Dopo essersi ricomposte, Sana e Jihyo andarono dirette verso la cucina, dove trovarono gli anziani seduti su delle sedie intenti a parlare con la loro nipote. Nayeon non voleva intromettersi, quindi se ne stava in un angolo a braccia conserte ad ascoltare tutta la loro conversazione. Aveva deciso di intervenire solo se strettamente necessario.
«Perché siete venuti fin qua?» Domandò Sana entrando nella stanza.
«Per farvi riflettere sui vostri errori, ma abbiamo deciso di non rimanere un solo minuto in più» Le rispose sua madre alzandosi e mettendosi la borsa sulla spalla. «Pensavamo che quella poco di buono di tua figlia fosse cambiata, ma come può una creatura docile come Dahyun pensare di cambiare, quando è proprio sua madre a darle il cattivo esempio?»
«Una mente degenerata e sporca come la tua... Non vedo come mio figlio abbia potuto sposare un totale abominio» La madre di Shotaro guardò Sana e Jihyo disgustata.
«Quello che fate non è naturale, ed io mi rifiuto di avere una figlia come te» Urlò disgustato il padre di Sana. «Noi ti abbiamo cresciuta con dedizione, insegnandoti cosa sia giusto e sbagliato, poi ti abbiamo ritrovata in quelle condizioni così deplorevoli con questa sgualdrina» Disse poi indicando Jihyo.
«Voi siete dei degenerati!» Intervenne Dahyun, prima che sua madre potesse rispondere. Per lei andava bene essere trattata male dai suoi nonni, ci era abituata, ma per colpa loro aveva iniziato ad odiare i suoi stessi genitori, ed era questa la cosa che le pesava di più.
«Come ti permetti? É così che educhi tua figlia?» Domandò il padre di Sana voltandosi verso sua figlia. «Tienila al guinzaglio, è pur sempre una donna!»
«Voi mi avete portato via la mia adolescenza, mi avete fatto credere per tre anni di essere una nullità, qualcosa di ripugnante e indegno di vivere in questo mondo. Mi avete rinchiusa in quello stupido centro per "correggere" la mia sessualità e mia madre, quella splendida donna che ha sempre fatto di tutto per lasciarmi totale liberà di scelta, voi la chiamate abominio?» Domandò Dahyun avvicinandosi pericolosamente a loro. «É colpa vostra se io e lei non avevamo nessun legame, mi avete costretta a credere che il suo modo di crescermi era sbagliato e che era colpa sua se ero attratta dalle donne!»
Sana rimase senza parole. Non era a conoscenza di questa parte della storia e si sentì subito in colpa per non essere riuscita a proteggere la sua bambina.
«Ed è colpa sua! Avete commesso lo stesso peccato, non te ne sei resa conto?»
«Nessun Dio ha mai detto che è peccato amare qualcuno!» Rispose alterata Dahyun. «Mi avete fatto studiare la bibbia a memoria e posso assicurarvi che da nessuna parte c'è scritto che amare una persona dello stesso sesso sia peccato!»
«Questa cosa sta degenerando, andiamocene» La nonna paterna di Dahyun, si alzò bruscamente dalla sedia e si avvicinò alla porta d'ingresso seguita dagli altri due. «E non pensate che dopo questo, il nostro rapporto possa salvarsi in qualche modo. O smettete di peccare, o addio eredità»
«Figurati, poco mi interessa dei vostri soldi. Posso vivere benissimo senza»
«Dico, ma la senti come risponde? Sana vuoi dire qualcosa, per la miseria?» Domandò il padre di Sana alla suddetta ragazza.
«Scusate, ma a me sembra che abbia già detto tutto lei» Sana era pienamente d'accordo con il discorso di sua figlia e, anche se non aveva avuto possibilità di parlare, avrebbe detto le stesse identiche cose. «Inoltre, forse dovreste spiegarmi perché avete mandato mia figlia in uno stupido centro di recupero senza il mio consenso!»
