18. « [...] Mi fa sentire libero, leggero, senza problemi [...] »

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DOPO IL PRANZO — preparato da Sunghoon, che amava cucinare il ramen — lui e Soryeon si sedettero sul divano e accesero la TV, intenzionati a rilassarsi per tutto il pomeriggio.

«Non devi studiare?» gli chiese lei, constatando che non avesse toccato libro da quando si era svegliato.

«Posso mettere Élite?» propose lui, mentre apriva Netflix sul televisore, ignorando completamente la domanda della ragazza.

«Sì, ma non mi hai risposto»

Sunghoon sbuffó «No, studio domani» e, senza aggiungere altro, fece partire un episodio della terza stagione «Peró!» esclamó sorpreso «Non pensavo guardassi Élite, non sembri il tipo»

«In realtà l'ho anche già finito, ma non mi dispiace farti compagnia mentre lo guardi»

«Allora no spoiler»

«Muta come un pesce»

Dopo alcuni minuti di silenzio — per ascoltare i dialoghi della serie TV — Sunghoon parló di nuovo durante una scena intima tra due personaggi «Io e te sembriamo Valerio e Lu»

Soryeon si giró e lo guardó inarcando un sopracciglio «Che? Ma loro due hanno lo stesso padre»

«Sì, peró si desiderano e devono nasconderlo persino a loro stessi. Sembriamo un po' noi, no?»

«Beh...in questo senso sì» sorrise e cercó la sua mano, che prese e inizió ad osservare attentamente; poi cambió espressione all'improvviso, divenendo seria «Sunghoon, posso farti una domanda?»

Il ragazzo mise in pausa e rivolse lo sguardo su di lei «Certo»

«Tu...insomma...non c'entra assolutamente niente con il discorso di prima, ma...» si tiró un po' su, mettendosi più diritta sullo schienale del divano, senza smettere di giocherellare con la sua mano «...cos'è per te il pattinaggio

Il biondo sollevó le sopracciglia: era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato «Beh...» si mise anche lui più comodo e guardó in un punto fisso, come se esso potesse fornirgli le parole giuste per poterlo esprimere al meglio.

«Scusami, devo averti colto alla sprovvista» disse subito Soryeon, notando la sua reazione e memore di come aveva reagito quando il primo giorno lei aveva visto i suoi pattini e li aveva toccati.

   «No hey, affatto» sorrise per rassicurarla «È che ci tengo così tanto che non saprei neanch'io come esprimerlo a parole» fece una pausa per ricominciare a pensare «Sarebbe banale dire che sia tutto per me, peró è proprio vero. Ho iniziato quando ero piccolissimo: vedevo quelle persone scivolare dolcemente sul ghiaccio e fluttuare nell'aria e volevo farlo anch'io. Così i miei mi iscrissero. Malgrado i problemi legati alla loro relazione e al divorzio che ne è conseguito, mi hanno sempre supportato e spronato. Mi fa sentire libero, leggero, senza problemi» confessó, aprendo il suo cuore completamente senza neanche prestare troppa attenzione a quello che diceva. Quando si trattava del pattinaggio era cosí, inevitabilmente.

   Soryeon rimase ad ascoltarlo estasiata e colpita dalla luce che attraversava i suoi occhi mentre parlava della sua passione. Dunque, pensando che avrebbe continuato, prolungó il suo silenzio.

   «Dovrei avere qualche video sul telefono se vuoi vede-...oh, sto parlando troppo, scusa»

   «Certo che voglio vedere! Ti pare?» rispose emozionata, ignorando le ultime parole del ragazzo, che, di fatto, non erano vere «Anzi, mi piacerebbe molto poterti vedere, anche dal vivo, qualche volta...» aggiunse in tono vago, mentre lui cercava i suoi video di pattinaggio sul telefono «...sempre che la cosa non ti metta in soggezione o a disagio»

«FORBIDDEN: Kiss Me Again» ;; PSH. enhypenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora