson a non finire, cani che abbaiavano e, come se non bastasse, anche un incessante bussare alla porta.
«Mamma!» Urlò Nayeon coprendosi con il cuscino, affinché quest'ultimo potesse in qualche modo attutire ogni tipo di suono proveniente dall'esterno. «Mamma!» Urlò nuovamente.
«Vai tu Nay, sono sotto la doccia» Le rispose Jihyo urlando.
Nayeon sbuffò controvoglia, tirò via il cuscino e si mise a dare i pugni al vento, scalciando come una bambina di cinque anni che fa i capricci, poi decise di alzarsi e di andare a vedere chi fosse.
Si avvicinò lentamente alla porta e, con il suo ridicolo pigiama con i coniglietti ed i suoi capelli spettinati, andò ad aprirla. Quattro figure ben distinte se ne stavano impalate davanti a lei ad osservarla, come per giudicare il suo look da: "Sono a casa mia, mi concio come cazzo mi pare" come diceva sempre lei.
«Si?» Domandò Nayeon dopo svariati secondi di silenzio.
«Salve, siamo i suoi nuovi vicini» Parlò la donna con in mano un vassoio, probabilmente contenente del cibo.
"Che siamo in America?" Pensò Nayeon rivolgendo loro un finto sorriso.
«Siamo la famiglia Kim, viviamo proprio qui accanto» La signora indicò con il capo l'enorme villa ottocentesca accanto alla loro. La nuova casa della famiglia Im sembrava una stalla in confronto.
«Salve...» Nayeon non sapeva come comportarsi, tuttavia sua madre le aveva insegnato le buone maniere, quindi decise di farsi avanti: «Mi sono appena svegliata e ci siamo trasferite solo ieri, ma... Posso offrirvi un caffè?»
«No tesoro grazie, siamo solo venuti ad offrirvi il nostro benvenuto nel quartiere e a darvi questo» La signora le porse gentilmente il vassoio contenente del cibo, esattamente come previsto da Nayeon. «É uno sformato di patate, la mia specialità»
Nayeon sorrise e prese il vassoio dalle mani della signora. «La ringrazio»
«Nay Nay, chi è?» Jihyo sbucò fuori dal nulla, con i capelli ancora bagnati e già vestita con abiti comodi per poter finire di mettere a posto le loro cose.
«Salve, lei dev'essere la donna di casa, giusto?» Domandò la signora Kim.
«Esatto, buongiorno» Rispose sorridente.
«Salve, noi siamo i Kim e siamo venuti a darle il benvenuto... Io sono Sana» Disse facendo un piccolo inchino. «Lui è mio marito Shotaro e loro sono le mie bambine: Chaeyoung e Dahyun» Disse poi indicandoli uno ad uno.
«Piacere nostro» Jihyo fece come loro e si presentò poi un un piccolo inchino. «Io sono Jihyo e lei è mia figlia Nayeon»
«Vi ho portato lo sformato di patate» Disse Sana guardando Jihyo dritta negli occhi.
«Grazie mille, è uno dei miei piatti preferiti»
«Ne sono felice»
Passarono interi secondi e sia Nayeon che Jihyo si sentivano imbarazzate per quanto tempo Kim Sana stesse fissando le ciocche di capelli bagnati che scivolavano lungo il corpo della donna. Le gocce le stavano bagnando poco a poco la sua canotta bianca, rendendola quasi semi trasparente.
D'improvviso, Chaeyoung si schiarì la voce e sua madre scosse leggermente la testa per tornare alla realtà.
«Bene, è stato un piacere conoscervi» Disse Shotaro, intrecciando la mano con quella di sua moglie.
«Certo, anche per noi...» Aggiunse Jihyo, cercando di non guardare in faccia la signora Kim. L'imbarazzo era più che evidente nel volto di entrambe. «Ah che maleducata che sono, volete entrare per un caffè?»
«No, la ringrazio. Sua figlia ce lo aveva già chiesto, ma dovremmo andare a messa» Si intromise nuovamente Shotaro.
«Oh certo, allora mangeremo lo sformato e vi riporteremo il vassoio il prima possibile, d'accordo?»
«Nessun problema, arrivederci»
Appena le quattro figure lasciarono il giardino di casa Im, Nayeon e sua madre rientrarono subito a casa e, la più piccola, non riuscì a mantenere le sue risate più a lungo.
«Ma che hai da ridere?» Domandò perplessa Jihyo, riponendo il vassoio su uno dei ripiani della cucina.
«Dico, ma non l'hai vista?»
«Vista chi?»
«Andiamo mamma, ti stava letteralmente mangiando con gli occhi la signora Kim... Non dire che non l'hai notato, perché era più che palese»
«Ma che dici? Mi guardava perché ero in déshabillé, non di certo perché voleva saltarmi addosso»
«Ah, se lo dici tu...» Disse Nayeon, prima di aprire il frigorifero per tirare fuori il cartone del latte.
«Ti dico che ti sbagli, si vedeva che era una donna di classe e mi stava giudicando per gli indumenti che portavo»
«Mamma...» Nayeon andò a sedersi sul tavolo e mise i cereali ed il latte in una tazza, prima di iniziare a mangiare. «Fidati del mio gay radar, quella ti voleva portare a letto»
«Ma è sposata e ha anche due figlie»
«Quindi? Guarda che molte donne sposate non sono del tutto etero, magari è bi»
«Ok, ma io non lo sono, quindi anche se fosse, rimarrebbe tutto nella sua testa»
«Bè, se proprio non ci vuoi provare, magari lo faccio io... É davvero una bella donna, non mi dispiacerebbe andare con una più grande»
«Non ci provare Nayeon, ci siamo appena trasferite e non puoi subito avere la nomea da rovina famiglie»
«Scherzavo mamma, ti pare che ci provo con una vecchia?»
«Come ti permetti? Avrà si e no la mia età»
«Appunto»
Jihyo si tolse una ciabatta e la tirò amorevolmente in testa a sua figlia. «Ingrata» Le disse poi, prima di saltellare con un piede solo per riprendersi "l'arma del delitto", come se ci fosse della lava sul pavimento. «Sua figlia però sembra carina, no?»
«Quale? La bambola di porcellana o il nano da giardino?»
«La prima direi»
«Nah, non fa per me... Troppo piccola, poi frequenta pure la chiesa, figurati se mi vado ad incasinare la vita per una del genere...»
«Come vuoi, in ogni caso sembrano una famiglia troppo al di fuori della nostra portata. Credo che dopo aver riportato loro il vassoio, manterremo le distanze gli uni dagli altri»
«Sono d'accordo, non è il tipo di persone che siamo solite frequentare»
Le due chiusero li quella conversazione e, mentre Nayeon si alzò da tavola per andarsi a mettere qualcosa di comodo addosso, Jihyo sistemò il vassoio in frigo e si fece sfuggire un piccolo sorriso. Forse non le era dispiaciuto che qualcuno le desse quel genere di attenzione dopo tanto tempo, anche se a farlo era stata una donna sposata.
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ANGOLETTO:
Che dite, ricomincio con gli spoiler/no spoiler del capitolo successivo? Nel dubbio, lo faccio lo stesso:
Spoiler Capitolo 3: Nayeon è una donna fortunata.
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In The Summer
FanfictionNayeon è una ragazza di giovane età, cresciuta solo con sua madre Jihyo, non ha mai conosciuto suo padre e non ha mai avuto intenzione di farlo. Jihyo e Nayeon decidono di trasferirsi a Jeju, piú precisamente in una cittadina chiamata Udo-myeon, per...