Capitolo 15 - La Festa dei Fiori

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La prima cosa che fece Dahyun rientrando in casa dopo la nottata passata fuori con Nayeon, fu quella di mettere i bellissimi fiori che le aveva regalato in un vaso.

Trovava davvero incredibile che una semplice serata con lei, l'avesse resa così allegra e così spensierata. Sentiva come se stesse lentamente cambiando qualcosa dentro di lei, ma non sapeva bene cosa fosse.

«Dahyun...» Una Sana assonnata, si alzò subito dal divano appena sentì dei piccoli rumori provenienti dalla cucina. «Sei tornata, è tutto ok?» Le domandò stropicciandosi gli occhi.

«Tutto ok mamma, scusa se ti ho fatta preoccupare» Le disse avvicinandosi a lei per abbracciarla. «Mi dispiace, mi dispiace tanto»

Dahyun non abbracciava sua madre da mesi ormai e questo gesto risvegliò completamente Sana che, meravigliata, si affrettò a ricambiare con gioia.

«Non devi dispiacerti, so come la pensi e mi dispiace molto che io e tuo padre ti abbiamo delusa...»

«Non... Io non lo so come la penso» Le rispose iniziando a piangere. «Io non so niente mamma, mi dispiace...»

Sana non capiva le parole di sua figlia, ma decise di preoccuparsene più avanti. In quel momento voleva solo consolare Dahyun e stringerla forte a se più tempo possibile. Le erano mancati così tanto i suoi abbracci che quasi quasi preferiva stare li tutta la notte, piuttosto che andare a dormire.

Dahyun non sapeva perché aveva reagito in quel modo, infondo era ancora arrabbiata con i suoi genitori, o perlomeno così credeva... Forse la serata con Nayeon le aveva fatto capire molte cose, pur non avendo parlato per nulla della sua situazione familiare. Nayeon rendeva tutto così facile, che forse anche lei stava tornando quella di un tempo, la ragazza che era prima di vivere con i suoi nonni per tre anni.

× - × - ×

La giornata della festa dei fiori era finalmente iniziata. Quella mattina quasi tutti gli abitanti di Umi si erano svegliati presto per terminare la costruzione degli stand ed in città si respirava un clima festaiolo.

Dopo essersi vestita adeguatamente, Mina uscì di casa per iniziare ad effettuare le consegne. La prima cosa che notò, fu che il bigliettino che aveva messo fuori dalla porta per il suo spasimante segreto, era stato sostituito proprio dai soliti fiori con tanto di dedica.

Sorrise e prese subito quel foglietto di carta che attendeva da un anno. Lesse parola per parola, soffermandosi di tanto in tanto per sospirare. Chiunque fosse, era già riuscito a fare breccia nel suo cuore.

L'unica differenza con le altre lettere, era una piccola nota che aveva lasciato in basso. L'inchiostro della penna sembrava ancora fresco, quindi Mina si rese subito conto che era la risposta che tanto attendeva.

«Vediamoci prima di cena alla casetta sulla collina» Sussurrò piano, tenendo quel piccolo pezzo di carta stretto al petto. «Non vedo l'ora...» Disse poi sospirando.

In tutto ciò, non si era minimamente accorta che la sua spasimante, si trovava proprio davanti a lei e la guardava con un sorriso a trentasei denti. «Buongiorno Mina» La salutò alzando la mano.

«Oh! Buongiorno Momo» Ricambiò la ragazza.

«Hai già ricevuto i tuoi fiori?»

«Puntuali come ogni anno... Tu? Hai ricevuto i tuoi?»

«Non sei te che fai le consegne?»

Sebbene fosse proprio il negozio della madre di Mina ad occuparsi dei fiori, Momo riusciva comunque a confezionarle un'ottima composizione floreale con i fiori più belli che crescevano nel suo giardino.

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