Capitolo 12 - Pensieri sulla Spiaggia

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Shotaro e Sana si erano finalmente decisi a parlare con Chaeyoung e Dahyun del loro imminente divorzio. Erano passati due giorni da quando ne avevano discusso e dopo averci riflettuto attentamente ed averne parlato con i rispettivi partner, avevano finalmente preso la fantomatica decisione di rendere partecipi anche le loro figlie.

Dopo averle invitate a sedersi sul divano, poco prima dell'ora di cena, Shotaro si schiarì la voce e prese la parola: «Dunque, io e vostra madre volevamo parlarvi di un grosso cambiamento che abbiamo intenzione di affrontare...»

«É lunga la cosa? Perché dovrei andare dai Chou con alcuni amici per cena» Scherzò Chaeyoung.

«Tuo padre ha detto "grosso cambiamento". É normale che non si tratti di cinque minuti» Le rispose Sana.

«Che ne so, l'ultimo grosso cambiamento è stato quando hai deciso di passare all'iPhone»

«Chae, per favore» Sana iniziò a massaggiarsi le tempie.

«Ok ok, starò in silenzio, promesso» Rispose serrando le labbra.

«Bene, posso continuare?» Domandò Shotaro guadagnandosi un cenno da parte di sua figlia. «Ottimo dunque... Io e vostra madre ne abbiamo parlato molto in questi giorni e siamo giunti ad una conclusione... Abbiamo deciso di divorziare»

«CHE COSA?!?» Urlò Dahyun alzandosi dal divano. «Voi non dite sul serio!»

«Calmati Dah, lasciaci spiegare» Le disse Sana avvicinandosi a lei.

«Che cosa vuoi spiegarmi? Non c'è nulla da spiegare, la cosa è inconcepibile!» Rispose infuriata mentre si avviava verso la porta d'ingresso. «Voi non avete idea di quello che state facendo»

«Aspetta, dove vai?» Domandò Shotaro preoccupato.

«In chiesa a pregare per voi, questa cosa è inaudita... I nonni già lo sanno?»

«Non ancora, pensavamo di avvertirli a cose fatte, quindi ti chiediamo cortesemente di non dire nulla per il momento»

«E mentire ai nonni? Mai!» Dahyun uscì fuori di casa sbattendosi la porta alle spalle. Era davvero infuriata e Dio solo sa cosa poteva combinare.

«Le dovremmo correre dietro?» Domandò Shotaro a sua moglie.

«No, lasciala stare un po' da sola... Anche se dovesse avvertire i nostri genitori, abbiamo già preso la nostra decisione» Quando Sana si voltò nuovamente nella direzione di Chaeyoung, questa aveva la mano alzata come se fosse a scuola, in attesa che qualcuno le desse il permesso di parlare. «Si Chae?»

«Posso abbracciarvi?»

Sia Sana che Shotaro, erano meravigliati da quella richiesta e non poterono far altro che acconsentire sorridendole.

«Certo!» Risposero in coro.

Chaeyoung si alzò festosa dal divano e cinse i suoi genitori in un dolce abbraccio: «Anche se non dovrei dirlo, sono felice che abbiate finalmente preso questa decisione... Meritate entrambi di stare insieme alla persona che amate»

«Grazie piccola» Rispose Shotaro stringendola forte. Non si aspettava una reazione così positiva da lei e questo lo riempì di gioia, soprattutto dopo che la maggiore aveva fatto una scenata uscendo di casa pochi secondi prima.

«Per questo rimanderò la cena dai Chou... Voglio stare con voi sta sera, va bene?»

«No piccola, se vuoi stare con i tuoi amici vai pure... Non vogliamo trattenerti oltre» Le disse Sana sciogliendo l'abbraccio.

«Niente da fare, voglio stare con la mia famiglia sta sera... O perlomeno con parte di essa»

Chaeyoung era triste per il fatto che sua sorella se ne fosse andata in quel modo, ma i suoi genitori dovevano sapere che almeno lei era dalla loro parte, per questo aveva preso la decisione di rimanere con loro. Voleva supportarli il più possibile.

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Dopo aver finalmente finito tutte le composizioni floreali per la festa che si sarebbe svolta il giorno successivo, Nayeon uscì dal negozio ed iniziò ad incamminarsi verso casa. Visto che erano avanzati molti fiori dalle composizioni che avevano fatto quel giorno, Nayeon decise di preparare un piccolo bouquet con essi da dare a sua madre, come anticipo per la festa imminente. Prese tutti i fiori e li raccolse con un nastro bianco.

Era ancora molto presto e Jihyo non sarebbe tornata prima di mezz'ora a casa, quindi decise di cambiare strada e di passare per la spiaggia.

Nayeon non amava particolarmente passeggiare sulla riva con le scarpe da ginnastica, trovava davvero fastidioso che i chicchi di sabbia le si infilassero tra il calzino e la soletta delle scarpe, quindi decise di togliersele e di camminare scalza.

Il rumore del mare e la tranquillità che emanava, era pura gioia per le orecchie di Nayeon. Si ricordava quanto spesso facesse passeggiate del genere con la sua ex, ma era sempre troppo impegnata a farsi le foto per godersi il paesaggio.

Una figura poco più avanti di lei, se ne stava accovacciata sopra ad un asciugamano, era rannicchiata su se stessa e da come muoveva il suo corpo, si poteva subito intuire che stesse piangendo. Spinta dalla curiosità, Nayeon si avvicinò a lei, picchiettandola delicatamente sulla spalla: «Ehi, tutto ok?»

La ragazza in questione alzò subito la testa ed entrambe rimasero sbalordite appena si guardarono dritte negli occhi. Tra tutte le persone presenti in quella città, Nayeon aveva provato quasi pena per l'unica che non sopportava.

«Ti prego vattene Nayeon, non mi va di discutere con te oggi» Disse Dahyun affranta e distrutta.

«Non voglio discutere con te, perlomeno preferirei farlo quando sei al meglio delle forze per rispondermi» Le rispose sinceramente.

«Bene, allora vai via e lasciami da sola» Disse poi richiudendosi su se stessa.

«Ok, ti lascio sola» Nayeon fece qualche passo in avanti. Voleva davvero andarsene da li, non sopportava quella ragazza e la trovava davvero fastidiosa, tuttavia le dispiaceva andarsene e lasciarla da sola mentre piangeva. Non lo trovava affatto corretto, anche se si trattava di Dahyun. Quindi prese un enorme respiro e tornò indietro per raggiungerla di nuovo. «Ripensandoci, non mi va di lasciarti sola, inizia a fare buio e Dio solo sa la gente strana che gira di sera»

«L'unica strana che gira a quest'ora sei tu» Le rispose Dahyun alzando di nuovo la sua testa. Aveva le lacrime agli occhi ed il viso arrossato. Anche se con quella frase voleva essere cattiva, era difficile non pensare a quanto in realtà sembrasse tenera.

«Forse hai ragione» Le disse mettendosi seduta accanto a lei sull'asciugamano. «Allora rimarrò qui e mi assicurerò che non si avvicini nessuno a te. D'altronde, nessuno penserebbe mai di avvicinarsi ad una persona strana come me, giusto?» Domandò poi sorridendole.

«Fai come ti pare» Anche se Dahyun avesse voluto controbattere a quell'assurdo discorso insensato, non ne aveva le forze per farlo. Perlomeno non in quel momento.

«Va bene, allora rimarrò qui» Nayeon si sdraiò accanto a Dahyun e rimase in perfetto silenzio, travolta dai mille ricordi dettati dalle onde del mare.








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ANGOLETTO:

Giuro che ho perso cinque minuti della mia vita per capire come si chiamasse la parte interna delle scarpe ed ho dovuto cercarla su google solo per scoprire che la parola che stavo cercando era una banalissima "soletta".

Spoiler Capitolo 13: A Dahyun brontola lo stomaco e Sana è una bambina.

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