Passò un intera settimana dalla festa dei fiori. Shotaro stava cercando una diversa sistemazione con la sua nuova compagna, mentre Sana si stava dando da fare per iniziare a lavorare. La vita della famiglia Kim stava finalmente iniziando ad avere la svolta di cui aveva bisogno.
Non tutti in città erano entusiasti di questo cambiamento, era ovvio che in una cittadina come quella, un divorzio non era visto di buon occhio. Ma con la speranza di dare un nuovo punto di partenza per tutti gli abitanti, ai Kim non dava affatto fastidio.
Anche se era ancora titubante, Dahyun stava dando un notevole aiuto a suo padre, occupandosi di imballare tutti gli oggetti dello studio.
«So che è contro ogni tuo credo, ma sono felice che alla fine abbia accettato il nostro divorzio» Shotaro era poggiato sullo stipite della porta ed osservava sua figlia riporre i suoi oggetti più preziosi nello scatolone.
«Non va contro il mio credo papà» Rispose alzando lo sguardo. «Il fatto è che mi dispiace che tu e la mamma abbiate deciso di divorziare. Non avervi a casa entrambi mi distrugge» Gli disse giocherellando con una penna a sfera appena trovata.
«Vieni qui» Shotaro aprì le braccia verso di lei. «Avanti su, vieni ad abbracciare tuo padre» Gli ripeté dopo averla vista un po' titubante.
Dahyun si avvicinò a lui e lo strinse forte a se. «Scusami, non voglio fare sempre quella che si lamenta di tutto»
«É giusto lamentarsi ogni tanto» Le rispose baciandole la testa. «In ogni caso, io e tua madre stiamo divorziando per vivere le nostre vite, ma teniamo ancora l'un l'altro e ciò non ci impedisce di passare insieme tutto il tempo che vorrete tu e tua sorella»
«Certo, con una matrigna ed un patrigno che vi distrarranno da noi completamente»
«Un patrigno» Ripete Shotaro ridendo. «Sai, forse un giorno di questi dovresti fare una bella chiacchierata con tua madre»
«Perché? Non dirmi che ne ha già trovato uno!»
«Non di certo, ma fidati di me e parlane con tua madre. Queste sono cose che solo lei può dirti»
Dahyun annuì semplicemente e si soffermò per qualche altro istante tra le braccia di suo padre. La verità era che all'inizio non voleva accettare il loro divorzio, perché lei aveva praticamente buttato via tre anni della sua vita per non far crollare la loro. Tuttavia non poteva dare ai suoi genitori tutta la colpa, quando era stata proprio lei la prima ad assumersene la responsabilità.
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Mentre Jihyo era seduta in giardino a scambiarsi messaggi con la sua dolce metà, Nayeon era distesa su una sdraio a prendere il sole e riflettendo sulle parole di Dahyun. Ormai era una settimana che non faceva altro che pensare a lei e alla risposta che avrebbe dovuto darle, arrivando però sempre alla stessa conclusione.
A risvegliare le due dal loro mondo, fu proprio la bambola di porcellana che occupava i pensieri costanti di Nayeon, piombando inaspettatamente nel loro giardino.
«Scusate se vi disturbo» Parlò la ragazza attirando la loro attenzione. «Mia madre mi ha chiesto di venire qui ed invitarvi a cena a casa nostra se non avete altro da fare»
«Ci saremo» Rispose Jihyo senza neanche pensarci per qualche secondo. "Strano che Sana non mi abbia detto nulla" Pensò poi.
«Per te va bene?» Domandò poi a Nayeon. Le due non avevano più avuto modo di parlare dopo l'ultima volta e Dahyun si sentiva ancora molto insicura.
Nayeon si abbassò gli occhiali da sole per osservare meglio la ragazza difronte a lei. Non era bellissima con quegli abiti marroncini e non rispecchiava affatto il tipo ideale di Nayeon, data anche la sua spiccata timidezza. Tuttavia, ai suoi occhi era bellissima. «In realtà non posso» Disse voltandosi verso sua madre. «Posso prendere Nancy sta sera?»