«Il centro è nostro, e facciamo quello che vogliamo con nostra nipote»
«É MIA figlia! Io so cosa è giusto per lei, non voi tre misogini del cazzo!» Gridò Sana. Era la prima volta che parlava così ai sui genitori, ma, esattamente come le aveva detto Jihyo poco tempo prima, era un'adulta ormai con ben due figlie ed era giusto rispondere finalmente per le rime.
Gli anziani avevano tutti gli occhi spalancati. Sana non aveva mai osato rispondere loro in quel modo ed iniziarono a farsi il segno della croce, pensando che fosse impossessata dal demonio. «In nomine Patris, et-»
«Fatemi il piacere e andatevene via da casa mia!» Li interruppe Sana.
«Questa casa, l'abbiamo comprata noi ed è ancora a nome nostro!»
Sana sbuffò un sorrisetto e li guardò dritta negli occhi: «Certo, prendetevi casa, l'eredità e tutto, fate pure... Ma vi ricordo che quando avete portato Dahyun via da me, era ancora minorenne...»
«Con questo cosa vorresti dire?»
«Che voi mi portate via tutto, e io vi denuncio. Avevate bisogno del mio permesso per fare una cosa del genere e non mi sembra di aver mai firmato nulla»
«Non oseresti!»
«Scommettiamo, mamma?»
Quelle furono le ultime parole che Sana disse a sua madre. Da li in poi tagliarono tutti i rapporti. Anche se ne avrebbe sofferto molto, non era intenzionata a lasciare la sua Jihyo per volere dei suoi genitori. Ormai era adulta e non aveva più motivo alcuno per obbedirgli.
Appena gli anziani uscirono da quella porta, Sana si sciolse in un sospiro che sembrava infinito e, mentre fissava ancora incredula la porta di casa, sentì delle braccia avvolgerla da dietro. «Ti voglio bene, mamma»
Sana mise le sue braccia su quelle di Dahyun, stringendole a se. Non riceveva un abbraccio da sua figlia da anni ormai e si sentì al settimo cielo. Il loro rapporto non era dei migliori, ma almeno ora Sana sapeva il perché.
Poco dopo, la porta si aprì nuovamente. La cosa avvenne talmente veloce, che tutte le donne in quella casa, non riuscirono a metabolizzarlo subito.
«Dove sono i vecchi? Voglio proprio vedere cos'hanno da dire!» Esclamò Shotaro con il fiatone.
«Troppo tardi» Gli risposero in coro Nayeon e Jihyo, che fino a quel momento erano rimaste in silenzio.
«Come troppo tardi?» Domandò incredulo, mentre la sua ex moglie e sua figlia iniziarono una sonora risata.
«Ti spiegheranno tutto loro, noi vi lasciamo soli» Gli rispose Jihyo prendendo il cappotto.
«Niente da fare, voi rimanete qui» Le fermò Dahyun.
«Ma è una cosa si famiglia...»
«Infatti» Sana rivolse un sorriso a Jihyo.
Malgrado il poco tempo che avevano passato insieme, Jihyo e Nayeon erano riuscite a fare così tanto, che le due Kim avevano completamente perso la testa per loro. Erano coinvolte a tal punto, da ritenerle una parte fondamentale della loro famiglia.
× - × - × - × - × - × - × - × - ×
ANGOLETTO:
Per svariati motivi, il prossimo sarà l'ultimo capitolo... Poi cercherò di prendermi un po' di tempo per cercare di migliorare le mie storie hehehe
Ne ho già una in mente, ma vediamo comè...Spoiler Capitolo 26: Nessuno spoiler perché è il finale hahaha
STAI LEGGENDO
In The Summer
FanfictionNayeon è una ragazza di giovane età, cresciuta solo con sua madre Jihyo, non ha mai conosciuto suo padre e non ha mai avuto intenzione di farlo. Jihyo e Nayeon decidono di trasferirsi a Jeju, piú precisamente in una cittadina chiamata Udo-myeon, per...