«Hai di meglio da fare che venire a mangiare i deliziosi pasti cucinati dalla nostra splendida vicina?»
Nayeon alzò gli occhi al cielo e si domandò tra se e se come Dahyun ancora non avesse capito che le loro madri avevano una sorta di tresca. «Già, ho un appuntamento» Confessò voltandosi di nuovo verso la bambola di porcellana difronte a lei.
Dahyun spalancò gli occhi e guardò subito la ragazza. Il suo cuore pompava sangue a non finire ed iniziò ad agitarsi. Il suo viso era diventato completamente rosso, e le sue mani cominciarono a sudare.
Nayeon le sorrise dolcemente ed annuì con la testa per farle intendere che si, l'appuntamento era proprio con lei.
«Cosa?! Hai un appuntamento e non mi dici niente?» Le domandò Jihyo scandalizzata. Le due parlavano sempre di tutto, ma questa volta Nayeon aveva preferito tacere sull'argomento Dahyun, proprio perché era stata lei a chiederglielo.
«Esatto»
«Tutto qui? E chi è? La conosco?»
«Forse...» Le rispose Nayeon facendo la vaga. «Lo saprai a tempo debito»
«Che figlia snaturata e ingrata» Commentò Jihyo incrociando le braccia, prima di rivolgersi a Dahyun. «In ogni caso, io ci sarò questa sera, quindi ci vedremo più tardi Dahyun»
«In realtà anche io ho un impegno» Rispose Dahyun abbassando il capo.
«Oh. Va bene...» Le disse riprendendo in mano il telefono per continuare la sua conversazione con Sana.
Nayeon si abbassò nuovamente gli occhiali e guardò Dahyun. «Visto che tanto devo uscire, ti serve un passaggio Dahyun?» Le domandò per non farsi capire da sua madre.
«Se non è un problema, si»
«Ottimo, allora partiamo per le otto»
Tanto era felice per l'intera situazione, che Dahyun non riusciva a smettere di sorridere. Aveva un turbine di emozioni dentro di lei che sembrava non volesse darle pace.
Jihyo alzò lo sguardo per qualche secondo e notò che sua figlia se ne stava imbambolata a fissare Dahyun mentre si allontanava da li. Il sorriso stampato sul suo volto non fece che incrementare la voglia di prendersi il gioco di Nayeon.
«Come fai ad avere un appuntamento sta sera, se è più che evidente che hai una cotta stratosferica per quella bambola di porcellana...» La stuzzicò Jihyo.
«Fatti gli affari tuoi e torna a parlare con la tua fidanzata» Nayeon si ricompose e tornò a prendere il sole. «Poi perché non ti ha chiesto lei della cena se non fate altro che messaggiare?» Le domandò per cambiare argomento.
«Mi ha detto che Dahyun ha insistito per venire qui e dircelo di persona... Quella ragazza è troppo educata...»
«Certo... Educata...» Nayeon aveva capito che l'aveva fatto solo per poter parlare con lei e fu davvero felice che l'avesse fatto, altrimenti non avrebbe mai trovato il momento giusto per accettare di uscire.
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ANGOLETTO:
Scusate se pubblico solo ora, ma ho visto tutta la prima parte della quarta stagione di Stranger Things in una botta sola e niente... Non sono riuscita a fare nulla prima di ora... 😅
Spoiler Capitolo 21: Scambio di ruoli.
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In The Summer
FanfictionNayeon è una ragazza di giovane età, cresciuta solo con sua madre Jihyo, non ha mai conosciuto suo padre e non ha mai avuto intenzione di farlo. Jihyo e Nayeon decidono di trasferirsi a Jeju, piú precisamente in una cittadina chiamata Udo-myeon, per...